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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09132025-124715


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SAIA, ALESSIA
URN
etd-09132025-124715
Titolo
Sopravvivere ad una realtà avversa: forme di resilienza e di simpatia in Life and Times of Michael K di J.M.Coetzee
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Giovannelli, Laura
Parole chiave
  • apartheid
  • Ecocritica
  • empatia
  • post-colonialismo
  • resilienza
  • simpatia
  • Sudafrica
Data inizio appello
03/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/10/2065
Riassunto
Questa tesi ha avuto per oggetto l’analisi delle forme di resilienza e di simpatia nel romanzo Life and Times of Michael K di J.M. Coetzee. L’analisi si è svolta tenendo in considerazione il contesto storico in cui l’autore ha scritto il suo terzo romanzo, ovvero il Sudafrica durante gli anni dell’apartheid, ma ponendo al centro il protagonista, Michael K, dimostrando quanto egli possa rappresentare un anti-eroe moderno e quanto Coetzee abbia proiettato lati di se stesso nel suo personaggio. Entrambi calati in una realtà sociale ostile, cercano di sfuggire al loro tempo storico e alle categorizzazioni del regime segregazionista. Michael K adotterà il silenzio e il rifiuto del cibo come forme di resilienza, rievocando alcuni personaggi kafkiani e alcuni estratti di 1984 di George Orwell. Durante la sua fuga, K finirà per divenire una creatura post-umana: egli, infatti, verrà associato all'universo femminile, paragonato ad un animale, ad uno spirito mistico o ad un minerale. Sarà proprio il legame profondo che K svilupperà con la terra del Karoo, in cui seppellirà le ceneri della madre e in cui a sua volta si scaverà una tana, ad essere analizzato in chiave ecocritica e tramite il concetto filosofico/psicologico della simpatia. Quest'ultima verrà definita e applicata alla narrativa di Coetzee, con un riferimento particolare a The Lives of Animals. Ne verranno anche evidenziati i limiti nel rapporto disfunzionale tra Michael K e Anna K, che ricorda, a tratti, quello dello stesso autore con sua madre, descritto in Boyhood, e analizzabile anche in chiave psicanalitica infantile.
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