logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09112024-124825


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PESCIATINI, ENRICO
URN
etd-09112024-124825
Titolo
Il riso amaro: l'ironia nelle "Nuvole" di Aristofane
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Tulli, Mauro
correlatore Prof. Corradi, Michele
Parole chiave
  • Aristophanes
  • Clouds
  • dramatic irony
  • Socrates
  • tragic irony
Data inizio appello
01/10/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/10/2094
Riassunto
Il presente lavoro si propone di individuare le forme di ironia drammatica nell'opera di Aristofane, con particolare attenzione all'analisi delle "Nuvole". La tesi principale sostiene che l'atteggiamento ironico del Coro non sia il risultato di un capovolgimento improvviso al termine dell'opera, ma l'esito di una costruzione progressiva che si rivela pienamente solo nel finale. Tale ironia, definibile come retroattiva o analettica, acquista significato completo solo alla luce degli eventi conclusivi, inducendo lo spettatore a riconsiderare l'intero percorso narrativo. Nell'analisi si evidenziano due livelli distinti di fruizione, che riflettono la composizione eterogenea del pubblico ateniese. Da un lato, vi erano gli spettatori più arguti e sensibili, capaci di cogliere fin dalle prime battute le sottili allusioni e contraddizioni del testo, intuendo anticipatamente la parabola discendente del protagonista e il suo destino tragico. Dall'altro, vi era una parte del pubblico per cui tale complessità restava celata: il significato pieno dell'azione scenica si svelava solo retrospettivamente, una volta giunti all'epilogo, quando l'ironia e la tragicità latenti potevano essere colte con maggiore chiarezza. La compresenza di questi due tipi di spettatori e di altrettante forme di ironia, sottolinea un duplice registro interpretativo nell'opera: da un lato una comicità immediata e accessibile, dall'altro una riflessione più profonda e allusiva, riservata ai δεξιοί. In questa prospettiva, la commedia rivela la sua complessità, proponendosi come un'opera capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo per sensibilità critica e intellettuale.

This work aims to identify the forms of dramatic irony in Aristophanes' plays, with particular focus on the analysis of The Clouds. The main thesis argues that the ironic attitude of the Chorus is not the result of a sudden reversal at the end of the play, but the outcome of a progressive construction that becomes fully evident only in the final moments. This type of irony, which can be described as retroactive or analeptic, gains its full meaning only in light of the concluding events, prompting the audience to reconsider the entire narrative journey. The analysis highlights two distinct levels of audience engagement, reflecting the heterogeneous composition of the Athenian audience. On one hand, there were the more astute and perceptive spectators, capable of grasping the subtle allusions and contradictions of the text from the very first scenes, foreseeing the protagonist's downward trajectory and tragic fate. On the other hand, there was a portion of the audience for whom such complexity remained hidden: the full meaning of the stage action only became clear retrospectively, once the epilogue was reached, when the latent irony and tragedy could be understood with greater clarity. The coexistence of these two types of spectators and corresponding forms of irony underscores a dual interpretative register within the play: on one side, an immediate and accessible comedy, and on the other, a deeper and more allusive reflection, reserved for the δεξιοί.
File