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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09102025-174725


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LABELLA, CHIARA
URN
etd-09102025-174725
Titolo
Latona e i contadini della Licia: la fortuna del mito ovidiano nella produzione artistica tra Trecento e Seicento
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • contadini
  • Latona
  • Licia
  • Metamorfosi
  • Ovidio
Data inizio appello
03/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/10/2065
Riassunto
Il seguente elaborato di tesi si propone di indagare da un punto di vista iconografico la fortuna del mito ovidiano relativo alla vicenda di Latona e i contadini della Licia all’interno della produzione artistica a cavallo tra Trecento e Seicento. Il mito, riportato nel VI libro delle Metamorfosi, narra di come la dea Latona, dopo aver partorito sulla misteriosa Isola di Delo i gemelli divini Apollo e Artemide concepiti a seguito di una relazione con Zeus, e dopo aver vagato per tutta la Grecia a causa della gelosia di Era, approdasse sulle coste dell’Asia minore. Giunta così in Licia, stanca per il molto vagare, la dea si dirige presso una pozza d’acqua nei cui pressi si trovavano dei contadini intenti nei lavori agricoli. Nonostante la richiesta accorata di Latona di poter bere almeno un sorso d’acqua, i contadini le rifiutano l’ospitalità procedendo per di più ad intorbidare la superficie dello stagno. A questo punto la dea, furiosa per il trattamento subito, decide di vendicarsi trasformandoli in rane. All’interno del seguente scritto, che presenta un carattere per lo più compilativo, verranno proposte tuttavia delle osservazioni inedite di carattere iconografico circa le opere portate ad esempio (databili tra il XIV secolo e il XVII secolo) al fine di indagare se vi siano stati dei mutamenti o se la raffigurazione del mito si sia mantenuta sostanzialmente invariata nel corso dei secoli. Nello specifico sono state individuate in linea di massima tre tipologie differenti di iconografia: la prima, caratterizzata dalla presenza della dea Latona assieme ai figli, ovvero i gemelli Apollo e Artemide; la seconda, in cui è presente solo Latona; la terza, in cui assieme alla figura di Latona e i figli è presente anche la figura di Zeus, il quale assolverebbe in tal modo alla mera funzione di esaudire la preghiera di Latona di trasformare i contadini lici in rane al fine di punirli. In tutti e tre i casi sono presenti i contadini, talvolta raffigurati con sembianze ancora umane, altre a trasformazione già effettuata, altre ancora nel divenire della metamorfosi, presentando in tal modo parti del corpo al contempo umane e ferine.
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