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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09092025-094151


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FORTUNA, EMANUELA
URN
etd-09092025-094151
Titolo
Per un'edizione critica digitale del Codice degli abbozzi di Petrarca (Vat. lat. 3196)
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
INFORMATICA UMANISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa Cerullo, Speranza
Parole chiave
  • Codice degli abbozzi
  • Digitale
  • Edizione
  • Petrarca
  • Vat lat 3196
Data inizio appello
03/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/10/2065
Riassunto
La presente tesi di laurea si colloca all’incrocio tra gli studi petrarcheschi e il campo delle Digital Humanities, con l’obiettivo di realizzare un’edizione digitale documentaria di una selezione di componimenti dal Codice degli abbozzi di Francesco Petrarca (Vat. lat. 3196). Il manoscritto, di natura composita, è costituito da 20 carte autografe vergate in diversi momenti della vita dell’autore, dai primi anni giovanili (1336-1338) fino al 1374, ultimo anno della sua esistenza. In esso sono conservate cinque canzoni (sei, considerando le due redazioni di RVF 268), un’unica ballata e venti sonetti. La varietà delle scritture, le cancellature, le aggiunte e le annotazioni marginali ne fanno un laboratorio testuale privilegiato, capace di restituire la stratificazione del lavoro poetico di Petrarca. L’edizione digitale si fonda sul principio della “fonte unica”, ovvero la centralizzazione in un’unica risorsa strutturata di tutte le informazioni relative al testo. Tale approccio consente di generare diverse tipologie di pubblicazione e supera la concezione tradizionale dell’edizione come prodotto finale, configurandola piuttosto come sistema informativo dinamico. In questo quadro, le molteplici dimensioni del testo – materiali, visive, linguistiche e semantiche – sono rappresentate in modo integrato, così da valorizzare la complessità stratificata del codice. Il progetto prende avvio dalla costruzione di una tavola dei contenuti di ordine visivo e paleografico, utile a rendere evidente la struttura del manoscritto, la disposizione dei testi e la funzione delle annotazioni. È stato scelto di rappresentare la varietà grafica e impaginativa delle carte – dai sonetti distribuiti in due colonne alle canzoni e ballate con layout più irregolari – non mediante una riproduzione statica, ma attraverso un sistema interattivo che consente di collegare trascrizione e facsimile digitale. La trascrizione è stata realizzata in forma diplomatica e codificata secondo le linee guida TEI P5, con particolare attenzione alla resa delle caratteristiche grafiche medievali (varianti ortografiche, abbreviazioni, segni diacritici). L’adozione di strumenti come MUFI (Medieval Unicode Font Initiative) ha permesso di rappresentare fedelmente i segni del manoscritto, lasciando tuttavia all’utente la possibilità di scegliere una visualizzazione modernizzata. Si è anche sperimentata la creazione di caratteri aggiuntivi non codificato in Unicode e in Mufi atti a rappresentare la grafia di Petrarca. La complessità della codifica è stata affrontata anche attraverso lo stand-off markup, che ha consentito di separare dati paleografici, interpretativi e postille, garantendo la coesistenza di più livelli informativi senza forzare la gerarchia XML. Un aspetto centrale del lavoro riguarda la ricostruzione della cronologia interna al codice, in particolare per quanto concerne il Canzoniere. Le postille latine che accompagnano i testi poetici documentano le diverse fasi del lavoro petrarchesco, tra scrittura, correzione e riscrittura, dal 1336 al 1374. Nell’edizione digitale esse sono state trascritte, tradotte e rese accessibili. Infine, per la pubblicazione dell’edizione è stato adottato TEI Publisher, piattaforma open source che permette di sviluppare interfacce dinamiche e conformi agli standard internazionali. La scelta ha garantito un ambiente flessibile, capace di valorizzare i dati testuali e metatestuali raccolti, e di offrire uno strumento di consultazione aperto, interattivo e scientificamente solido. Sono stati utilizzati fogli di stile in ODD, web component, html, css e javascript.

This thesis is situated at the intersection of Petrarchan studies and the field of Digital Humanities, with the aim of producing a digital documentary edition of a selection of works from Francesco Petrarca’s Codex of Drafts (Codice degli abbozzi, Vat. lat. 3196). The manuscript, composite in nature, consists of 20 autograph leaves written at different stages of the author’s life, ranging from his early years (1336–1338) to 1374, the final year of his existence. It preserves five canzoni (six, if one considers the two versions of RVF 268), a single ballata, and twenty sonnets. The variety of handwriting, erasures, additions, and marginal annotations makes the manuscript a privileged textual workshop, capable of revealing the stratification of Petrarch’s poetic process.

The digital edition is based on the principle of the “single source,” that is, the centralization of all information relating to the text within a single structured resource. This approach enables the generation of different types of publication and overcomes the traditional conception of the edition as a final product, reframing it instead as a dynamic information system. Within this framework, the multiple dimensions of the text—material, visual, linguistic, and semantic—are represented in an integrated manner, thereby highlighting the complex stratification of the codex.

The project begins with the construction of a visual and paleographic table of contents designed to make the manuscript’s structure, text arrangement, and annotations more evident. Rather than reproducing the diverse graphic layouts of the leaves in a static way—from the sonnets arranged in two columns to the canzoni and ballate with more irregular structures—the edition employs an interactive system that links the transcription to the digital facsimile.

The transcription was carried out in diplomatic form and encoded according to TEI P5 guidelines, with particular attention to the rendering of medieval graphic features (orthographic variants, abbreviations, diacritical marks). The use of tools such as MUFI (Medieval Unicode Font Initiative) made it possible to faithfully represent the manuscript’s signs, while still giving users the option of a modernized display. Additional characters not included in Unicode or MUFI were also created in order to represent Petrarch’s specific handwriting. The complexity of encoding was further addressed through stand-off markup, which allowed the separation of paleographic, interpretative, and marginal annotation data, ensuring the coexistence of multiple informational layers without forcing XML hierarchy.

A central aspect of this work concerns the reconstruction of the internal chronology of the codex, particularly with regard to the Canzoniere. The Latin marginalia accompanying the poetic texts document different stages of Petrarch’s work—writing, correction, and rewriting—from 1336 to 1374. In the digital edition, these annotations were transcribed, translated, and made accessible.

Finally, the edition has been published using TEI Publisher, an open-source platform that enables the development of dynamic interfaces in compliance with international standards. This choice ensured a flexible environment capable of enhancing both textual and metatextual data, while offering an open, interactive, and scientifically reliable consultation tool. Stylesheets in ODD, web components, HTML, CSS, and JavaScript were also employed.
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