Tesi etd-09252025-162147 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAPALEO, SARA
URN
etd-09252025-162147
Titolo
L’Overtourism secondo la Generazione Zeta: un’indagine su opinioni e comportamenti turistici
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
MARKETING E RICERCHE DI MERCATO
Relatori
relatore Salvati, Nicola
Parole chiave
- gen z
- generazione zeta
- overtourism
- sostenibilità
- turismo
- turismo di massa
- turismo sostenibile
Data inizio appello
16/10/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il turismo si riferisce all’attività svolta da visitatori che intraprendono un viaggio verso una destinazione situata al di fuori del proprio ambiente abituale, con finalità legate al tempo libero, al lavoro o ad altri motivi personali, escludendo l’esercizio di un’attività retribuita da parte di un’entità residente nel luogo visitato.
In linea generale, le autorità urbane e gli operatori economici accolgono favorevolmente i visitatori, poiché questi ultimi rappresentano una fonte di reddito, in particolar modo quando si avvalgono di strutture ricettive e attività commerciali gestiti da imprenditori locali, favoriscono la creazione di posti di lavoro, contribuiscono a migliorare l’immagine della città, permettono una maggiore internazionalizzazione dell’ambiente urbano, il miglioramento dell’immagine della città e una valorizzazione del patrimonio culturale di ogni paese.
Questa visione estremamente positiva del settore turistico, ha subito dei cambiamenti nel corso del secondo decennio del XXI secolo, quando i flussi turistici mondiali hanno raggiunto livelli senza precedenti. La crescita esponenziale dell’attività turistica ha messo in evidenza come questa non sia esclusivamente fonte di benefici economici, sociali e culturali, ma che comporti anche numerose esternalità negative, entrando in contrasto con i tre pilastri fondamentali della sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Nonostante le problematiche connesse alla concentrazione incontrollata dei visitatori siano note da tempo, è soltanto a partire dal 2017 che si è diffuso un termine per descrivere le conseguenze negative associate ad uno sviluppo incontrollato del settore turistico, attirando l’attenzione di molti decisori politici, dell’opinione pubblica e del mondo accademico: overtourism. Il termine ingloba una varietà di criticità causate dalla crescita della domanda turistica, tra cui il degrado ambientale e culturale, la perdita di autenticità, i problemi economici, l’insoddisfazione dei visitatori e i disagi per la popolazione residente, che sfociano spesso nel sentimento di turismofobia .
L’obiettivo della presente tesi è duplice: da un lato offrire una panoramica sui principali temi legati all’overtourism, dall’altro, indagare la percezione del fenomeno da parte della Generazione Zeta, che sta emergendo come un segmento demografico con un potere di consumo crescente nel settore turistico ed è prossima a diventare protagonista delle dinamiche turistiche globali. L’interesse verso questo segmento della popolazione deriva dalla straordinaria rilevanza che questa coorte riveste nei confronti del settore del turismo. Cresciuti in un contesto segnato da crisi e innovazioni digitali, i membri della Gen Z si dimostrano particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità, e la loro preferenza per le esperienze rispetto al possesso di beni materiali alimenta la loro propensione a viaggiare, anche in luoghi insoliti, sconosciuti al turismo di massa, diventando così potenzialmente in grado di orientare il futuro del settore turistico verso modelli più responsabili. La tesi fornirà dati aggiornati relativi alla percezione della Generazione Z e ai suoi comportamenti tipici di viaggio, informazioni che potranno essere utili alle imprese e le organizzazioni del settore per adattare la propria offerta in linea con i valori e le aspettative dei consumatori più giovani, e ai policy maker per rielaborare le loro strategie di promozione del turismo. Inoltre, gli operatori turistici avranno la possibilità di investire in prodotti coerenti con i principi dello sviluppo sostenibile, in linea con i valori della Gen Z. Sulla base dei risultati sarà anche possibile promuovere forme di turismo sostenibile che coinvolgano attivamente le comunità locali, contribuendo così a riequilibrare la pressione turistica e a proteggere l’identità culturale dei territori, elemento che sarà ben accolto dai giovani, alla ricerca di esperienze autentiche. In ambito accademico, la ricerca colmerà alcune lacune empiriche esistenti riguardo al rapporto tra la Generazione Z italiana e l’overtourism, fornendo una base di riferimento per future ricerche. Si auspica, infine, che una più ampia diffusione della conoscenza del fenomeno e delle sue conseguenze contribuisca non solo a sensibilizzare i cittadini sugli impatti del turismo, ma anche a promuovere una cultura della responsabilità individuale e collettiva. L’educazione e la consapevolezza possono infatti diventare strumenti chiave per orientare i comportamenti verso pratiche turistiche più sostenibili, capaci di ridurre le criticità attuali e di favorire una migliore convivenza tra visitatori, comunità locali e ambiente.
Tourism refers to the activities undertaken by visitors who travel to a destination outside their usual environment for purposes related to leisure, work, or other personal reasons, excluding the performance of paid activities for an entity residing in the visited location.
In general, urban authorities and economic operators welcome visitors, as they represent a source of income, particularly when they make use of accommodation and commercial facilities managed by local entrepreneurs. Visitors also contribute to job creation, improve the city’s image, enhance the internationalization of the urban environment, and promote the valorization of each country’s cultural heritage.
This highly positive perception of the tourism sector has changed over the second decade of the 21st century, when global tourist flows reached unprecedented levels. The exponential growth of tourism has highlighted that it is not solely a source of economic, social, and cultural benefits, but also entails numerous negative externalities, often conflicting with the three fundamental pillars of social, environmental, and economic sustainability. Although the issues associated with uncontrolled visitor concentration have long been known, it was only from 2017 that a term emerged to describe the negative consequences of uncontrolled tourism development, attracting the attention of policymakers, the public, and academia: overtourism. The term encompasses various critical issues caused by increasing tourism demand, including environmental and cultural degradation, loss of authenticity, economic problems, visitor dissatisfaction, and disturbances to local residents, often leading to a sense of tourism phobia.
The aim of this thesis is twofold: on one hand, to provide an overview of the main issues related to overtourism; on the other, to investigate the perception of the phenomenon among Generation Z, which is emerging as a demographic segment with growing purchasing power in the tourism sector and is poised to become a key player in global tourism dynamics. Interest in this population segment stems from the significant influence this cohort exerts on the tourism industry. Growing up in a context marked by crises and digital innovations, Gen Z members are particularly sensitive to sustainability issues, and their preference for experiences over material possessions fuels their propensity to travel, even to unusual locations unknown to mass tourism, potentially guiding the future of the tourism sector toward more responsible models.
The thesis will provide updated data on Generation Z’s perception and typical travel behaviors, information that can be useful for companies and organizations in adapting their offerings to align with the values and expectations of younger consumers, and for policymakers in redesigning their tourism promotion strategies. Additionally, tourism operators will have the opportunity to invest in products consistent with the principles of sustainable development, in line with Gen Z values. Based on the results, it will also be possible to promote forms of sustainable tourism that actively involve local communities, thereby helping to rebalance tourism pressure and protect the cultural identity of territories—an aspect likely to appeal to young people seeking authentic experiences. Academically, the research will fill existing empirical gaps regarding the relationship between Italian Generation Z and overtourism, providing a reference base for future studies. Finally, a broader dissemination of knowledge about the phenomenon and its consequences is expected not only to raise citizens’ awareness of tourism impacts but also to foster a culture of individual and collective responsibility. Education and awareness can indeed become key tools to guide behaviors toward more sustainable tourism practices, capable of reducing current criticalities and promoting better coexistence among visitors, local communities, and the environment.
In linea generale, le autorità urbane e gli operatori economici accolgono favorevolmente i visitatori, poiché questi ultimi rappresentano una fonte di reddito, in particolar modo quando si avvalgono di strutture ricettive e attività commerciali gestiti da imprenditori locali, favoriscono la creazione di posti di lavoro, contribuiscono a migliorare l’immagine della città, permettono una maggiore internazionalizzazione dell’ambiente urbano, il miglioramento dell’immagine della città e una valorizzazione del patrimonio culturale di ogni paese.
Questa visione estremamente positiva del settore turistico, ha subito dei cambiamenti nel corso del secondo decennio del XXI secolo, quando i flussi turistici mondiali hanno raggiunto livelli senza precedenti. La crescita esponenziale dell’attività turistica ha messo in evidenza come questa non sia esclusivamente fonte di benefici economici, sociali e culturali, ma che comporti anche numerose esternalità negative, entrando in contrasto con i tre pilastri fondamentali della sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Nonostante le problematiche connesse alla concentrazione incontrollata dei visitatori siano note da tempo, è soltanto a partire dal 2017 che si è diffuso un termine per descrivere le conseguenze negative associate ad uno sviluppo incontrollato del settore turistico, attirando l’attenzione di molti decisori politici, dell’opinione pubblica e del mondo accademico: overtourism. Il termine ingloba una varietà di criticità causate dalla crescita della domanda turistica, tra cui il degrado ambientale e culturale, la perdita di autenticità, i problemi economici, l’insoddisfazione dei visitatori e i disagi per la popolazione residente, che sfociano spesso nel sentimento di turismofobia .
L’obiettivo della presente tesi è duplice: da un lato offrire una panoramica sui principali temi legati all’overtourism, dall’altro, indagare la percezione del fenomeno da parte della Generazione Zeta, che sta emergendo come un segmento demografico con un potere di consumo crescente nel settore turistico ed è prossima a diventare protagonista delle dinamiche turistiche globali. L’interesse verso questo segmento della popolazione deriva dalla straordinaria rilevanza che questa coorte riveste nei confronti del settore del turismo. Cresciuti in un contesto segnato da crisi e innovazioni digitali, i membri della Gen Z si dimostrano particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità, e la loro preferenza per le esperienze rispetto al possesso di beni materiali alimenta la loro propensione a viaggiare, anche in luoghi insoliti, sconosciuti al turismo di massa, diventando così potenzialmente in grado di orientare il futuro del settore turistico verso modelli più responsabili. La tesi fornirà dati aggiornati relativi alla percezione della Generazione Z e ai suoi comportamenti tipici di viaggio, informazioni che potranno essere utili alle imprese e le organizzazioni del settore per adattare la propria offerta in linea con i valori e le aspettative dei consumatori più giovani, e ai policy maker per rielaborare le loro strategie di promozione del turismo. Inoltre, gli operatori turistici avranno la possibilità di investire in prodotti coerenti con i principi dello sviluppo sostenibile, in linea con i valori della Gen Z. Sulla base dei risultati sarà anche possibile promuovere forme di turismo sostenibile che coinvolgano attivamente le comunità locali, contribuendo così a riequilibrare la pressione turistica e a proteggere l’identità culturale dei territori, elemento che sarà ben accolto dai giovani, alla ricerca di esperienze autentiche. In ambito accademico, la ricerca colmerà alcune lacune empiriche esistenti riguardo al rapporto tra la Generazione Z italiana e l’overtourism, fornendo una base di riferimento per future ricerche. Si auspica, infine, che una più ampia diffusione della conoscenza del fenomeno e delle sue conseguenze contribuisca non solo a sensibilizzare i cittadini sugli impatti del turismo, ma anche a promuovere una cultura della responsabilità individuale e collettiva. L’educazione e la consapevolezza possono infatti diventare strumenti chiave per orientare i comportamenti verso pratiche turistiche più sostenibili, capaci di ridurre le criticità attuali e di favorire una migliore convivenza tra visitatori, comunità locali e ambiente.
Tourism refers to the activities undertaken by visitors who travel to a destination outside their usual environment for purposes related to leisure, work, or other personal reasons, excluding the performance of paid activities for an entity residing in the visited location.
In general, urban authorities and economic operators welcome visitors, as they represent a source of income, particularly when they make use of accommodation and commercial facilities managed by local entrepreneurs. Visitors also contribute to job creation, improve the city’s image, enhance the internationalization of the urban environment, and promote the valorization of each country’s cultural heritage.
This highly positive perception of the tourism sector has changed over the second decade of the 21st century, when global tourist flows reached unprecedented levels. The exponential growth of tourism has highlighted that it is not solely a source of economic, social, and cultural benefits, but also entails numerous negative externalities, often conflicting with the three fundamental pillars of social, environmental, and economic sustainability. Although the issues associated with uncontrolled visitor concentration have long been known, it was only from 2017 that a term emerged to describe the negative consequences of uncontrolled tourism development, attracting the attention of policymakers, the public, and academia: overtourism. The term encompasses various critical issues caused by increasing tourism demand, including environmental and cultural degradation, loss of authenticity, economic problems, visitor dissatisfaction, and disturbances to local residents, often leading to a sense of tourism phobia.
The aim of this thesis is twofold: on one hand, to provide an overview of the main issues related to overtourism; on the other, to investigate the perception of the phenomenon among Generation Z, which is emerging as a demographic segment with growing purchasing power in the tourism sector and is poised to become a key player in global tourism dynamics. Interest in this population segment stems from the significant influence this cohort exerts on the tourism industry. Growing up in a context marked by crises and digital innovations, Gen Z members are particularly sensitive to sustainability issues, and their preference for experiences over material possessions fuels their propensity to travel, even to unusual locations unknown to mass tourism, potentially guiding the future of the tourism sector toward more responsible models.
The thesis will provide updated data on Generation Z’s perception and typical travel behaviors, information that can be useful for companies and organizations in adapting their offerings to align with the values and expectations of younger consumers, and for policymakers in redesigning their tourism promotion strategies. Additionally, tourism operators will have the opportunity to invest in products consistent with the principles of sustainable development, in line with Gen Z values. Based on the results, it will also be possible to promote forms of sustainable tourism that actively involve local communities, thereby helping to rebalance tourism pressure and protect the cultural identity of territories—an aspect likely to appeal to young people seeking authentic experiences. Academically, the research will fill existing empirical gaps regarding the relationship between Italian Generation Z and overtourism, providing a reference base for future studies. Finally, a broader dissemination of knowledge about the phenomenon and its consequences is expected not only to raise citizens’ awareness of tourism impacts but also to foster a culture of individual and collective responsibility. Education and awareness can indeed become key tools to guide behaviors toward more sustainable tourism practices, capable of reducing current criticalities and promoting better coexistence among visitors, local communities, and the environment.
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