Tesi etd-09092024-094432 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAPPAGLI, GRETA
URN
etd-09092024-094432
Titolo
Anoressia nervosa e pasti assistiti: il counseling psicologico alla famiglia e al paziente
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Gravina, Giovanni
Parole chiave
- anoressia
- disturbi alimentari
- famiglia
- pasto assistito
- terapia
- trattamento
Data inizio appello
26/09/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
I Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DAN) sono patologie psichiatriche che coinvolgono generalmente l’intero organismo della persona che ne soffre sia sul piano psicopatologico che per complicanze medico internistiche, tanto da rientrare tra i disturbi mentali con il maggiore tasso di mortalità (Senatore I., 2013).
L’elevata diffusione dei disturbi del comportamento alimentare soprattutto in età adolescenziale fa sì che il disagio psichico connesso alla condizione patologica coinvolga direttamente non solo la persona che ne è affetta, ma anche le persone che le sono vicine e quindi in primis la famiglia.
Questo elaborato di tesi si concentra sul ruolo dei familiari e sul loro coinvolgimento all’interno del percorso di cura del paziente con DAN.
Le dinamiche familiari rivestono un ruolo importante sia nell’eziologia multifattoriale che nel percorso di cura del disturbo alimentare. I modelli teorici di riferimento, relativi al coinvolgimento dei familiari nella cura dei DAN, includono in particolar modo la Terapia Familiare, la Terapia Basata sulla Famiglia (FBT) e il New Maudsley Model. Le indicazioni derivanti da questi modelli, applicate nella pratica clinica, includono supporto psicologico ai familiari, attività di gruppo con i genitori, pasti assistiti individuali e domiciliari con la famiglia. Nell’elaborato, in particolare, viene presentato il lavoro sperimentale condotto su un campione composto da 7 familiari di pazienti con DAN in cura presso il Centro della Casa di Cura San Rossore. L’efficacia del trattamento è stata valutata attraverso la somministrazione della Parent versus Anorexia Scale (PVA) all’inizio e al termine del percorso di training psicoeducativo strutturato in 7 incontri rivolto ai genitori dei pazienti in cura. L’esperienza descritta di gruppo Maudsley ha permesso ai familiari una maggiore conoscenza e consapevolezza dei meccanismi sottostanti al disturbo. I dati riportati mostrano infatti un migliore coinvolgimento dei genitori nel percorso di cura dopo aver appreso e condiviso all’interno del gruppo nuove strategie di comunicazione e modalità relazionali con il figlio, confermando come in molti casi la famiglia, più che un problema, possa rappresentare una preziosa risorsa su cui far leva in ambito terapeutico (Byrne C. E., Accurso E. C., Arnow K. D., Lock J., Le Grange D., 2015).
Nell’elaborato viene inoltre descritta l’esperienza di pasto assistito, condotta con una delle pazienti in cura, utile per evidenziare, insieme agli aspetti psicopatologici che emergono nel momento del pasto, il lavoro terapeutico sulle dinamiche familiari disfunzionali che fungono da mantenimento del disturbo stesso per le quali è necessario l’intervento integrato da parte dei curanti.
Infine in Appendice è riportato l’opuscolo psicoeducativo, realizzato “ad hoc” e fornito ai genitori a conclusione dell’attività di gruppo, in cui sono sinteticamente riportati, con un linguaggio facilmente comprensibile e accessibile, i principali aspetti discussi e le strategie di comportamento trattate durante gli incontri di training.
L’elevata diffusione dei disturbi del comportamento alimentare soprattutto in età adolescenziale fa sì che il disagio psichico connesso alla condizione patologica coinvolga direttamente non solo la persona che ne è affetta, ma anche le persone che le sono vicine e quindi in primis la famiglia.
Questo elaborato di tesi si concentra sul ruolo dei familiari e sul loro coinvolgimento all’interno del percorso di cura del paziente con DAN.
Le dinamiche familiari rivestono un ruolo importante sia nell’eziologia multifattoriale che nel percorso di cura del disturbo alimentare. I modelli teorici di riferimento, relativi al coinvolgimento dei familiari nella cura dei DAN, includono in particolar modo la Terapia Familiare, la Terapia Basata sulla Famiglia (FBT) e il New Maudsley Model. Le indicazioni derivanti da questi modelli, applicate nella pratica clinica, includono supporto psicologico ai familiari, attività di gruppo con i genitori, pasti assistiti individuali e domiciliari con la famiglia. Nell’elaborato, in particolare, viene presentato il lavoro sperimentale condotto su un campione composto da 7 familiari di pazienti con DAN in cura presso il Centro della Casa di Cura San Rossore. L’efficacia del trattamento è stata valutata attraverso la somministrazione della Parent versus Anorexia Scale (PVA) all’inizio e al termine del percorso di training psicoeducativo strutturato in 7 incontri rivolto ai genitori dei pazienti in cura. L’esperienza descritta di gruppo Maudsley ha permesso ai familiari una maggiore conoscenza e consapevolezza dei meccanismi sottostanti al disturbo. I dati riportati mostrano infatti un migliore coinvolgimento dei genitori nel percorso di cura dopo aver appreso e condiviso all’interno del gruppo nuove strategie di comunicazione e modalità relazionali con il figlio, confermando come in molti casi la famiglia, più che un problema, possa rappresentare una preziosa risorsa su cui far leva in ambito terapeutico (Byrne C. E., Accurso E. C., Arnow K. D., Lock J., Le Grange D., 2015).
Nell’elaborato viene inoltre descritta l’esperienza di pasto assistito, condotta con una delle pazienti in cura, utile per evidenziare, insieme agli aspetti psicopatologici che emergono nel momento del pasto, il lavoro terapeutico sulle dinamiche familiari disfunzionali che fungono da mantenimento del disturbo stesso per le quali è necessario l’intervento integrato da parte dei curanti.
Infine in Appendice è riportato l’opuscolo psicoeducativo, realizzato “ad hoc” e fornito ai genitori a conclusione dell’attività di gruppo, in cui sono sinteticamente riportati, con un linguaggio facilmente comprensibile e accessibile, i principali aspetti discussi e le strategie di comportamento trattate durante gli incontri di training.
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