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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09252025-194104


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
SPINA, FEDERICA
URN
etd-09252025-194104
Titolo
Suicidio medicalmente assistito: modalità organizzative per l’attuazione alla luce della legge regionale Toscana 16/2025
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
MEDICINA LEGALE
Relatori
relatore Prof. Di Paolo, Marco
correlatore Dott.ssa Perugino, Lisa
Parole chiave
  • legge regionale Toscana
  • suicidio medicalmente assistito
Data inizio appello
11/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/11/2095
Riassunto
Il tema del suicidio medicalmente assistito si presenta come una delle questioni più complesse e controverse del dibattito sul fine vita, in quanto coinvolge in modo diretto valori etici, diritti fondamentali e riflessioni giuridiche. In Italia, la disciplina del fine vita ha conosciuto rilevanti sviluppi tanto sul piano normativo quanto su quello giurisprudenziale. A partire dalla legge 219/2017, che ha posto le basi in materia di consenso informato, disposizioni anticipate di trattamento e pianificazione condivisa delle cure — introducendo la possibilità di ricorso alle terapie palliative e il divieto di ostinazione irragionevole nelle cure per garantire la dignità nella fase terminale — il dibattito ha trovato un momento di svolta nella sentenza n. 242/2019 della Corte costituzionale. Con tale decisione, infatti, è stata esclusa la punibilità, ai sensi dell’art. 580 c.p., di chi agevoli l’esecuzione del proposito di suicidio a condizione che ricorrano simultaneamente quattro presupposti: consenso libero e informato, patologia irreversibile, sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili e dipendenza da trattamenti di sostegno vitale. Alla luce di tale pronuncia, la Regione Toscana, su iniziativa popolare, presentava nell’aprile 2024 una proposta di legge in materia di suicidio medicalmente assistito, poi approvata come legge regionale n. 16 del 2025. La Toscana è stata così la prima regione italiana — seguita successivamente dalla Sardegna — a disciplinare in via organica la materia, rendendo concretamente accessibile la procedura a tutti i cittadini che soddisfino i requisiti previsti. La legge disciplina le diverse fasi del percorso: dalla richiesta iniziale, all’istituzione di una commissione medica ed etica incaricata di verificare le condizioni, fino alla definizione delle modalità di attuazione e allo stanziamento delle risorse necessarie. In conclusione, il presente lavoro si è articolato lungo due direttrici complementari: da un lato, un’analisi comparativa tra l’ordinamento italiano e altri sistemi giuridici occidentali che hanno ammesso, in via legislativa o giurisprudenziale, la praticabilità del suicidio medicalmente assistito; dall’altro, un approfondimento specifico della legge regionale toscana n. 16/2025, con un esame puntuale del suo contenuto e una riflessione critica sui profili problematici che essa solleva, offrendo, ove possibile, spunti di miglioramento.
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