Tesi etd-09222025-101751 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MALLOGGI, ELISA
URN
etd-09222025-101751
Titolo
Studio sulla funzionalizzazione del cartone per la sostituzione di manufatti plastici
Dipartimento
CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
Corso di studi
CHIMICA INDUSTRIALE
Relatori
relatore Lacchè, Michele
relatore Raspolli Galletti, Anna Maria
relatore Raspolli Galletti, Anna Maria
Parole chiave
- additivi eco-compatibili
- cartone riciclato
- circular economy
- eco-friendly additives
- economia circolare
- mechanical properties
- plastic replacement
- proprietà meccaniche
- recycled cardboard
- sostituzione plastica
Data inizio appello
21/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/10/2095
Riassunto
Il cartone Infinity, sviluppato dalla Bartoli S.p.A. nell’ambito del progetto I love RePROJECT®, è stato oggetto di uno studio mirato a valutarne l’idoneità come materiale sostitutivo della plastica in una vasta gamma di applicazioni. In particolare, l’obiettivo del lavoro è stato quello di identificare e selezionare additivi funzionali quanto più possibile eco-compatibili, capaci di conferire al cartone le proprietà necessarie per sostituire manufatti tradizionalmente realizzati in plastica o in compositi carta–plastica. Tra i principali settori di interesse rientrano il packaging non alimentare, i sottopiedi per calzature, l’oggettistica da ufficio, le stoviglie monouso, le tovagliette da colazione e, in ambito di interior design, articoli come pannelli e carta da parati.
Per rendere il cartone competitivo rispetto ai materiali plastici, esso deve soddisfare precise esigenze prestazionali in termini di resistenza meccanica, durabilità e lavorabilità. Un esempio rilevante riguarda la produzione di sottopiedi o scatole, in cui il materiale è sottoposto a piegature e deformazioni: in assenza di adeguati trattamenti e additivi, il cartone tende a mostrare difetti strutturali, come la formazione di crepe lungo gli spigoli, che ne compromettono sia la funzionalità sia l’estetica. Analogamente, le richieste del mercato includono anche specifiche caratteristiche cromatiche e di finitura superficiale, che devono essere riprodotte in modo stabile e duraturo.
Per rispondere a queste necessità, durante il tirocinio sono state condotte numerose prove sperimentali e industriali su diversi additivi disponibili in commercio, con l’intento di individuarne la combinazione più idonea a garantire le proprietà richieste senza compromettere la sostenibilità del prodotto. L’approccio seguito si inserisce pienamente in un’ottica di economia circolare, poiché mira a sostituire i tradizionali materiali multistrato e accoppiati carta-plastica — difficilmente riciclabili e scarsamente sostenibili — con un monomateriale a base cellulosica.
Il risultato atteso è la realizzazione di un cartone ottenuto da carta da macero, quindi già riciclata, ma allo stesso tempo durevole, resistente, esteticamente versatile e 100% riciclabile a fine vita, capace di coniugare prestazioni funzionali ed estetiche con un ridotto impatto ambientale.
Per rendere il cartone competitivo rispetto ai materiali plastici, esso deve soddisfare precise esigenze prestazionali in termini di resistenza meccanica, durabilità e lavorabilità. Un esempio rilevante riguarda la produzione di sottopiedi o scatole, in cui il materiale è sottoposto a piegature e deformazioni: in assenza di adeguati trattamenti e additivi, il cartone tende a mostrare difetti strutturali, come la formazione di crepe lungo gli spigoli, che ne compromettono sia la funzionalità sia l’estetica. Analogamente, le richieste del mercato includono anche specifiche caratteristiche cromatiche e di finitura superficiale, che devono essere riprodotte in modo stabile e duraturo.
Per rispondere a queste necessità, durante il tirocinio sono state condotte numerose prove sperimentali e industriali su diversi additivi disponibili in commercio, con l’intento di individuarne la combinazione più idonea a garantire le proprietà richieste senza compromettere la sostenibilità del prodotto. L’approccio seguito si inserisce pienamente in un’ottica di economia circolare, poiché mira a sostituire i tradizionali materiali multistrato e accoppiati carta-plastica — difficilmente riciclabili e scarsamente sostenibili — con un monomateriale a base cellulosica.
Il risultato atteso è la realizzazione di un cartone ottenuto da carta da macero, quindi già riciclata, ma allo stesso tempo durevole, resistente, esteticamente versatile e 100% riciclabile a fine vita, capace di coniugare prestazioni funzionali ed estetiche con un ridotto impatto ambientale.
File
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Tesi non consultabile. |
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