Tesi etd-09112024-100706 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TURRI, ILENIA
URN
etd-09112024-100706
Titolo
Studio dei fattori genetici e ambientali di rischio per la psicopatia in un campione di criminali: un'analisi tramite dati di associazione con endofenotipi dagli studi Genome-wide
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof.ssa Palumbo, Sara
Parole chiave
- genitorialità
- interazione geni-ambiente
- psicopatia
- suscettibilità genetica
- tratti calloso-anemozionali
Data inizio appello
26/09/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/09/2094
Riassunto
La psicopatia è un disordine comportamentale multifattoriale con eziologia complessa al quale partecipano numerosi fattori di rischio genetici e ambientali. Per studiare i correlati genetici di fenotipi complessi come la psicopatia è importante studiare l’intero genoma. Tuttavia, nella letteratura scientifica, non è presente alcuno studio che fino ad oggi abbia condotto un’analisi di associazione di tipo genome-wide (genome-wide association study, GWAS) sulla psicopatia.
Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato quello di ricercare associazioni significative tra varianti alleliche e psicopatia in un campione di 604 detenuti americani adulti, maschi e bianchi. Nello specifico, poiché la numerosità di questo campione non è abbastanza grande per consentire un GWAS, è stata investigata l’associazione tra la psicopatia e i polimorfismi a singolo nucleotide (single nucleotide polymorphism, SNP) associati a endofenotipi della psicopatia su scala genome-wide in studi precedenti. Inoltre, è stato indagato se questi SNP potessero modulare la vulnerabilità a un ambiente di crescita negativo. A tal fine, il DNA estratto dalla saliva dei detenuti è stato genotipizzato mediante il cip Infinium Global Diversity Array (GDA) della Illumina, che fornisce informazioni per oltre 900 000 SNP. Per ciascun detenuto, i livelli di psicopatia sono stati misurati mediante la Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R), e lo stile parentale mediante la Measure of Parental Style (MOPS). La selezione dei polimorfismi associati agli endofenotipi della psicopatia è stata condotta nel GWAS Catalog, un database aggiornato, liberamente consultabile, degli studi genome-wide.
La ricerca degli SNP associati agli endofenotipi della psicopatia condotta nel GWAS Catalog e il loro confronto con la lista di quelli genotipizzati mediante il cip GDA Illumina nel campione oggetto di studio ha portato all’identificazione di 147 SNP, che sono stati quindi studiati in associazione ai punteggi di psicopatia ottenuti dai detenuti.
L’analisi di associazione ha evidenziato una debole correlazione positiva tra i punteggi ottenuti al questionario MOPS e i punteggi della PCL-R. Tale correlazione diventava forte nei portatori del genotipo G/G del polimorfismo a singolo nucleotide rs30266. Infatti, la varianza dei punteggi della PCL-R spiegata dai punteggi ottenuti al questionario MOPS aumentava dal 4% senza considerare la genetica, al 19% nei portatori del genotipo G/G. L’analisi di moderazione ha confermato che il genotipo G/G moderava significativamente la correlazione tra i punteggi ottenuti al questionario MOPS e quelli della PCL-R. Per quanto riguarda le sottoscale della PCL-R, le correlazioni aumentavano, seppur di poco, per il Fattore 1, che valuta i deficit della sfera affettiva e interpersonale, mentre diminuivano per il Fattore 2, che misura lo stile di vita antisociale.
Per tutti gli altri SNP analizzati in interazione con i punteggi ottenuti al questionario MOPS, le associazioni non erano significative o non superavano la correzione di Bonferroni. Inoltre, nessuno SNP ha mostrato influenze significative dirette sulla psicopatia.
In sintesi, il presente lavoro di tesi ha permesso di ipotizzare che il genotipo G/G del polimorfismo rs30266 aumenta la vulnerabilità alle condizioni ambientali avverse, favorendo lo sviluppo di tratti psicopatici nei detenuti maltrattati dai genitori durante l’infanzia o l’adolescenza. Lo SNP rs30266 fa parte di due diverse sequenze nucleotidiche che si sovrappongono e che vengono trascritte in due diversi RNA non codificanti, uno corto detto RNU6-334P, e uno lungo detto NIHCOLE. Nella letteratura scientifica, non sono presenti studi che abbiano investigato il ruolo biologico di RNU6-334P, mentre alcuni studi hanno mostrato che NIHCOLE regola i meccanismi di riparazione delle rotture del doppio filamento di DNA e le risposte allo stress. È possibile che lo stress psicologico indotto dall’esposizione a uno stile genitoriale negativo possa aver contribuito ad aumentare i fenomeni di danneggiamento del DNA nel campione dei detenuti. Inoltre, la presenza del genotipo G/G dello SNP rs30266 potrebbe avere avuto un impatto negativo sulla capacità di NIHCOLE di promuovere i meccanismi di riparazione del DNA in questi individui, contribuendo ad un accumulo di danni al DNA, specialmente nelle cellule nervose, che potrebbero aver contribuito allo sviluppo di alti livelli di psicopatia.
In conclusione, seppur l’approccio degli endofenotipi abbia permesso di identificare una nuova variante allelica fortemente associata ad alti livelli di psicopatia, specialmente di deficit affettivi e interpersonali, in presenza di maltrattamento infantile, ha dimostrato una scarsa capacità di catturare la complessità e la multifattorialità di questo fenotipo. Negli studi futuri sarebbe utile sequenziare il genoma dei detenuti per ottenere una lista più completa di varianti alleliche e analizzare i dati riportati nei grandi database biologici per studiare altri endofenotipi della psicopatia che non sono stati ancora presi in considerazione da un punto di vista genetico.
Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato quello di ricercare associazioni significative tra varianti alleliche e psicopatia in un campione di 604 detenuti americani adulti, maschi e bianchi. Nello specifico, poiché la numerosità di questo campione non è abbastanza grande per consentire un GWAS, è stata investigata l’associazione tra la psicopatia e i polimorfismi a singolo nucleotide (single nucleotide polymorphism, SNP) associati a endofenotipi della psicopatia su scala genome-wide in studi precedenti. Inoltre, è stato indagato se questi SNP potessero modulare la vulnerabilità a un ambiente di crescita negativo. A tal fine, il DNA estratto dalla saliva dei detenuti è stato genotipizzato mediante il cip Infinium Global Diversity Array (GDA) della Illumina, che fornisce informazioni per oltre 900 000 SNP. Per ciascun detenuto, i livelli di psicopatia sono stati misurati mediante la Psychopathy Checklist-Revised (PCL-R), e lo stile parentale mediante la Measure of Parental Style (MOPS). La selezione dei polimorfismi associati agli endofenotipi della psicopatia è stata condotta nel GWAS Catalog, un database aggiornato, liberamente consultabile, degli studi genome-wide.
La ricerca degli SNP associati agli endofenotipi della psicopatia condotta nel GWAS Catalog e il loro confronto con la lista di quelli genotipizzati mediante il cip GDA Illumina nel campione oggetto di studio ha portato all’identificazione di 147 SNP, che sono stati quindi studiati in associazione ai punteggi di psicopatia ottenuti dai detenuti.
L’analisi di associazione ha evidenziato una debole correlazione positiva tra i punteggi ottenuti al questionario MOPS e i punteggi della PCL-R. Tale correlazione diventava forte nei portatori del genotipo G/G del polimorfismo a singolo nucleotide rs30266. Infatti, la varianza dei punteggi della PCL-R spiegata dai punteggi ottenuti al questionario MOPS aumentava dal 4% senza considerare la genetica, al 19% nei portatori del genotipo G/G. L’analisi di moderazione ha confermato che il genotipo G/G moderava significativamente la correlazione tra i punteggi ottenuti al questionario MOPS e quelli della PCL-R. Per quanto riguarda le sottoscale della PCL-R, le correlazioni aumentavano, seppur di poco, per il Fattore 1, che valuta i deficit della sfera affettiva e interpersonale, mentre diminuivano per il Fattore 2, che misura lo stile di vita antisociale.
Per tutti gli altri SNP analizzati in interazione con i punteggi ottenuti al questionario MOPS, le associazioni non erano significative o non superavano la correzione di Bonferroni. Inoltre, nessuno SNP ha mostrato influenze significative dirette sulla psicopatia.
In sintesi, il presente lavoro di tesi ha permesso di ipotizzare che il genotipo G/G del polimorfismo rs30266 aumenta la vulnerabilità alle condizioni ambientali avverse, favorendo lo sviluppo di tratti psicopatici nei detenuti maltrattati dai genitori durante l’infanzia o l’adolescenza. Lo SNP rs30266 fa parte di due diverse sequenze nucleotidiche che si sovrappongono e che vengono trascritte in due diversi RNA non codificanti, uno corto detto RNU6-334P, e uno lungo detto NIHCOLE. Nella letteratura scientifica, non sono presenti studi che abbiano investigato il ruolo biologico di RNU6-334P, mentre alcuni studi hanno mostrato che NIHCOLE regola i meccanismi di riparazione delle rotture del doppio filamento di DNA e le risposte allo stress. È possibile che lo stress psicologico indotto dall’esposizione a uno stile genitoriale negativo possa aver contribuito ad aumentare i fenomeni di danneggiamento del DNA nel campione dei detenuti. Inoltre, la presenza del genotipo G/G dello SNP rs30266 potrebbe avere avuto un impatto negativo sulla capacità di NIHCOLE di promuovere i meccanismi di riparazione del DNA in questi individui, contribuendo ad un accumulo di danni al DNA, specialmente nelle cellule nervose, che potrebbero aver contribuito allo sviluppo di alti livelli di psicopatia.
In conclusione, seppur l’approccio degli endofenotipi abbia permesso di identificare una nuova variante allelica fortemente associata ad alti livelli di psicopatia, specialmente di deficit affettivi e interpersonali, in presenza di maltrattamento infantile, ha dimostrato una scarsa capacità di catturare la complessità e la multifattorialità di questo fenotipo. Negli studi futuri sarebbe utile sequenziare il genoma dei detenuti per ottenere una lista più completa di varianti alleliche e analizzare i dati riportati nei grandi database biologici per studiare altri endofenotipi della psicopatia che non sono stati ancora presi in considerazione da un punto di vista genetico.
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