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Olympe de Gouges, conosciuta principalmente per la “Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina”, composta nel 1791 e dedicata alla regina, è protagonista degli eventi politici, sociali e teatrali della Rivoluzione francese. Oltre alla scrittura e pubblicazione di svariati pamphlet politici, riguardanti temi sociali come l’abolizione della schiavitù, i diritti della donna, i diritti dei figli illegittimi, il diritto al divorzio, scrive, pubblica e mette in scena diverse opere teatrali che accendono il dibattito politico contemporaneo. Tra di esse la più famosa è “La schiavitù dei Neri o il naufragio sfortunato” andata in scena il 28 dicembre del 1789 al Théâtre de la Nation, l’ex Comédie-Français. La sua importante produzione teatrale è stata ostacolata dai pregiudizi legati al suo sesso e dalle tematiche che i suoi testi mettevano in discussione, tematiche che erano capaci di accedere rivolte nelle sale. La sua vita terminerà sulla ghigliottina, nel 1793, tre mesi dopo la morte di Maria Antonietta, per aver scritto e diffuso un manifesto di ispirazione federalista, dal titolo “Le Tre urne o la salvezza della patria”. I suoi dieci testi teatrali giunti fino a noi rappresentano uno spaccato della società francese rivoluzionaria. Inoltre la loro vicenda editoriale, così come i conflitti che hanno portato alla loro messa in scena o al loro bando dalle scene teatrali, ci permette di comprendere i complicati rapporti tra una drammaturga e le compagnie dei teatri ufficiali.