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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09032025-191307


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
RIZZI, ROCCO
URN
etd-09032025-191307
Titolo
Valutazione di un Approccio Conservativo per la Diagnosi dei Noduli Tiroidei di Grandi Dimensioni (≥4 cm) Basato sull’Integrazione dei Dati Demografici/clinici con l’Ecografia del Collo e l’Agoaspirato con Ago Sottile
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Antonelli, Alessandro
Parole chiave
  • accuratezza diagnostica
  • approccio integrato
  • carcinoma tiroideo
  • citologia
  • cytology
  • diagnostic accuracy
  • ecografia del collo
  • FNAC
  • HRUS; agoaspirato
  • integrated approach
  • large thyroid nodules
  • malignancy
  • malignità
  • neck ultrasound
  • noduli tiroidei di grandi dimensioni
  • rischio
  • risk
  • thryoid carcinoma
Data inizio appello
23/09/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/09/2095
Riassunto
Contesto clinico. I noduli tiroidei di grandi dimensioni (≥4 cm) sono caratterizzati da tassi di incidenza e prevalenza ridotti nella popolazione globale rispetto ai noduli di diametro inferiore. Tali lesioni rappresentano tutt’ora una sfida da un punto di vista clinico, essendo intrinsecamente correlati ad un maggiore rischio di malignità e presentando specifiche criticità diagnostico–terapeutiche rispetto ai noduli di dimensioni minori, fra cui: valutazione ecografica più complessa, ruolo dibattuto dell’agoaspirato tiroideo (FNAC), scelta della tipologia di trattamento.
In questo lavoro è stata esplorata l’efficacia diagnostica per malignità di un approccio integrato che utilizza la valutazione clinica, l’ecografia del collo ad alta risoluzione (HRUS), l’agoaspirato tiroideo (FNAC) e loro combinazione, con l’obiettivo di identificare i casi da sottoporre all’intervento chirurgico, rispetto a quelli che possono essere seguiti nel tempo mediante un follow-up conservativo.

Materiali e metodi. È stato preso in esame un campione di 124 pazienti di cui ciascuno con diagnosi di noduli tiroidei di dimensioni ≥4 cm, consecutivamente sottoposti ad intervento di tiroidectomia. L’esame istologico ha dimostrato la presenza di un carcinoma tiroideo in 33 pazienti, mentre 91 risultavano benigni. Sono stati confrontati: a) i dati demografici, anamnestici e clinici; b) gli esiti degli esami ecografici; c) gli esiti citologici; d) e loro combinazione; con i risultati istologici.

Risultati. Sono state dimostrate statisticamente significative le associazioni fra un aumento del rischio di neoplasia tiroidea e: a) sesso maschile e b) diagnosi di ipotiroidismo (fra i dati demografici–clinici); c) pattern di vascolarizzazione peri– ed intranodulare; d) margini irregolari; e) alone periferico ipoecoico; e f) ipoecogenicità (relativamente ai parametri ecografici ad alto rischio di malignità). La FNAC ha mostrato un’accuratezza diagnostica variabile (TIR 2 92.86% per benignità; per malignità TIR 3A 68.5%, TIR 3B 86%, TIR 4 91.5%, TIR 5 100%).
Inoltre, i risultati indicano che nei noduli >4 cm classificati come TIR 3A e TIR 3B, il rischio di malignità associato si è dimostrato essere superiore rispetto ai noduli di dimensione inferiore, essendo tali lesioni risultate maligne nel 30.56% (rispetto al 10% Italian Cons.) e 57.14% (rispetto a 15-30% Italian Cons.) dei casi rispettivamente, suggerendo una particolare attenzione per questi noduli, nonché un possibile indicazione chirurgica anche in relazione alle caratteristiche clinico-demografiche, ed ecografiche.
La valutazione combinata di citologia e almeno due caratteristiche ecografiche ad alto rischio di malignità ha permesso di identificare come fortemente sospetti di neoplasia – fra i noduli risultati maligni all’esame istologico – 2/2 (100%) noduli TIR 1 e 2/4 (50%) noduli TIR 2.
Conclusioni. Per la gestione dei noduli tiroidei di grandi dimensioni (≥4 cm), è possibile adottare un approccio conservativo. Integrando i dati demografici–clinici, quelli relativi all’ecografia del collo e all’agoaspirato tiroideo – considerando, in particolare, la combinazione delle caratteristiche ecografiche ad alto rischio con i risultati citologici – è possibile identificare le neoplasie tiroidee con livelli di accuratezza diagnostica paragonabili a quelli osservati per noduli di dimensioni inferiori.

Clinical context. Large thyroid nodules (≥4 cm) are characterized by reduced incidence and prevalence rates in the global population compared to nodules of smaller diameter. These lesions still represent a challenge from a clinical point of view, being intrinsically correlated with a higher risk of malignancy and presenting specific diagnostic-therapeutic issues compared to smaller nodules, including: more complex ultrasound evaluation, debated role of thyroid fine-needle aspiration (FNAC), choice of treatment type. In this scenario, the diagnostic efficacy for malignancy of an integrated approach that uses clinical evaluation, high-resolution neck ultrasound (HRUS), thyroid fine-needle aspiration (FNAC) and their combination has been explored, with the aim of identifying cases to be submitted to surgery, compared to those that can be followed over time through conservative approach.

Materials and methods. A sample of 124 patients, each diagnosed with thyroid nodules ≥4 cm in size, consecutively undergoing thyroidectomy, was examined. Histological evaluation showed the presence of thyroid carcinoma in 33 patients, while 91 were benign. The following were compared: a) demographic, anamnestic and clinical data; b) the results of ultrasound examinations; c) cytological outputs; d) and their combination; with the histological results.

Results. Statistically significant associations have been demonstrated between an increased risk of thyroid carcinoma and: a) male sex and b) diagnosis of hypothyroidism (among the demographic-clinical data); c) peri- and intranodular vascularization pattern; d) irregular margins; e) hypoechoic peripheral halo; and f) hypoechogenicity (relative to the ultrasound parameters at high risk of malignancy). FNAC showed variable diagnostic accuracy (TIR 2 92.86% for benignity; for malignancy TIR 3A 68.5%, TIR 3B 86%, TIR 4 91.5%, TIR 5 100%). Furthermore, the results indicate that in nodules >4 cm classified as TIR 3A and TIR 3B, the associated risk of malignancy has been shown to be higher than in smaller nodules, with these lesions being malignant in 30.56% (compared to 10% Italian Cons.) and 57.14% (compared to 15-30% Italian Cons.) of cases respectively, suggesting particular attention for these nodules, as well as a possible surgical indication also in relation to the clinical-demographic and ultrasound characteristics. The combined evaluation of cytology and at least two ultrasound features at high risk of malignancy made it possible to identify as highly suspicious of neoplasia - among the nodules found to be malignant on histological examination - 2/2 (100%) TIR 1 nodules and 2/4 (50%) TIR 2 nodules. Conclusions. For the management of large thyroid nodules (≥4 cm), a conservative approach can be adopted. By integrating the demographic-clinical data, those relating to neck ultrasound and thyroid fine-needle aspiration - considering, in particular, the combination of high-risk ultrasound features with cytological results - it is possible to identify thyroid neoplasms with diagnostic accuracy levels comparable to those observed for smaller nodules.
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