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La dicotomia tra la sfera pubblica e il settore privato ha assunto, nel corso dell’ultimo secolo e mezzo, una dimensione così ampia e dibattuta da aver comportato maggior indeterminatezza dei confini del settore pubblico. La scarsa capacità ordinatoria degli interventi legislativi in materia, dai più risalenti a quelli più recenti, ha alimentato la diffusione di un tertium genus caratterizzato dall'ibridazione tra il regime giuridico di diritto pubblico e quello privatistico. Ne è conseguita l'estensione del potere di razionalizzione esercitato dalla Corte costituzionale e da altre giurisdizioni secondo un criterio au cas par cas.
Occuparsi dei modelli organizzativi dell’apparato burocratico non significa limitarsi a una mera descrizione del settore pubblico, poiché tale opera di inquadramento può coadiuvare l’interprete a individuare i numerosi nodi che paralizzano la capacità amministrativa. In questo contesto si avrà modo di approfondire altresì la tematica vincolata, afferente al XXXV ciclo di dottorato in Scienze giuridiche, denominata "Pubblico ufficiale e incaricato di pubblico servizio dopo la privatizzazione della pubblica amministrazione. Sanzioni e azioni esperibili".
Di guisa, le domande che soggiacciono al presente lavoro di ricerca sono le seguenti: qual è il perimetro della pubblica amministrazione e quali sono gli strumenti che consentono di eseguire una simile operazione?
Attraverso l’analisi dei modelli secondo cui è organizzata l’amministrazione si definirà che cosa essa deve fare per garantire il benessere della collettività e per ristabilire la credibilità dell’apparato amministrativo.