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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09262011-111441


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
POGGIONI, ELISA
URN
etd-09262011-111441
Titolo
"Ritardo di crescita extrauterina (EUGR) nel neonato pretermine;fattori di rischio e outcome."
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Boldrini, Antonio
correlatore Dott. Ghirri, Paolo
Parole chiave
  • eugr
  • fattori di rischio
  • terapie e nutrizione
Data inizio appello
18/10/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riassunto analitico

Si definisce EUGR (extrauterin growth retardation), il fenomeno sempre più frequente di ritardo di crescita extrauterina, al momento della dimissione dall’ospedale di neonati nati pretermine o in condizione critiche.
Per EUGR infatti si intende il riscontro di parametri di crescita (peso, lunghezza, circonferenza cranica) < o uguali al 10° percentile rispetto alla crescita intrauterina attesa, considerando l’età post-mestruale al momento della dimissione del neonato dal reparto di degenza, (in genere un’ età corretta uguale o di poco inferiore al termine).
Sono molti i fattori di crescita associati all’insorgenza di EUGR, il basso peso alla nascita,(neonati VLBW <1500 gr alla nascita),neonati nati SGA( small for gestional age),piccoli per età gestazionale con peso alla nascita inferiore al 10° percentile, rispetto ai parametri di riferimento per quella determinata epoca gestazionale, il sesso maschile, il fenomeno dello IUGR( ritardo di crescita intrauterina) ,spesso associato a neonati nati SGA, e quindi tutte le relative cause materne e fetali che l’hanno indotto, e infine la prematurità e quindi l’immaturità di neonati che nati ad una età gestazionale critica, vanno incontro sempre più frequentemente al fenomeno dell’EUGR.
Il nostro studio si propone, tramite una selezione di neonati pretermine(<34 sett) nei due anni considerati,2005 e 2010, di esaminare i fattori di rischio per EUGR e le condizioni che, a livello terapeutico/nutrizionale, hanno fatto si che l’incidenza del fenomeno di ritardo di crescita extrauterina, subisse un calo, nei pazienti del 2010 rispetto a quelli del 2005;tali condizioni hanno portato il medico neonatologo ad assumere, difronte a queste circostanze, un atteggiamento sempre più in linea con i dettami dell’AMERICAN ACCADEMY OF PEDIATRIC (APP).






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