Tesi etd-09212017-211744 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BASSI, VALERIO
URN
etd-09212017-211744
Titolo
L’utilizzo del perone vascolarizzato nelle resezioni oncologiche dell’omero
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Capanna, Rodolfo
Parole chiave
- arto superiore
- omero
- oncologia
- ortopedia
- perone vascolarizzato
- resezione
Data inizio appello
17/10/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/10/2087
Riassunto
La perdita di tessuto osseo, in seguito a processi degenerativi o resezioni chirurgiche, è un problema di fondamentale importanza a cui far fronte in chirurgia. L’avvento dei lembi vascolarizzati ha portato ad una nuova dimensione nella ricostruzione degli arti, potendo ripristinare ampi difetti ossei e di tessuti molli in un'unica seduta: all’interno di tale ambito ha un ruolo di rilievo l’utilizzo del perone vascolarizzato. Nel corso di questo studio sono state di nostro specifico interesse le perdite di sostanza ossea dell’omero e, in particolare, le metodiche ricostruttive utilizzate, confrontando quest’ultime con le più recenti tecniche di ricostruzione. La casistica ha riguardato 13 pazienti operati tra il 1987 e il 2013, con un’età media di 24,4 (range 2- 64 anni). I pazienti sono stati sottoposti a ricostruzione diafisaria o meta-diafisaria dell’omero con perone vascolarizzato in seguito ad ampie perdite di sostanza conseguenti ad escissione di neoplasia ossea maligna. In 6 casi si trattava di sarcoma di Ewing, in 4 di osteosarcoma, in 2 di condrosarcoma ed in 1 di sarcoma fibromixoide. In tre casi il trapianto di perone vascolarizzato è stato associato ad un innesto omologo di osso di banca, in tutti gli altri casi è stato utilizzato da solo. Otto pazienti sono stati sottoposti a trattamento farmaco-radiologico pre o post intervento; cinque pazienti sono stati sottoposti solo a trattamento chirurgico. Ad un follow-up medio di 90 mesi, 11 pazienti si presentavano liberi da malattia, un paziente non presentante evidenza di malattia ha però sviluppato 2 metastasi polmonari ed una paziente è deceduta per malattia dopo 2 mesi dall’intervento. Una completa consolidazione del perone con l’omero è avvenuta con un tempo medio di 18 settimane. Abbiamo riscontrato complicanze del sito ricevente in 10 casi, dei quali 4 hanno ricevuto un trattamento chirurgico mentre gli altri 6 un trattamento incruento. La funzione dell’arto superiore è stata valutata secondo le schede MSTS e quickDASH. La media totale del MSTS è stata di 26,4; la media totale del quickDASH è stata di 11,8. La sopravvivenza rimane in linea con la letteratura mondiale, 85%. Il tasso di recidiva locale nei pazienti sopravvissuti è stato dello 0%. Associando quest’ultimi dati ai risultati funzionali dei pazienti guariti si evidenzia come il salvataggio dell’arto oltre a garantire la medesima sopravvivenza delle amputazioni garantisca un recupero della funzionalità ottimale. Possiamo affermare che il perone vascolare si dimostra una tecnica valida e affidabile per la ricostruzione post-oncologica dei difetti diafisari e meta-diafisari dell’omero.
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