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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09242019-105337


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
STIACCINI, GIULIA
URN
etd-09242019-105337
Titolo
Valore predittivo di MNBI nell’individuare pazienti con Esofagite Eosinofila responsivi ad Inibitori di Pompa Protonica: studio prospettico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • EoE
  • eosinophilic esophagitis
  • eosinophilic oesophagitis
  • esofagite eosinofila
  • mean nocturnal baseline impedance
  • MNBI
Data inizio appello
15/10/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/10/2089
Riassunto
Background: l’esofagite eosinofila (EoE) è una flogosi cronica antigene-mediata, caratterizzata da un infiltrato eosinofilo (> 15 eosinofili/HPF) a livello esofageo. Le opzioni terapeutiche suggerite dalle linee-guida indicano l’utilizzo come prima linea di inibitori di pompa protonica (PPI) con una percentuale di risposta pari a circa il 50% dei pazienti. Al momento non esistono variabili in grado di predire la risposta a terapia con PPI.
Scopo dello studio: individuare tramite MII-pH un valore di mean nocturnal baseline impedance (MNBI) predittivo di risposta a PPI in pazienti affetti da EoE.
Pazienti e metodi: arruolati 72 pazienti con EoE, di cui vengono registrati: sesso, età, abitudini voluttuarie, BMI e sintomi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad EGDS, EHMR e a MII-pH per escludere reflusso e calcolare MNBI. Dopo aver effettuato terapia con PPI a dose doppia per 12 settimane, sono stati rivalutati con EGDS e 6 bx esofagee e quindi suddivisi in due sottogruppi: responders (R) e non-responders (NR) sulla base del rilievo di una conta eos/HPF </> di 15.
Risultati: all’analisi prospettica dei due gruppi non si segnalano differenze significative per: caratteristiche anamnestiche, conta eosinofila/HPF ed EREFS score nel pre-trattamento. Alla rivalutazione post-terapia nei R si registrano riduzione < 15eos/HPF e regressione di EREFS score. Gli esami di fisiopatologia esofagea non mostrano differenze significative tra R e NR, ad eccezione di MNBI (media dei valori di impedenza basale, registrati per periodi di 10 min alle h 1, 2 e 3 di notte, escluse deglutizioni, reflusso e cadute di pH) che presenta a livello di tutti i canali di impedenza un valore medio più basso nei NR rispetto ai R. In dettaglio, i canali di impedenza più prossimali mostrano alla curva ROC una migliore performance diagnostica nell’individuare i valori di MNBI predittivi di risposta a PPI. Questo studio ha fornito un valore cut-off di MNBI: al di sotto di 1757.5 Ohms registrati al canale Z@17, la probabilità di risposta a PPI è più bassa (Sensibilità 65% Specificità 81%).
Conclusioni: Il valore di MNBI si è mostrato un marker interessante per valutare la probabilità di risposta a terapia con PPI nei pazienti affetti da EoE. Anche se la EoE è una malattia rara, sono necessari ulteriori lavori prospettici per confermare il dato evidenziato.
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