• Centri di Permanenza per il Rimpatrio
• confini
• globalizzazione
• Immigrazione
• securitizzazione

Negli ultimi decenni, il fenomeno della globalizzazione ha rivoluzionato profondamente il panorama economico, politico e sociale a livello mondiale. Tuttavia, nonostante l'apparente apertura dei mercati e delle comunicazioni globali, la questione dei confini rimane centrale nella gestione delle relazioni internazionali e delle politiche migratorie. L'obiettivo di questo lavoro è analizzare come la globalizzazione, lungi dall'aver eliminato i confini, li abbia ridefiniti e rafforzati, soprattutto nel contesto delle politiche di controllo migratorio. In particolare, l'attenzione si concentrerà sui Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), strumenti controversi utilizzati dai governi per gestire i flussi migratori e attuare politiche di espulsione. Questi centri rappresentano una delle manifestazioni più evidenti delle contraddizioni tra l'ideale della libera circolazione e la realtà della gestione securitaria delle frontiere. Attraverso un'analisi approfondita dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), questa tesi si propone di offrire una riflessione critica su come la globalizzazione e la securitizzazione influiscano sui diritti umani, con particolare attenzione alle persone migranti. Attraverso le testimonianze di esperti e testimoni privilegiati, si cercherà di ottenere un riscontro concreto e verificabile riguardo alle condizioni e alle pratiche osservate nella gestione di tali centri. Questo studio non solo esplorerà il ruolo dei confini come strumenti di selezione e controllo, ma indagherà anche le implicazioni sociali, etiche e giuridiche di queste politiche all'interno di un contesto di crescente globalizzazione.