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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-09212018-100535


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
FREDIANI, LORENZO
URN
etd-09212018-100535
Titolo
Il Prurito del cane: Diagnosi Differenziali e Attualità Terapeutiche
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Dott.ssa Tognetti, Rosalba
Parole chiave
  • terapia
  • prurito
  • malattie dermatologiche
  • diagnosi
  • cane
Data inizio appello
26/10/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/10/2088
Riassunto
Il prurito è stato classificato per la prima volta circa 350 anni fa dal medico tedesco Samuel Hafenreffer come “una spiacevole condizione che suscita il desiderio o il riflesso di grattarsi”.
Lo scopo di questo elaborato è mettere in luce sotto vari aspetti il prurito, principale sintomo dermatologico e segno evidente che spinge il proprietario alla visita. Si vogliono mettere in luce gli aspetti dermatologici, ovvero le patologie che recano il prurito come segno primario, causato direttamente dall’agente eziologico (es. piodermiti batteriche, dermatiti allergiche) e conseguentemente le patologie di origine non dermatologica (es. malattie endocrine, neoplasie) che hanno il prurito come segno secondario dovuto, nella maggior parte dei casi, a complicanze (infezioni secondarie) o alla coesistenza con altre patologie recanti prurito.
L’eleborato è suddiviso in tre capitoli: nel primo capitolo vengono vagliati gli aspetti clinici delle patologie recanti prurito, con riferimento particolare alla epidemiologia, all’eziopatogenesi e ai segni clinici.
Nel secondo capitolo vengono analizzati i metodi di diagnosi cercando, per quanto possibile, di mettere in luce le metodologie più recenti e le diagnosi differenziali, che hanno un’importanza estremamente rilevante dato il gran numero di patologie a cui si associa il prurito.
Nel terzo e ultimo capitolo si analizza la terapia, sottolineando per quanto possibile l’evoluzione nel trattamento dermatologico e sistemico; mettendo in luce non solo i trattamenti canonici, ma anche la fitoterapia e le terapie non convenzionali
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