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Il presente elaborato è dedicato ad una analisi della problematica relativa alla “contrattualità” della s.p.a, tematica tradizionale e tuttora irrisolta del dibattito giuscommercialistico (anche) italiano.
A tal fine, l'attenzione si rivolgerà anzitutto ad un inquadramento delle possibili finalità che possono ispirare uno studio di questo tipo, propendendo per un’impostazione di stampo normativistico. In tal senso, la ricerca consisterà in una valutazione della disciplina della s.p.a, al fine di determinare se, ed eventualmente in che termini, sia propriamente definibile quale una disciplina tecnicamente contrattuale. Prima di procedere ad una indagine di specifici settori normativi, tuttavia, andrò a delineare una serie di precisazioni concettuali di ordine generale, al fine di chiarire meglio il piano di indagine ed offrire uno strumentario utile ad una ricerca di questo tipo. In particolare, verrà evidenziata la necessità di una distinzione tra piano empirico e normativo, tra finalità giuspolitiche e tecnica, nonché tra piano concettuale tipologico e normativistico, evidenziando in tal modo anche l’intrinseca relatività dei concetti giuridici e delle costruzioni dogmatiche. In tal modo, la tesi si propone di assumere una lettura maggiormente relativistica, ma in tal modo anche più analitica, della problematica impostata.