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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09042025-174815


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
DI FILIPPO, MATTEO MARIO FRANCESCO
URN
etd-09042025-174815
Titolo
Profilo cardio-metabolico e implicazioni cliniche dei paragangliomi non secernenti: evidenze da uno studio osservazionale monocentrico.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Taddei, Stefano
Parole chiave
  • disfunzione diastolica
  • malattia renale cronica
  • Paraganglioma non secernente
  • rischio cardiovascolare
  • SDH
Data inizio appello
23/09/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
I paragangliomi non secernenti, pur privi di ipersecrezione catecolaminergica, possono associarsi a un profilo cardiovascolare e metabolico sfavorevole. In questa casistica monocentrica abbiamo analizzato 24 pazienti con storia attuale o pregressa di PGL non secernente, seguiti in un centro specialistico con protocollo omogeneo. Per ciascun soggetto sono stati raccolti dati anagrafici e genetici, profilo clinico e pressorio, terapie, eventi cardiovascolari, biochimica metabolica (glicemia, HbA1c, assetto lipidico, uricemia) e renale (creatininemia, eGFR su formula CKD-EPI, rapporto albumina/creatinina, microalbuminuria). La valutazione del danno cardiaco ha previsto ECG ed ecocolordoppler basale. Sono stati esclusi dall’arruolamento i pazienti con paragangliomi secernenti tramite il dosaggio delle metanefrine/normetanefrine urinarie/24h e Cromogranina A; Il work up diagnostico ha compreso metodiche radiologiche e di medicina nucleare.
L’età media era 59,3 anni, con età alla diagnosi di 44,7 anni. Il 62,5% dei soggetti testati era portatore di mutazioni germinali, prevalentemente a carico del complesso SDH. Clinicamente, il 41,7% presentava ipertensione arteriosa con valori medi di pressione pari a: pressione sistolica (PAS) 134,4 ± 16,2 mmHg e pressione diastolica (PAD) 80,3 ± 10,6 mmHg; la frequenza cardiaca media era 68,5 bpm, mentre fibrillazione atriale era presente nell’8,3% del campione.
La funzione renale mostrava valori medi di creatinina di 0,94±0,28 mg/dL (range 0,68–1,97 mg/dL), con, ed eGFR media di 83,7±17,8 mL/min/1,73 m² (41,6–104,3 mL/min/1,73 m²). Il 29,2% dei pazienti sono risultati classificabili come CKD.
L’assetto metabolico evidenziava glicemia media 84,3±15,4 mg/dL ed HbA1c media 40,4±7,4 mmol/mol; dislipidemia era presente nel 45% dei casi, con colesterolo totale medio 183±32,9 mg/dL, HDL medio 54,4±17,6 mg/dL, LDL medio 103,5±23,9 mg/dL e trigliceridi medi 139,7±108,6 mg/dL. L’uricemia aveva valori medi di 5,7±1,9 mg/dL.
All’ecocardiogramma la frazione di eiezione era conservata nella maggioranza, ma un sottogruppo mostrava rimodellamento e disfunzione diastolica lieve-moderata.
Nel complesso, pur in assenza di ipersecrezione catecolaminergica, i PGL non secernenti si associano a un rischio cardio-metabolico concreto. I risultati supportano un follow-up multidisciplinare che integri sorveglianza oncologica e gestione rigorosa dei fattori di rischio (pressione, lipidi, glicemia, funzione renale).
File