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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09222025-090647


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARTOLI, VIOLA
URN
etd-09222025-090647
Titolo
La Sustainability Balanced Scorecard: analisi delle utilities italiane e proposta di un modello settoriale
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Bernini, Francesca
Parole chiave
  • A2a s.p.a.
  • Enel s.pa.
  • Hera s.p.a.
  • KPI
  • mappa strategica
  • sistemi di misurazione delle performance
  • Snam s.p.a.
  • sustainability Balanced Scorecard
  • utility italiane
Data inizio appello
16/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/10/2028
Riassunto
La crescente rilevanza dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance) ha spinto le imprese a ripensare i propri sistemi di misurazione e gestione delle performance. In questo contesto, la Balanced Scorecard, sviluppata da Kaplan e Norton nel 1992, si è evoluta nella Sustainability Balanced Scorecard (SBSC), strumento capace di integrare la sostenibilità nella strategia aziendale.
L’obiettivo di questa tesi è proporre una Sustainability Balanced Scorecard (SBSC) settoriale per le utilities, un comparto strategico nella transizione energetica e nell’economia circolare. Dopo una revisione della letteratura e dei modelli di implementazione della SBSC, la ricerca parte dall’analisi di quattro grandi società italiane quotate, ossia Enel S.p.A., A2A S.p.A., Hera S.p.A., Snam S.p.A., che hanno sviluppato sistemi avanzati di governance, strategie e KPI di sostenibilità.
Attraverso una metodologia qualitativa basata su documentazione pubblica (bilanci di sostenibilità, report integrati e comunicazioni ESG), sono stati identificati gli obiettivi strategici e i KPI più ricorrenti, tradotti in una proposta di SBSC settoriale capace di allineare le strategie aziendali con i criteri ESG e di fornire una misurazione integrata delle performance.
I risultati evidenziano le potenzialità della SBSC come strumento di gestione strategica sostenibile, ma anche i limiti connessi alla complessità del modello e alla difficoltà di generalizzarne l’applicazione a contesti diversi dalle grandi imprese.
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