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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09262019-125553


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LARINI, LUCA
URN
etd-09262019-125553
Titolo
Valutazione Sistematica dei Disturbi d'Ansia nella Malattia di Parkinson: Prevalenza ed Implicazioni Cliniche.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Perugi, Giulio
Parole chiave
  • ansia
  • anxiety
  • disturbi d'ansia
  • disturbo da panico
  • Malattia di Parkinson
  • neuropsichiatria
  • neuropsychiatry
  • panic disorder
  • Parkinson Disease (PD)
Data inizio appello
15/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/10/2089
Riassunto
Introduzione: La malattia di Parkinson (PD) è un disturbo neuropsichiatrico in cui ad alterazioni motorie, quali tremore a riposo, bradicinesia, rigidità e instabilità posturale si associano modificazioni affettive, comportamentali e cognitive. I pazienti affetti dalla PD possono sperimentare sintomi psichiatrici quali depressione, mania, apatia, ansia, psicosi, alterazioni del pattern ipnico e disturbi del controllo degli impulsi. Nonostante nei pazienti con la PD i disturbi depressivi siano maggiormente studiati dei disturbi d'ansia, questi ultimi raggiungono un tasso di prevalenza del 40%, molto più elevato rispetto a quello della popolazione generale appartenente alla stessa fascia di età. I disturbi d'ansia più comuni nella PD sono il disturbo di panico-agorafobia e disturbo d'ansia generalizzato (GAD).
Obiettivi dello Studio: Lo scopo principale del nostro studio è stato quello di valutare i tassi di comorbidità delle malattie psichiatriche nella malattia di Parkinson con particolare riferimento ai disturbi d'ansia, secondariamente di esplorare le caratteristiche cliniche della malattia di Parkinson associata ad esso.
Metodo: E’ stata studiata una coorte di 100 pazienti (61 maschi, 39 femmine) con diagnosi di PD mediante questionari psichiatrici e neurologici per valutare la comorbidità psichiatrica, il profilo cognitivo, i sintomi motori e non motori. Sono state fatti due tipi di confronti, uno tra pazienti con disturbo d'ansia (N=39) e senza disturbo d'ansia (N=61) e uno tra pazienti con disturbo di panico (N=21) e senza disturbo di panico (N=79).
Risultati: Nella nostra casistica, il disturbo d'ansia nella PD è frequentemente associato a depressione unipolare, in particolare nel sottogruppo dei pazienti con disturbo di panico dove si ritrova nel 52.4% dei casi. Questo dato in parte giustifica il maggior utilizzo di farmaci antidepressivi (SSRI, TCA) da parte dei pazienti ansiosi. La diagnosi di disturbo d'ansia solitamente precede quella di PD, ciò è particolarmente vero per il sottogruppo del disturbo di panico, in cui la totalità dei pazienti aveva presentato manifestazioni ansiose prima dell'esordio dei sintomi neurologici.
Commento e Conclusioni: I disturbi d’ansia, non solo possono rappresentare il primo segno della malattia, ma hanno anche una presentazione con sintomi che si sovrappongono a quelli del disturbo neurologico; ciò rende necessaria la messa a punto di strumenti di valutazione specifici.
Una identificazione precoce e una migliore caratterizzazione clinica dei disturbi d'ansia sono necessarie per l'impostazione di una terapia farmacologica adeguata, che a sua volta migliorerebbe significativamente la qualità della vita di questi pazienti.
L'elevato grado di comorbidità ansiosa riscontrata nella PD, così come l'esordio precoce dei sintomi ansiosi, suggeriscono la possibile esistenza di meccanismi biologici comuni tra le due patologie, su cui indirizzare future indagini.
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