Tesi etd-09082025-164728 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERTI, MARTINA
URN
etd-09082025-164728
Titolo
Analisi comparativa della staminalità e della plasticità metabolica in linee cellulari di carcinoma mammario: confronto tra istotipi luminale e triplo negativo
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof. Scatena, Cristian
Parole chiave
- cellule staminali tumorali (CSC)
- citometria a flusso (FACS)
- eterogeneità tumorale
- plasticità metabolica
- staminalità nel carcinoma mammario
Data inizio appello
20/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/10/2095
Riassunto
Il carcinoma mammario è una patologia eterogenea, costituita da sottotipi molecolari con peculiari caratteristiche clinico-patologiche. Tra i principali fattori responsabili di tale variabilità figurano le cellule staminali tumorali (CSC), una sottopopolazione capace di autorinnovamento, differenziamento e quiescenza, coinvolta nella progressione e nell’aggressività tumorali.
L’obiettivo di questo studio è confrontare due linee cellulari di carcinoma mammario, rappresentanti i sottotipi luminale A (cellule MCF-7) e triplo negativo (TNBC, cellule MDA-MB-231), al fine di indagare il profilo di staminalità e lo stato metabolico in vitro.
Le principali tecniche utilizzate sono state la citofluorimetria e il cell sorting (FACS), volte a caratterizzare le CSC in base all’espressione di CD44/CD24. L’assetto metabolico è stato analizzato misurando i livelli intracellulari di ATP al fine di isolare sottopopolazioni ATP-low e ATP-high. Sono stati inoltre eseguiti due saggi funzionali, il colony assay per valutare il potenziale clonogenico, e il saggio di formazione di sferoidi, per analizzare le proprietà tumorigeniche e di autorinnovamento delle CSC.
Il modello in vitro di TNBC presenta una maggiore presenza di cellule staminali tumorali (CSC, CD44⁺/CD24⁻) rispetto al modello luminale. Tuttavia, nel carcinoma mammario luminale le CSC mostrano una maggiore capacità clonogenica e di formare mammosfere. Il profilo metabolico rivela che il modello luminale ha una plasticità energetica limitata e non è influenzato dallo stato energetico, mentre nel TNBC il contenuto di CSC è condizionato dall’assetto energetico, senza però mostrare differenze funzionali significative rispetto alle cellule basali.
Lo studio fornisce nuove prospettive sull’interazione tra stato metabolico e proprietà staminali del carcinoma mammario, evidenziandone la complessità. Per validare tale correlazione in un contesto clinico, sarà fondamentale approfondire l’analisi del profilo di staminalità nei tumori primari e nelle metastasi derivati da pazienti.
L’obiettivo di questo studio è confrontare due linee cellulari di carcinoma mammario, rappresentanti i sottotipi luminale A (cellule MCF-7) e triplo negativo (TNBC, cellule MDA-MB-231), al fine di indagare il profilo di staminalità e lo stato metabolico in vitro.
Le principali tecniche utilizzate sono state la citofluorimetria e il cell sorting (FACS), volte a caratterizzare le CSC in base all’espressione di CD44/CD24. L’assetto metabolico è stato analizzato misurando i livelli intracellulari di ATP al fine di isolare sottopopolazioni ATP-low e ATP-high. Sono stati inoltre eseguiti due saggi funzionali, il colony assay per valutare il potenziale clonogenico, e il saggio di formazione di sferoidi, per analizzare le proprietà tumorigeniche e di autorinnovamento delle CSC.
Il modello in vitro di TNBC presenta una maggiore presenza di cellule staminali tumorali (CSC, CD44⁺/CD24⁻) rispetto al modello luminale. Tuttavia, nel carcinoma mammario luminale le CSC mostrano una maggiore capacità clonogenica e di formare mammosfere. Il profilo metabolico rivela che il modello luminale ha una plasticità energetica limitata e non è influenzato dallo stato energetico, mentre nel TNBC il contenuto di CSC è condizionato dall’assetto energetico, senza però mostrare differenze funzionali significative rispetto alle cellule basali.
Lo studio fornisce nuove prospettive sull’interazione tra stato metabolico e proprietà staminali del carcinoma mammario, evidenziandone la complessità. Per validare tale correlazione in un contesto clinico, sarà fondamentale approfondire l’analisi del profilo di staminalità nei tumori primari e nelle metastasi derivati da pazienti.
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