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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09062025-183346


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
POLICARO, VINCENZO
URN
etd-09062025-183346
Titolo
Polmonite organizzativa criptogenetica: analisi retrospettiva monocentrica real-life della gestione terapeutica e delle recidive.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Carrozzi, Laura
correlatore Dott. Chimera, Davide
correlatore Dott. De Simone, Davide
Parole chiave
  • clinical outcome
  • clinical response
  • corticosteroid therapy
  • Cryptogenic Organizing Pneumonia (COP)
  • Interstitial lung diseases
  • maintenance therapy
  • outcome clinico
  • pneumopatie interstiziali
  • Polmonite organizzativa criptogenetica
  • predittori di recidiva
  • Real-life retrospective study
  • recidive
  • relapse predictors
  • relapses
  • risposta clinica
  • studio retrospettivo real-life
  • terapia corticosteroidea
  • terapia di mantenimento
Data inizio appello
23/09/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/09/2028
Riassunto
La Polmonite Organizzativa Criptogenetica (COP) è una rara pneumopatia interstiziale idiopatica caratterizzata da “tappi” di tessuto di granulazione che occludono gli spazi alveolari e bronchiolari, con architettura polmonare conservata e ottima responsività a terapia con corticosteroidi. La diagnosi si basa sull’integrazione multidisciplinare di dati clinici, radiologici e, quando necessario, istopatologici. La Tomografia Computerizzata ad Alta Risoluzione (HRCT) mostra tipicamente consolidamenti multifocali migranti, talvolta con segni radiologici strettamente associati alla patologia quali “reversed halo sign” (“segno dell’atollo inverso”)
La terapia di prima linea è rappresentata dai glucocorticoidi sistemici, generalmente prednisone, al dosaggio di 0,5–1 mg/kg/die con décalage graduale in 6–12 mesi. La percentuale di risoluzione clinico-radiologica è elevata, ma la letteratura riporta recidive nel 30–40% dei casi, spesso in relazione a sospensione precoce della terapia. I macrolidi (come ad es. la claritromicina), soprattutto in monoterapia, si sono dimostrati una valida alternativa nelle forme lievi, con minor tasso di recidiva ma risposta terapeutica più lenta.
Questo studio retrospettivo monocentrico ha incluso 35 pazienti seguiti presso la U.O. Pneumologia dell’AOUP tra il 2009 e il 2025. La diagnosi di COP è stata eseguita in maniera clinico-radiologica nell’85,7% dei casi, istologica nel 14,3%. Il gruppo in studio presentava età media di 66 anni, distribuzione di genere pressoché paritaria e alta prevalenza di ex fumatori. La maggioranza dei pazienti ha ricevuto monoterapia steroidea, con dose iniziale media vicina a 0,5 mg/kg. Le recidive sono state documentate in una quota significativa dei pazienti (60%), con tempo mediano alla ricaduta di circa 10 mesi.
I nostri dati confermano l’elevata efficacia della terapia corticosteroidea ma anche la necessità di strategie terapeutiche personalizzate e follow-up serrato per ridurre il rischio di ricadute, in particolare nei pazienti con plurime morbidità e storia di abitudine tabagica. L’identificazione precoce di fenotipi a maggior rischio (febbre, PCR elevata, DLCO ridotta, reperti fibrotici HRCT) può migliorare la gestione clinica e la prognosi a lungo termine.
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