Tesi etd-09272011-160631 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
PETRI, ELEONORA
URN
etd-09272011-160631
Titolo
Screening precoce e Depressione perinatale: dati preliminari dello studio PND-ReScU II
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Mauri, Mauro
Parole chiave
- prevenzione
- psicopatologia
Data inizio appello
18/10/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione:
Nel periodo perinatale la donna è vulnerabile al disturbo depressivo. La depressione maggiore e minore presenta tassi di prevalenza che variano rispettivamente tra l’8,5% e l’11,0% in gravidanza e tra il 6,5% e il 12,9% nel 1° anno post-partum. Tuttavia, solo una piccola percentuale dei casi viene identificata e trattata, con conseguenze negative sia sulla madre che sul bambino. L’identificazione dei fattori di rischio e uno screening precoce, al fine di attuare un tempestivo trattamento sono fondamentali.
Metodologia:
Sono stati confrontati due gruppi di donne nel primo mese postpartum: 271 donne seguite fin dal 1° mese di gravidanza e 130 donne valutate per la prima volta nel 1° mese postpartum. Le scale utilizzate sono la Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS), la State-Trait Anxiety Inventory (STAI), la Postpartum Depression Predictors Inventory-Revised (PDPI-R) e l’Intervista Clinica Strutturata per la diagnosi dei disturbi psichiatrici di Asse I (SCID-I).
Risultati:
Nel 1° mese postpartum, le donne seguite fin dalla gravidanza presentano una sintomatologia ansiosa e depressiva significativamente inferiore, testimoniata dai minori punteggi all’EPDS (t=-6.140; p<.001) e alla STAI (t=-4.800; p<.001).
Conclusioni:
E' possibile ipotizzare che uno screening precoce possa ridurre i tassi di psicopatologia perinatale e permettere di identificare le donne più a rischio, consentendo una diagnosi più precoce e una migliore gestione del trattamento.
Introduction:
In the perinatal period the woman is vulnerable to depression. Major and minor depression presents prevalence rates ranging respectively from 8,5 and 11% during pregnancy and between 6.5% and 12.9% in the first year post-partum. However, only a small percentage of cases are identified and treated, with negative consequences on both the mother and the baby.
Objective:
To compare two samples of women at the first month postpartum, the first followed since first month of pregnancy and the second evaluated the first time in the first month postpartum, about the symptoms of depression and anxiety.
Methodology:
We compared two groups of women in the first month postpartum: 271 women followed since 1 st month of pregnancy and 130 women evaluated for the first time in the first month postpartum. We administered: the Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS), the State-Trait Anxiety Inventory (STAI), the Postpartum Depression Predictors Inventory-Revised (PDPI-R) and the Structured Clinical Interview for the Diagnosis of Axis I psychiatric disorders (SCID-I).
Results:
In the first month postpartum, women followed since pregnancy have a significantly lower depressive symptoms and anxiety, as demonstrated by lower EPDS scores (t =- 6,140, p <.001) and STAI scores (t =- 4,800, p < .001).
Conclusions:
Early screening can reduce rates of perinatal psychopathology and allow to identify women most at risk, allowing earlier diagnosis and better treatment management.
Nel periodo perinatale la donna è vulnerabile al disturbo depressivo. La depressione maggiore e minore presenta tassi di prevalenza che variano rispettivamente tra l’8,5% e l’11,0% in gravidanza e tra il 6,5% e il 12,9% nel 1° anno post-partum. Tuttavia, solo una piccola percentuale dei casi viene identificata e trattata, con conseguenze negative sia sulla madre che sul bambino. L’identificazione dei fattori di rischio e uno screening precoce, al fine di attuare un tempestivo trattamento sono fondamentali.
Metodologia:
Sono stati confrontati due gruppi di donne nel primo mese postpartum: 271 donne seguite fin dal 1° mese di gravidanza e 130 donne valutate per la prima volta nel 1° mese postpartum. Le scale utilizzate sono la Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS), la State-Trait Anxiety Inventory (STAI), la Postpartum Depression Predictors Inventory-Revised (PDPI-R) e l’Intervista Clinica Strutturata per la diagnosi dei disturbi psichiatrici di Asse I (SCID-I).
Risultati:
Nel 1° mese postpartum, le donne seguite fin dalla gravidanza presentano una sintomatologia ansiosa e depressiva significativamente inferiore, testimoniata dai minori punteggi all’EPDS (t=-6.140; p<.001) e alla STAI (t=-4.800; p<.001).
Conclusioni:
E' possibile ipotizzare che uno screening precoce possa ridurre i tassi di psicopatologia perinatale e permettere di identificare le donne più a rischio, consentendo una diagnosi più precoce e una migliore gestione del trattamento.
Introduction:
In the perinatal period the woman is vulnerable to depression. Major and minor depression presents prevalence rates ranging respectively from 8,5 and 11% during pregnancy and between 6.5% and 12.9% in the first year post-partum. However, only a small percentage of cases are identified and treated, with negative consequences on both the mother and the baby.
Objective:
To compare two samples of women at the first month postpartum, the first followed since first month of pregnancy and the second evaluated the first time in the first month postpartum, about the symptoms of depression and anxiety.
Methodology:
We compared two groups of women in the first month postpartum: 271 women followed since 1 st month of pregnancy and 130 women evaluated for the first time in the first month postpartum. We administered: the Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS), the State-Trait Anxiety Inventory (STAI), the Postpartum Depression Predictors Inventory-Revised (PDPI-R) and the Structured Clinical Interview for the Diagnosis of Axis I psychiatric disorders (SCID-I).
Results:
In the first month postpartum, women followed since pregnancy have a significantly lower depressive symptoms and anxiety, as demonstrated by lower EPDS scores (t =- 6,140, p <.001) and STAI scores (t =- 4,800, p < .001).
Conclusions:
Early screening can reduce rates of perinatal psychopathology and allow to identify women most at risk, allowing earlier diagnosis and better treatment management.
File
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