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Nel settore ortoflorovivaistico, il controllo del livello di etilene presente nell'ambiente di conservazione post-raccolta rappresenta, da decenni, una prassi consolidata. Tale ormone infatti, interpreta un ruolo di primo piano nella maturazione e nella senescenza di organi che hanno perso la continuità con la pianta madre, come frutti e fiori.
I presupposti biochimici e fisiologici sottesi sono stati ampiamente indagati e, in buona misura, chiariti.
La citata criticità dell'etilene non è, però, attribuita a tutte le specie: sono numerosi i fiori che non non sembrano condizionati dalla presenza dell'ormone nell'atmosfera e che non registrano un chiaro aumento della sua biosintesi, nelle fasi terminali del proprio ciclo vitale. Per tali specie, definite etilene-insensibili, l'applicazione dei modelli fisiologici ipotizzati e delle conseguenti prassi di trasporto e stoccaggio risulta insoddisfacente.
Le pregresse conoscenze sul ruolo dell'auxina nell'abscissione e sulla relazione tra auxina ed etilene nella senescenza, suggeriscono un approfondimento della dinamica ormonale sottesa alle manifestazioni visive del processo di maturazione e senescenza fiorale.
Nella presente tesi, sono state indagate la concentrazione dell'IAA, libero e coniugato, e variazione del pool auxinico durante i vari stadi della vita del fiore, dall'apertura del bocciolo alla completa senescenza.
La scelta del materiale oggetto del presente studio è ricaduta su due ibridi di Lilium (etilene insensibile) caratterizzati da un differente destino del perigonio: Lilium longiflorum "White heaven" i cui petali appassiscono e si disidratano totalemnte pur rimanendo attaccati allo stelo e Lilium longiflorum x asiaticum "Courier" i cui petali abscindono ancora turgidi. Confrontando i dati repertati durante le fasi fenologiche che precedono e accompagnano i due eventi, si vuole approfondire il nesso tra le manifestazioni visive che scandiscono la vita del fiore e la dinamica dell'ormone.