Tesi etd-09222025-141108 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
AGOSTINI, MATTEO
URN
etd-09222025-141108
Titolo
Epidemiologia dei genotipi ad alto rischio di HPV in pazienti dell'area vasta tra Pisa e La Spezia.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA (non medici)
Relatori
relatore Prof. Pistello, Mauro
Parole chiave
- epidemiologia
- genotipi
- HPV
- HR-HPV
Data inizio appello
12/11/2025
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
I papillomavirus umani (HPV) sono un gruppo di virus appartenenti alla famiglia dei Papillomaviridae. Possiedono un DNA circolare a doppia elica di circa 8 kb contenuto in un capside icosaedrico di 55 nm di diametro e sono privi di involucro. Esistono più di 200 tipi di HPV, di cui 100 sono ben caratterizzati: alcuni infettano l'uomo a livello cutaneo e mucoso, altri sono stati rilevati a livello delle mucose genitali, boccali e respiratorie, altri ancora sono genotipi oncogenici. La maggior parte degli HPV provoca malattie benigne, come le verruche cutanee, mentre altri possono causare verruche genitali e tumori benigni come i condilomi (genotipi a basso rischio) o tumori maligni come il cancro della cervice uterina e del pene (genotipi ad alto rischio).
I cambiamenti nelle abitudini sessuali negli ultimi decenni, in particolare la precocità dell’attività sessuale, l’aumento del numero di partner e le diverse abitudini sessuali, hanno portato a una modifica delle caratteristiche epidemiologiche dell’infezione, sia nella regione genitale che in quella orofaringea, con una crescente esposizione all’infezione nei pazienti in giovane età. Questa evoluzione del quadro infettivo dell'HPV ha portato gli epidemiologi a definire l’infezione da HPV come endemica.
Infatti, l'HPV è l’infezione più comune tra le infezioni sessualmente trasmissibili e può anche essere trasmessa attraverso il semplice contatto con le mucose genitali. L'identificazione dell' HPV è utile perché è riconosciuto come l'agente causale dello sviluppo del cancro del collo dell'utero. L'individuazione dei diversi genotipi con diverso potenziale oncogenico ha permesso di identificare con maggiore precisione le donne a rischio di sviluppare una neoplasia.
Partendo da queste premesse, abbiamo avviato uno studio epidemiologico per la ricerca e la genotipizzazione dell'HPV su campioni prelevati mediante tamponi e raschiati cervicali in donne adulte sessualmente attive di età compresa tra i 17 e i 60 anni sottoposte a controlli ginecologici periodici presso centri di consulenza e cliniche ospedaliere della provincia di Pisa e La Spezia tra novembre 2024 e agosto 2025. Non è stato possibile ottenere i dati relativi alla vaccinazione, ma considerando che dal 2008 la vaccinazione contro l'HPV è fortemente raccomandata, si è potuto osservare che gli HPV ad alto rischio oncogenico appartenenti al ceppo vaccinale tendono a diminuire nelle ragazze che avrebbero dovuto essere vaccinate e ad aumentare nelle donne che non erano state vaccinate in passato. Gli HPV ad alto rischio oncogenico più frequenti sono i tipi 16, 18, 45, 59 e 66. Tuttavia, come dimostra la letteratura, è importante sottolineare che la maggior parte delle infezioni è transitoria nell'80% dei casi e che il virus viene quindi eliminato spontaneamente.
I cambiamenti nelle abitudini sessuali negli ultimi decenni, in particolare la precocità dell’attività sessuale, l’aumento del numero di partner e le diverse abitudini sessuali, hanno portato a una modifica delle caratteristiche epidemiologiche dell’infezione, sia nella regione genitale che in quella orofaringea, con una crescente esposizione all’infezione nei pazienti in giovane età. Questa evoluzione del quadro infettivo dell'HPV ha portato gli epidemiologi a definire l’infezione da HPV come endemica.
Infatti, l'HPV è l’infezione più comune tra le infezioni sessualmente trasmissibili e può anche essere trasmessa attraverso il semplice contatto con le mucose genitali. L'identificazione dell' HPV è utile perché è riconosciuto come l'agente causale dello sviluppo del cancro del collo dell'utero. L'individuazione dei diversi genotipi con diverso potenziale oncogenico ha permesso di identificare con maggiore precisione le donne a rischio di sviluppare una neoplasia.
Partendo da queste premesse, abbiamo avviato uno studio epidemiologico per la ricerca e la genotipizzazione dell'HPV su campioni prelevati mediante tamponi e raschiati cervicali in donne adulte sessualmente attive di età compresa tra i 17 e i 60 anni sottoposte a controlli ginecologici periodici presso centri di consulenza e cliniche ospedaliere della provincia di Pisa e La Spezia tra novembre 2024 e agosto 2025. Non è stato possibile ottenere i dati relativi alla vaccinazione, ma considerando che dal 2008 la vaccinazione contro l'HPV è fortemente raccomandata, si è potuto osservare che gli HPV ad alto rischio oncogenico appartenenti al ceppo vaccinale tendono a diminuire nelle ragazze che avrebbero dovuto essere vaccinate e ad aumentare nelle donne che non erano state vaccinate in passato. Gli HPV ad alto rischio oncogenico più frequenti sono i tipi 16, 18, 45, 59 e 66. Tuttavia, come dimostra la letteratura, è importante sottolineare che la maggior parte delle infezioni è transitoria nell'80% dei casi e che il virus viene quindi eliminato spontaneamente.
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Tesi non consultabile. |
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