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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09172025-221618


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CURCIO, GIUSEPPE
URN
etd-09172025-221618
Titolo
“Oltre la lezione frontale” L’impatto della didattica partecipata ed esperienziale sull’apprendimento: studio osservazionale descrittivo durante il tirocinio di didattica del corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE
Relatori
relatore Dott. Giannelli, Fabio
Parole chiave
  • didattica esperienziale
  • didattica partecipativa
  • educational strategies
  • experiential learning
  • formazione infermieristica
  • nursing education
  • nursing education research
  • participatory learning
  • ricerca sulla formazione infermieristica
  • strategie didattiche
Data inizio appello
21/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/10/2065
Riassunto
Background:
Le evidenze pedagogiche e sanitarie confermano che le metodologie didattiche attive migliorano la qualità dell’apprendimento. Nella formazione infermieristica, tali approcci favoriscono l’integrazione tra conoscenze teoriche, abilità relazionali e lo sviluppo di competenze trasversali. Lo studio ha analizzato l’impatto della didattica partecipata ed esperienziale sull’apprendimento degli studenti del 1° anno della Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Le metodologie utilizzate: discussione guidata, role playing, problem solving, cooperative learning e field trip.
Metodi:
È stato condotto uno studio osservazionale descrittivo su 52 studenti dell’Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant’Anna. Lo strumento di raccolta è stato il questionario strutturato, elaborato attraverso revisione della letteratura, costruzione degli item in base alle evidenze e validazione esperta. Lo strumento comprendeva una sezione socio-demografica, una scala Likert a 7 punti e una sezione sull’applicabilità futura per la valutazione quantitativa delle metodologie proposte, oltre a un insieme di domande aperte finalizzate all’analisi qualitativa delle percezioni e delle riflessioni degli studenti.
Risultati:
Le medie Likert (min 1, max 7) si collocano fra 6,00 e 6,72, indicando un accordo generale nel migliorare: attenzione e relazioni interpersonali (entrambe M=6,72), apprendimento (M=6,50), lavoro in team (M=6,56) e condivisione (M=6,62). Valori positivi ma più bassi emergono per coinvolgimento sensoriale (M=6,42), riduzione asimmetria discente–docente (M=6,22), aumento competenze infermieristico/ostetriche (M=6,30) e competenze di ricerca (M=6,00). L’applicabilità futura è stata giudicata alta o molto alta dal 94% degli studenti per la futura carriera, con una valutazione complessiva positiva dell’84% rispetto alla spendibilità nella pratica. L’analisi qualitativa ha evidenziato maggiore consapevolezza del ruolo formativo, crescita della fiducia nelle proprie capacità comunicative e relazionali, rafforzamento della collaborazione e del senso di appartenenza al gruppo, sviluppo di competenze riflessive e trasversali, oltre a un cambiamento positivo nella percezione della didattica.
Conclusioni:
La didattica partecipata ed esperienziale promuove un apprendimento autentico e trasformativo, potenziando motivazione, riflessione critica, autonomia e competenze relazionali. I risultati confermano la validità di approcci centrati sullo studente e sostengono l’impiego di metodologie attive nella formazione infermieristica e ostetrica. Pur con i limiti legati alla dimensione del campione e alla natura auto-riferita dei dati, lo studio offre indicazioni rilevanti per l’innovazione pedagogica e la progettazione di futuri percorsi formativi.
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