Tesi etd-09172025-104840 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
VIGNALI, ANNA
URN
etd-09172025-104840
Titolo
Preparazioni galeniche nell'ambito delle malattie rare: un focus su repurposing e carenze
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Tampucci, Silvia
Parole chiave
- Malattie rare
- preparazioni galeniche
Data inizio appello
08/10/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Preparazioni galeniche nell’ambito delle malattie rare: un focus su repurposing e carenze
Le malattie rare, non hanno una definizione globalmente univoca, ma in Europa la loro classificazione si basa sul Regolamento(CE) n.141/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio che disciplina i farmaci orfani. Secondo tale norma, una malattia è considerata rara se interessa non più di 5 persone su 10.000 nella Comunità. Si tratta di paologia estremamente eterogenee. La definizione si basa su due concetti fondamentali: la prevalenza(il numero di casi in un dato periodo di tempo) e l’incidenza (percentuale dicasi per ogni anno). L’elenco delle malattie rare è aggiornato periodicamente da Orphanet (ogni due anni vengono inseriti ed aggiornati gli elenchi delle malattie rare esistenti. In Italia, inoltre, esiste il Registro Nazionale delle Malattie rare dell’Istituto Superiore della Sanità. La diagnosi è molto complessa in quanto le malattie rare possono colpire diversi organi e quindi richiedono la collaborazione di diversi esperti con un approccio multidisciplinare. Dall’Osservatorio dei Farmaci Orfani (OSSFOR) è emerso che in Toscana le malattie rare riguardano soprattutto malattie ematopoietiche o del sangue, malattie del sistema nervoso, malformazioni congenite e malattie del metabolismo.
Le malattie rare possono essere suddivise in malattie cromosomiche, dovute ad alterazioni del numero o della struttura dei cromosomi, e malattie genetiche, dovute a mutazioni del DNA. La diagnosi si avvale soprattutto di test genetici, che comprendono test diagnostici, presintomatici, predittivi e prenatali. Tra le tecniche più rilevanti vi è l’array-CGH (comparative genomic hybridization su microarray) che consente di confrontare il DNA del paziente con un campione di riferimento ed evidenziare le mutazioni.
La Legge 175/2021 (Disposizione per le malattie rare e per il sostegno della ricerca e della produzione del farmaco) ha introdotto disposizioni volte a tutelare il diritto alla salute dei malati rari, garantendo l’uniformità dell’assistenza sul territorio nazionale, l’aggiornamento periodico dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e il sostegno alla ricerca e alla produzione dei farmaci orfani. La legge prevede inoltre l’istituzione di un Comitato nazionale per le malattie rare e l’adozione, con cadenza triennale, di un Piano nazionale per le malattie rare, che definisce indirizzi e priorità in materia di prevenzione, diagnosi, percorsi assistenziali, trattamenti farmacologici e non farmacologici, ricerca e monitoraggio attraverso i registri nazionali.
Le malattie rare sono spesso definite anche malattie orfane perché vengono trattate con farmaci orfani ossia medicinali destinati a condizioni rare e gravi, per le quali non esistono valide alternative terapeutiche. Per ottenere la qualifica di farmaco orfano un UE, devono rispettare criteri precisi ed il medicinale deve seguire l’iter regolatorio specifico per ottenere l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC). In particolare, devono essere indicati per una patologia che mette a rischio la vita del paziente; devono essere indicati per le condizioni cliniche rare; non devono esser disponibili altri trattamenti validi.
In assenza di terapie autorizzate, nel caso delle malattie rare è frequente il ricorso all’uso off-label di farmaci, cioè prescritti con modalità non conformi a quanto riportato nella scheda tecnica (Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, RCP), ad esempio per indicazioni terapeutiche non ufficialmente approvate.In questo contesto, la figura del farmacista riveste un ruolo centrale grazie alla possibilità di allestire preparazioni galeniche in farmacia. Già il Testo Unico delle Leggi Sanitarie (R.D. 27 luglio 1934, n. 1265) stabilisce che il farmacista sia l’unica figura professionale autorizzata a preparare medicinali, prevedendo la presenza di un laboratorio galenico all’interno della farmacia. In tale laboratorio il farmacista può allestire:
• preparazioni galeniche officinali, realizzate secondo quanto riportato nella Farmacopea Ufficiale e destinate a più pazienti;
• preparazioni galeniche magistrali, eseguite su prescrizione medica per un paziente specifico.
Tutte le preparazioni devono essere effettuate nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione (NBP) contenute nella Farmacopea Ufficiale, che hanno valore cogente e garantiscono qualità, sicurezza ed efficacia del medicinale allestito.
Nell’ambito di questa tesi, sono state analizzate alcune malattie rare trattabili con preparazioni galeniche o farmaci orfani:
• Cheratocongiuntivite di Vernal: patologia infiammatoria oculare che si manifesta con prurito, fotofobia, secrezione mucosa bianca, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo e dolore. Viene trattata con colliri a base di ciclosporina A.
• Xantomatosi cerebro-tendinea: malattia metabolica con xantomi tendinei e disturbi neurologici, che si manifesta solitamente con tumefazioni fusiformi bilaterali a livello del tendine di Achille, causando anomalie nell’andatura, atassia e manifestazioni neuropsichiatriche progressive. Viene trattata con acido chenodesossicolico, un farmaco orfano che previene l’accumulo di colestanolo inibendo la sintesi degli acidi biliari.
• Sindrome di Menkes: disordine del metabolismo del rame che si manifesta con capelli fragili e capigliatura rada e opaca che si aggroviglia alla sommità della testa. Questa patologia viene trattata con fiale di rame istidinato sottocute che però è instabile e quindi deve essere preparato in laboratorio. È quindi un farmaco galenico che va preparato al momento.
• Distrofia miotonica di Steinert: caratterizzata da rigidità e debolezza muscolare progressiva; la mexiletina, un antiaritmico, può migliorare i sintomi miotonici e in Italia è disponibile tramite preparazione dedicata presso l’Istituto Farmaceutico Militare.
• Cistinuria: malattia genetica rara che si manifesta in età pediatrica con la formazione di calcoli renali da cistina; non esiste una cura definitiva, ma la prevenzione della cristallizzazione avviene mediante alcalinizzazione delle urine (ad esempio con citrato di potassio).
In conclusione, la galenica rappresenta uno strumento fondamentale per garantire terapie personalizzate, accesso a farmaci non disponibili in commercio e adattamento posologico alle esigenze del singolo paziente, confermando il ruolo del farmacista come figura chiave nella gestione delle malattie rare.
Le malattie rare, non hanno una definizione globalmente univoca, ma in Europa la loro classificazione si basa sul Regolamento(CE) n.141/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio che disciplina i farmaci orfani. Secondo tale norma, una malattia è considerata rara se interessa non più di 5 persone su 10.000 nella Comunità. Si tratta di paologia estremamente eterogenee. La definizione si basa su due concetti fondamentali: la prevalenza(il numero di casi in un dato periodo di tempo) e l’incidenza (percentuale dicasi per ogni anno). L’elenco delle malattie rare è aggiornato periodicamente da Orphanet (ogni due anni vengono inseriti ed aggiornati gli elenchi delle malattie rare esistenti. In Italia, inoltre, esiste il Registro Nazionale delle Malattie rare dell’Istituto Superiore della Sanità. La diagnosi è molto complessa in quanto le malattie rare possono colpire diversi organi e quindi richiedono la collaborazione di diversi esperti con un approccio multidisciplinare. Dall’Osservatorio dei Farmaci Orfani (OSSFOR) è emerso che in Toscana le malattie rare riguardano soprattutto malattie ematopoietiche o del sangue, malattie del sistema nervoso, malformazioni congenite e malattie del metabolismo.
Le malattie rare possono essere suddivise in malattie cromosomiche, dovute ad alterazioni del numero o della struttura dei cromosomi, e malattie genetiche, dovute a mutazioni del DNA. La diagnosi si avvale soprattutto di test genetici, che comprendono test diagnostici, presintomatici, predittivi e prenatali. Tra le tecniche più rilevanti vi è l’array-CGH (comparative genomic hybridization su microarray) che consente di confrontare il DNA del paziente con un campione di riferimento ed evidenziare le mutazioni.
La Legge 175/2021 (Disposizione per le malattie rare e per il sostegno della ricerca e della produzione del farmaco) ha introdotto disposizioni volte a tutelare il diritto alla salute dei malati rari, garantendo l’uniformità dell’assistenza sul territorio nazionale, l’aggiornamento periodico dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e il sostegno alla ricerca e alla produzione dei farmaci orfani. La legge prevede inoltre l’istituzione di un Comitato nazionale per le malattie rare e l’adozione, con cadenza triennale, di un Piano nazionale per le malattie rare, che definisce indirizzi e priorità in materia di prevenzione, diagnosi, percorsi assistenziali, trattamenti farmacologici e non farmacologici, ricerca e monitoraggio attraverso i registri nazionali.
Le malattie rare sono spesso definite anche malattie orfane perché vengono trattate con farmaci orfani ossia medicinali destinati a condizioni rare e gravi, per le quali non esistono valide alternative terapeutiche. Per ottenere la qualifica di farmaco orfano un UE, devono rispettare criteri precisi ed il medicinale deve seguire l’iter regolatorio specifico per ottenere l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC). In particolare, devono essere indicati per una patologia che mette a rischio la vita del paziente; devono essere indicati per le condizioni cliniche rare; non devono esser disponibili altri trattamenti validi.
In assenza di terapie autorizzate, nel caso delle malattie rare è frequente il ricorso all’uso off-label di farmaci, cioè prescritti con modalità non conformi a quanto riportato nella scheda tecnica (Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, RCP), ad esempio per indicazioni terapeutiche non ufficialmente approvate.In questo contesto, la figura del farmacista riveste un ruolo centrale grazie alla possibilità di allestire preparazioni galeniche in farmacia. Già il Testo Unico delle Leggi Sanitarie (R.D. 27 luglio 1934, n. 1265) stabilisce che il farmacista sia l’unica figura professionale autorizzata a preparare medicinali, prevedendo la presenza di un laboratorio galenico all’interno della farmacia. In tale laboratorio il farmacista può allestire:
• preparazioni galeniche officinali, realizzate secondo quanto riportato nella Farmacopea Ufficiale e destinate a più pazienti;
• preparazioni galeniche magistrali, eseguite su prescrizione medica per un paziente specifico.
Tutte le preparazioni devono essere effettuate nel rispetto delle Norme di Buona Preparazione (NBP) contenute nella Farmacopea Ufficiale, che hanno valore cogente e garantiscono qualità, sicurezza ed efficacia del medicinale allestito.
Nell’ambito di questa tesi, sono state analizzate alcune malattie rare trattabili con preparazioni galeniche o farmaci orfani:
• Cheratocongiuntivite di Vernal: patologia infiammatoria oculare che si manifesta con prurito, fotofobia, secrezione mucosa bianca, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo e dolore. Viene trattata con colliri a base di ciclosporina A.
• Xantomatosi cerebro-tendinea: malattia metabolica con xantomi tendinei e disturbi neurologici, che si manifesta solitamente con tumefazioni fusiformi bilaterali a livello del tendine di Achille, causando anomalie nell’andatura, atassia e manifestazioni neuropsichiatriche progressive. Viene trattata con acido chenodesossicolico, un farmaco orfano che previene l’accumulo di colestanolo inibendo la sintesi degli acidi biliari.
• Sindrome di Menkes: disordine del metabolismo del rame che si manifesta con capelli fragili e capigliatura rada e opaca che si aggroviglia alla sommità della testa. Questa patologia viene trattata con fiale di rame istidinato sottocute che però è instabile e quindi deve essere preparato in laboratorio. È quindi un farmaco galenico che va preparato al momento.
• Distrofia miotonica di Steinert: caratterizzata da rigidità e debolezza muscolare progressiva; la mexiletina, un antiaritmico, può migliorare i sintomi miotonici e in Italia è disponibile tramite preparazione dedicata presso l’Istituto Farmaceutico Militare.
• Cistinuria: malattia genetica rara che si manifesta in età pediatrica con la formazione di calcoli renali da cistina; non esiste una cura definitiva, ma la prevenzione della cristallizzazione avviene mediante alcalinizzazione delle urine (ad esempio con citrato di potassio).
In conclusione, la galenica rappresenta uno strumento fondamentale per garantire terapie personalizzate, accesso a farmaci non disponibili in commercio e adattamento posologico alle esigenze del singolo paziente, confermando il ruolo del farmacista come figura chiave nella gestione delle malattie rare.
File
| Nome file | Dimensione |
|---|---|
| Tesi_Vig..._Anna.pdf | 6.48 Mb |
Contatta l’autore |
|