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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09042025-163009


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SARTINI, FEDERICO
URN
etd-09042025-163009
Titolo
Fintech e finanza sostenibile: il ruolo delle piattaforme digitali nel promuovere l’inclusione ESG nei prodotti bancari e di investimento
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
BANCA, FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof.ssa Birindelli, Giuliana
Parole chiave
  • Environmental Social and Governance (ESG)
  • finanza sostenibile
  • piattaforme Fintech
Data inizio appello
16/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/10/2028
Riassunto
La tesi affronta il tema del ruolo delle piattaforme FinTech nello sviluppo della finanza sostenibile, concentrandosi sull’integrazione dei criteri ESG (Environmental, Social and Governance) nei processi di investimento. Negli ultimi anni, la sostenibilità ha assunto un ruolo centrale nei mercati finanziari, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con la crescente attenzione verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile. La diffusione della finanza sostenibile è legata a fattori regolamentari, di mercato e tecnologici. Da un lato, le normative europee come la Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), la Tassonomia UE e la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) hanno reso obbligatoria una maggiore trasparenza e coerenza nelle pratiche di sostenibilità. Dall’altro lato, gli investitori e i consumatori sono sempre più sensibili ai temi ambientali e sociali, richiedendo strumenti che garantiscano un’integrazione effettiva dei criteri ESG nelle decisioni finanziarie.
Il lavoro si sviluppa a partire dall’analisi storica e concettuale della finanza sostenibile. L’evoluzione è ricostruita dal SRI (Socially Responsible Investing) degli anni Settanta fino all’attuale fase in cui i criteri ESG sono integrati nei processi di valutazione del rischio e delle performance. Si evidenzia come, da approcci inizialmente basati sull’esclusione di settori controversi, si sia passati a strategie più articolate come l’integrazione ESG, l’impact investing e l’engagement attivo. La finanza sostenibile non è più solo un’opzione etica, ma un approccio considerato necessario per garantire stabilità e resilienza nel lungo termine. In questo contesto, il FinTech emerge come un catalizzatore di cambiamento. Le piattaforme digitali consentono infatti di superare barriere di costo e di accesso, rendendo disponibili dati ESG in modo più trasparente e immediato.
Il secondo capitolo approfondisce il legame tra FinTech e sostenibilità. Il settore FinTech ha conosciuto una crescita esplosiva, favorita dalla digitalizzazione dei servizi finanziari, dall’uso di tecnologie come blockchain, big data e intelligenza artificiale, e dall’ingresso di nuovi attori non tradizionali. I vantaggi principali risiedono nella capacità di raccogliere, elaborare e distribuire grandi quantità di dati, riducendo asimmetrie informative e facilitando decisioni di investimento più consapevoli. Nel contesto ESG, queste tecnologie aiutano a misurare parametri ambientali e sociali complessi, a monitorare le performance in tempo reale e a garantire maggiore accountability. Si distingue tra piattaforme rivolte a investitori retail, che puntano a democratizzare l’accesso agli investimenti sostenibili, e piattaforme destinate a investitori istituzionali, le quali offrono strumenti sofisticati per integrare la sostenibilità nei portafogli su larga scala. Le prime riducono costi e complessità, favorendo una partecipazione diffusa; le seconde contribuiscono a migliorare la qualità delle strategie di investimento e a garantire la conformità con i requisiti normativi.
Un aspetto centrale è la risposta delle istituzioni europee. La tassonomia UE definisce criteri chiari per classificare le attività economiche sostenibili, mentre la SFDR impone obblighi di trasparenza sulle politiche ESG adottate dai gestori. La CSRD estende ulteriormente il perimetro della rendicontazione, coinvolgendo un numero crescente di imprese. Questo quadro normativo stimola la domanda di soluzioni digitali in grado di semplificare l’adeguamento e di offrire dati affidabili e verificabili. Il FinTech assume quindi un ruolo abilitante, poiché consente agli operatori finanziari di raccogliere, validare e presentare informazioni ESG in modo standardizzato, riducendo costi di compliance e aumentando l’efficienza.
Il terzo capitolo della tesi si concentra sul caso di studio di SimCorp e sullo sviluppo della piattaforma SimCorp ESG Book of Record (EBOR). SimCorp è un fornitore leader di soluzioni software per l’asset management, con una forte presenza nei mercati internazionali e un impegno crescente verso la sostenibilità. L’EBOR nasce come strumento in grado di integrare dati ESG nei sistemi di gestione degli investimenti in modo trasparente e scalabile. La piattaforma consente di raccogliere informazioni provenienti da diversi provider, armonizzarle e renderle disponibili agli analisti e ai gestori in tempo reale. In questo modo, si affronta uno dei problemi principali della finanza sostenibile: la frammentazione e l’eterogeneità dei dati ESG, che spesso presentano scarsa comparabilità. Attraverso l’EBOR, gli investitori possono effettuare analisi più accurate, ridurre i rischi di greenwashing e dimostrare la conformità alle normative europee.
Il caso SimCorp dimostra come l’innovazione digitale possa tradursi in un vantaggio competitivo. Le soluzioni offerte non solo migliorano la gestione dei dati ESG, ma permettono anche di ottimizzare le strategie di investimento in chiave sostenibile. L’adozione dell’EBOR da parte di asset manager e istituzioni finanziarie conferma l’interesse crescente verso strumenti in grado di integrare ESG in modo nativo nei processi operativi. Inoltre, la collaborazione con partner e clienti ha consentito a SimCorp di affinare la piattaforma, adattandola alle esigenze di mercati diversi e garantendo un’elevata flessibilità. Questo approccio collaborativo riflette la natura stessa della sostenibilità, che richiede la cooperazione di più attori per generare valore condiviso.
Dal punto di vista accademico e pratico, la tesi evidenzia come la convergenza tra FinTech e sostenibilità rappresenti una delle sfide più rilevanti per il futuro dei mercati finanziari. Le piattaforme digitali contribuiscono a migliorare la trasparenza, a favorire l’inclusione finanziaria e a rafforzare l’integrazione dei criteri ESG nelle decisioni di investimento. Tuttavia, restano alcune criticità da affrontare. Tra queste, la necessità di garantire la qualità e la comparabilità dei dati ESG, la gestione dei rischi legati alla cybersecurity e la definizione di standard globali condivisi. Inoltre, occorre considerare che la digitalizzazione non elimina del tutto i rischi di greenwashing, poiché la misurazione della sostenibilità rimane in parte soggettiva e dipendente dai criteri adottati dai singoli provider.
In conclusione, il lavoro sottolinea come la finanza sostenibile non possa prescindere dal supporto delle tecnologie digitali. Il FinTech, grazie alla sua capacità di innovare processi e modelli di business, costituisce un alleato strategico per promuovere una transizione equa e trasparente verso un’economia sostenibile. Le piattaforme come quella di SimCorp rappresentano esempi concreti di come sia possibile conciliare esigenze normative, interessi degli investitori e obiettivi di sostenibilità. L’analisi condotta dimostra che l’integrazione tra FinTech e ESG non è solo una prospettiva futura, ma una realtà già in atto che ridefinisce il modo in cui si concepiscono e si gestiscono gli investimenti. La sfida per i prossimi anni sarà consolidare questi strumenti, ampliarne la diffusione e garantire che contribuiscano effettivamente a una crescita economica sostenibile e inclusiva.

The thesis explores the role of FinTech platforms in the development of sustainable finance, focusing on the integration of ESG (Environmental, Social and Governance) criteria into investment processes. In recent years, sustainability has taken center stage in financial markets, in line with the United Nations’ 2030 Agenda and the growing attention towards the Sustainable Development Goals. The spread of sustainable finance is linked to regulatory, market, and technological factors. On the one hand, European regulations such as the Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), the EU Taxonomy, and the Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) have made greater transparency and consistency in sustainability practices mandatory. On the other hand, investors and consumers are increasingly sensitive to environmental and social issues, demanding tools that ensure effective integration of ESG criteria into financial decision-making.
The work begins with a historical and conceptual analysis of sustainable finance. Its evolution is traced from the socially responsible investing (SRI) of the 1970s to the current phase in which ESG criteria are integrated into risk assessment and performance evaluation. The study highlights how initial approaches, largely based on excluding controversial sectors, have evolved into more articulated strategies such as ESG integration, impact investing, and active engagement. Sustainable finance is no longer just an ethical option, but a necessary approach to ensure long-term stability and resilience. In this context, FinTech emerges as a catalyst of change. Digital platforms allow the removal of barriers related to cost and access, making ESG data available in a more transparent and immediate way.
The second chapter examines the link between FinTech and sustainability. The FinTech sector has grown rapidly, fueled by the digitalization of financial services, the use of technologies such as blockchain, big data, and artificial intelligence, and the entry of new non-traditional players. The main advantages lie in the ability to collect, process, and distribute large amounts of data, reducing information asymmetries and facilitating more informed investment decisions. In the ESG context, these technologies help measure complex environmental and social parameters, monitor performance in real time, and provide greater accountability. A distinction is made between platforms aimed at retail investors, which seek to democratize access to sustainable investments, and those designed for institutional investors, which provide sophisticated tools for large-scale ESG integration. The former reduce costs and complexity, encouraging broader participation; the latter enhance the quality of investment strategies and ensure compliance with regulatory requirements.
A central aspect is the response of European institutions. The EU Taxonomy defines clear criteria for classifying sustainable economic activities, while the SFDR imposes disclosure obligations on the ESG policies adopted by asset managers. The CSRD further expands the scope of reporting, involving an increasing number of companies. This regulatory framework stimulates demand for digital solutions capable of simplifying compliance and providing reliable, verifiable data. FinTech thus assumes an enabling role, as it allows financial operators to collect, validate, and present ESG information in a standardized way, reducing compliance costs and increasing efficiency.
The third chapter focuses on the case study of SimCorp and the development of the SimCorp ESG Book of Record (EBOR). SimCorp is a leading provider of software solutions for asset management, with a strong presence in international markets and a growing commitment to sustainability. The EBOR was created as a tool capable of integrating ESG data into investment management systems in a transparent and scalable manner. The platform collects information from various providers, harmonizes it, and makes it available to analysts and managers in real time. In doing so, it addresses one of the main problems of sustainable finance: the fragmentation and heterogeneity of ESG data, which often lack comparability. Through the EBOR, investors can perform more accurate analyses, reduce the risk of greenwashing, and demonstrate compliance with European regulations.
The SimCorp case demonstrates how digital innovation can translate into competitive advantage. The solutions offered not only improve ESG data management but also allow the optimization of sustainable investment strategies. The adoption of the EBOR by asset managers and financial institutions confirms the growing interest in tools capable of embedding ESG integration directly into operational processes. Moreover, collaboration with partners and clients has enabled SimCorp to refine the platform, adapting it to the needs of different markets and ensuring high flexibility. This collaborative approach reflects the very nature of sustainability, which requires the cooperation of multiple stakeholders to generate shared value.
From both an academic and practical perspective, the thesis highlights how the convergence of FinTech and sustainability represents one of the most significant challenges for the future of financial markets. Digital platforms contribute to greater transparency, promote financial inclusion, and strengthen the integration of ESG criteria into investment decisions. Nevertheless, some critical issues remain. These include the need to ensure the quality and comparability of ESG data, the management of cybersecurity risks, and the establishment of shared global standards. Furthermore, it must be recognized that digitalization does not completely eliminate the risk of greenwashing, since the measurement of sustainability remains partly subjective and dependent on the criteria adopted by individual providers.
In conclusion, the thesis emphasizes that sustainable finance cannot evolve without the support of digital technologies. FinTech, thanks to its capacity to innovate processes and business models, is a strategic ally in promoting a fair and transparent transition toward a sustainable economy. Platforms such as SimCorp’s represent concrete examples of how regulatory requirements, investor interests, and sustainability goals can be reconciled. The analysis demonstrates that the integration of FinTech and ESG is not merely a future prospect but an ongoing reality that is redefining how investments are conceived and managed. The challenge for the coming years will be to consolidate these tools, expand their dissemination, and ensure that they effectively contribute to sustainable and inclusive economic growth.
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