• analisi morfosintattica
• flessione tematica proto-indoeuropea
• morfologia nominale ittita
• sincretismo
• variazione

La tesi è dedicata allo studio dell’allomorfia dei casi retti del plurale (di genere comune) in ittito. Nello specifico, la ricerca si concentra su forme di nom.pl.(c.) in -aš la cui analisi morfosintattica è stata fino ad oggi rifiutata o, comunque, messa in dubbio.
Nel primo capitolo, si offre una sintesi completa e aggiornata dello stato dell’arte. Particolare attenzione è riservata alle ragioni per cui, di recente, è stata negata l’esistenza di un allomorfo non fonologicamente condizionato del nom./acc.pl.(c.) -aš in neo-ittito.
Nel secondo capitolo, ci si occupa delle forme antico-ittite di nom.pl.(c.) in -aš. Si argomenta che muriyalaš (KBo 17.3 iii 27) non possa essere che una forma di nom.pl., al contrario di quanto ripetutamente sostenuto. A fianco del nom.pl.c. ḫantezziaš (KBo 22.2 Ro 18), il nom.pl. muriyalaš conferma quindi la disponibilità di un allomorfo del nom.pl.(c.) -aš in antico-ittito, avvalorando così l’ipotesi che questa desinenza possa riflettere l’esito della terminazione proto-i.e. del nom.pl. tematico *-ōs (< *-o-es).
Nel terzo capitolo, si conduce un esame approfondito della forma neo-ittita kuerwanaš (KBo 5.13 iii 25 = KBo 19.69 iii 43´-44´ = KBo 4.3 ii 19´), recentemente reinterpretata come un gen.sg.. Passando al vaglio i dati testuali e gli argomenti addotti in favore di quest’analisi, si mostra che essa non è sostenibile e che kuerwanaš dev’essere una forma di nom.pl.(c.). Questa constatazione apre la strada a nuove prospettive di ricerca sull’allomorfia del nom./acc.pl.(c.) in medio- e neo-ittito, che sono delineate nelle conclusioni.

My thesis deals with allomorphy in the (common-gender) plural direct cases in Hittite. Specifically, my research focuses on nom.pl.(c.) forms in -aš whose morphosyntactic description has been rejected or at least questioned up to now.
In the first chapter, a thorough and up-to-date review of the status quaestionis provides an overview of the phenomenon. Special attention is paid to the reasons why most scholars have recently denied the existence of a phonologically unconditioned nom./acc.pl.(c.) allomorph -aš in Neo-Hittite.
The second chapter is devoted to Old Hittite nom.pl.(c.) forms in -aš. Drawing upon philological, morphosyntactic and typological considerations, it is argued that muriyalaš (KBo 17.3 iii 27) cannot be but a nom.pl. form, despite repeated assertions to the contrary. Besides the already-acknowledged nom.pl.c. ḫantezziaš (KBo 22.2 Ro 18), muriyalaš attests the nom.pl.(c.) allomorph -aš in Old Hittite and thus substantiates the hypothesis of -aš reflecting the PIE thematic nom.pl. ending *-ōs (< *-o-es).
In the third chapter, the Neo-Hittite form kuerwanaš (KBo 5.13 iii 25 = KBo 19.69 iii 43´-44´ = KBo 4.3 ii 19´) is discussed in detail. This has recently been described as gen.sg.. Through a careful examination of textual data and supporting arguments, it is shown that such an anlysis is untenable and that kuerwanaš is in fact a nom.pl. form. The conclusion sets out new research directions on the nom./acc.pl.(c.) allomorphy in Middle and Neo-Hittite based on this finding.