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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09052012-160229


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LANFREDINI, NORA
URN
etd-09052012-160229
Titolo
La paziente con carcinoma ovarico con malattia residua microscopica al second look: analisi del pattern della recidiva ed outcome clinico
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Gadducci, Angiolo
Parole chiave
  • carcinoma ovarico
  • chemioterapia
  • second look
  • sopravvivenza
Data inizio appello
25/09/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/09/2052
Riassunto
Il carcinoma ovarico è il sesto più comune tumore femminile a livello mondiale, ma rappresenta la più comune causa di morte per neoplasia ginecologica nei paesi industrializzati. La strategia terapeutica standard del carcinoma ovarico prevede la chirurgia citoriduttiva primaria, seguita da terapia medica a base di carboplatino e taxolo. Recenti studi clinici randomizzati di fase III hanno riportato promettenti risultati con l’aggiunta di bevacizumab alla chemioterapia standard.
Scopo di questa tesi è stato quello di analizzare il pattern della recidiva e la sopravvivenza in una serie di 95 pazienti con carcinoma ovarico avanzato con residuo microscopico al second-look dopo chirurgia citoriduttiva primaria e chemioterapia di prima linea a base di platino.
La malattia residua dopo la chirurgia di prima istanza era >1 cm in 58 (61,1%) pazienti, la chemioterapia di prima linea è stata a base di platino e taxolo in 70 (73,7%) casi. È stata ritrovata malattia residua microscopica in 79 (83,2%) pazienti, mentre è stata effettuata una conversione a risposta completa in 16 (16,8%). Novantadue (96,8%) pazienti hanno ricevuto una chemioterapia di consolidamento. Nove pazienti sono ancora vive senza evidenza clinica di malattia dopo un periodo mediano di 37 mesi (range, 9 - 114 mesi) dal second-look, 5 donne sono morte per patologia intercorrente senza evidenza clinica di malattia dopo un periodo mediano di 29 mesi (range, 2 - 84 mesi) e 81 (85,2%) pazienti hanno sviluppato una recidiva dopo un tempo mediano di 14 mesi (range, 4 - 51 mesi).
L'addome (29,6%) e la pelvi (28,3%) sono stati i siti principali di recidiva.
La sopravvivenza dopo il second-look a 2 e 5 anni è stata rispettivamente del 78,1% e del 31,0%. Le caratteristiche cliniche e patologiche con rilevanza prognostica alla presentazione (età, tipo istologico e grado tumorale), il regime di chemioterapia di prima linea ed il trattamento dopo il second-look, non sono correlati con l’outcome clinico di queste pazienti.
L’analisi ha mostrato che c’è un trend di migliore sopravvivenza nelle pezienti con citoriduzione primaria ottimale (residuo macroscopico ≤1 cm) e malattia residua microscopica alla rivalutazione chirurgica (sopravvivenza a 5 anni: 42,7% versus 23,4%). Non c’è stata un differenza significativa in termini di sopravvivenza tra “converted complete responders” e pazienti con malattia residua microscopica “vera”.
Ciò conferma l’insoddisfacente outcome clinico delle pazienti con malattia residua microscopica dopo la chemioterapia di prima linea ed il limitato beneficio che deriva dalla rivalutazione tramite second-look.

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