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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09032024-174855


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ROTA, MURIEL
URN
etd-09032024-174855
Titolo
Effetto della Dieta Mediterranea su BMI e composizione corporea: uno studio di intervento pre-post in pazienti pediatrici con eccesso ponderale
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof. Demontis, Gian Carlo Alfredo Giuseppe
correlatore Dott.ssa Randazzo, Emioli
Parole chiave
  • adolescenti
  • adolescents
  • bambini
  • BMI
  • BMI
  • body composition
  • childhood
  • children
  • composizione corporea
  • Dieta Mediterranea
  • Mediterranean Diet
  • obesità
  • obesity
  • overweight
  • sovrappeso
Data inizio appello
02/10/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obesità è una patologia cronica dovuta ad uno squilibrio fra introito calorico e spesa energetica con conseguente accumulo di tessuto adiposo tale da influire negativamente sullo stato di salute aumentando il rischio di insorgenza di numerose patologie. I dati epidemiologici a livello mondiale e nazionale del sovrappeso e dell’obesità infantile mostrano un aumento dell’incidenza preoccupante tanto da definire l’obesità un’epidemia globale (globesity).
Questa patologia è molto complessa ad eziologia multifattoriale e per questo motivo i bambini e adolescenti sovrappeso o obesi hanno un aumentato rischio di essere adulti obesi e hanno anche un incrementato rischio di sviluppare comorbidità associate a molteplici sistemi corporei come quello endocrino, gastrointestinale, polmonare, cardiovascolare e muscolare. Per quanto riguarda la diagnosi della condizione di eccesso ponderale, un’accettabile approssimazione è rappresentata dall’Indice di Massa Corporea (BMI). Il BMI è calcolato come il rapporto tra il peso (espresso in kg) e il quadrato dell’altezza (espressa in metri) (kg/m2) e ad oggi è accettato in ambito pediatrico per la definizione dello stato ponderale. Nel trattamento dell’obesità si raccomanda una modifica sostanziale dello stile di vita (dieta, esercizio fisico, sedentarietà), in grado di raggiungere un equilibrio tra spesa energetica e apporto calorico e ottenere una riduzione graduale, ma progressiva del BMI. È possibile ricorrere alla terapia farmacologica e alla chirurgia bariatrica, ma queste tipologie di intervento terapeutico possono essere attuate solo dopo il fallimento di tutti gli interventi multidisciplinari di modifica dello stile di vita e vanno riservate a bambini ed adolescenti con BMI e con comorbidità obesità-correlate.
L’obiettivo dello studio è quello di osservare l’effetto della Dieta Mediterranea sulla variazione dei parametri antropometrici, quali BMI, massa magra (FFM), massa grassa (FM) e acqua totale corporea (TBW), in pazienti pediatrici con eccesso ponderale.
Lo studio è di tipo prospettico open label ed è stato svolto in parallelo. Durante il trattamento è stata somministrata una dieta basata sulla Dieta Mediterranea e sono stati anche forniti consigli alimentari di carattere generale. Sono stati raccolti, durante la prima visita (T0), dati antropometrici (età, sesso, altezza e peso), profilo lipidico (colesterolo totale, colesterolo HDL, colesterolo LDL e trigliceridi) e glucidico (glucosio, insulina ed emoglobina glicata). Inoltre, alcuni pazienti sono stati sottoposti, al T0, a un’ecografia addominale per valutare la presenza di steatosi epatica. Durante la seconda visita (T1) sono stati raccolti nuovamente i dati antropometrici ed i dati relativi alla composizione corporea, in più, è stato somministrato un questionario per valutare l’aderenza alla Dieta Mediterranea (KIDMED).
Dall’analisi dei dati raccolti al T0 è emerso che il 90% del campione presenta steatosi epatica. Dai dati relativi agli esami ematici è stato rilevato che il 30% del campione è in una condizione borderline o al di fuori dei parametri definiti come normali dall’American Heart Association per le variabili colesterolo totale e trigliceridi. La percentuale diminuisce al 20% se si considera la frazione LDL del colesterolo, mentre si arriva fino al 90% di soggetti in una condizione borderline o che ha livelli troppo bassi quando si considera il colesterolo HDL. Per quanto riguarda il profilo glucidico, 2 soggetti presentano un valore di glicemia a digiuno superiore o uguale a 95 mg/dl e il 10% dei pazienti presentano un valore di emoglobina glicata (HbA1c) di 5.9%, il quale è molto vicino al 6% definito come una delle condizioni per la diagnosi di pre-diabete. Inoltre, circa il 20% dei pazienti sono insulino-resistenti. In più, l’obesità infantile predispone i bambini colpiti a problematiche di salute anche in età adulta. Dall’analisi dei dati è emerso che, secondo i valori di cut-off di Cole, l’82% dei bambini e adolescenti del campione ha una probabilità di diventare obeso in età adulta, mentre il 18% potrebbe risultare in sovrappeso.
Dopo il trattamento, è emerso che i soggetti hanno una diminuzione del BMI conseguente ad un aumento dell’altezza ed a una riduzione/mantenimento del peso, perciò hanno anche una riduzione in termini assoluti di FFM, ma questa riduzione è molto piccola, mentre l’aumento dell’acqua corporea e la diminuzione della FM sono maggiori. Questo porta a concludere che il trattamento dietetico ha portato a una ricomposizione corporea andando ad aumentare la FFM a scapito della FM.
I risultati dello studio confermano i dati preoccupanti a livello nazionale e mondiale riguardanti l’obesità pediatrica. È da ricordare che lo scopo primario del trattamento dell’obesità è il miglioramento a lungo termine della salute fisica attraverso stili di vita corretti. Inoltre, la salute psicologica e il miglioramento della qualità della vita sono parametri cruciali negli obiettivi del trattamento. Infine, nonostante i risultati e la significatività statistica ottenuta per constatare la reale efficacia del trattamento dietetico in soggetti con eccesso ponderale, si suggerisce, per eventuali studi futuri, di ampliare il campione preso in esame ed affiancare al gruppo di studio anche un gruppo di controllo. Inoltre, si consiglia anche di valutare la circonferenza vita e il rapporto vita/altezza per avere un quadro completo dello stato ponderale e del rischio cardiovascolare. Infine, si suggerisce di inserire un Follow-Up a lungo termine per poter valutare se ci siano stati reali e duraturi cambiamenti nel tempo a seguito dell’intervento.

Obesity is a chronic disease characterized by excessive caloric intake and low energy expenditure, leading to the accumulation of adipose tissue. This condition negatively affects health and increases the risk of developing several diseases.
National and global epidemiological data on childhood overweight and obesity show a concerning rise in the incidence of concern, such that obesity is considered a global epidemic (globesity).
Obesity is a complex, multifactorial disease, and overweight or obese children and adolescents have a higher risk of being obese adults. Additionally, they are more likely to develop comorbidity associated with multiple body systems, such as the endocrine, gastrointestinal, pulmonary, cardiovascular, and muscular systems.
Diagnosis of overweight individuals commonly relies on an acceptable approximation of the Body Mass Index (BMI), which is calculated as the ratio between weight (expressed in kilograms) and height (expressed in meters squared) (kg/m2), and it is currently accepted in pediatric settings to define weight status.
In the treatment of obesity, a substantial lifestyle change (diet, exercise, sedentary) is recommended in order to achieve a balance between energy expenditure and caloric intake and to obtain a gradual but progressive reduction of BMI. Drug therapy and bariatric surgery are also possible; however, these types of therapeutic interventions should only be considered after the failure of all multidisciplinary lifestyle change interventions and should be reserved for children and adolescents with high BMI and obesity-related comorbidities.
This study aims to observe the effect of the Mediterranean diet on the variation of anthropometric parameters, such as BMI, fat-free mass (FFM), fat mass (FM), and total body water (TBW), in pediatric patients with overweight.
The study is an open label prospective trial, during which a diet based on the Mediterranean Diet scheme was administered, and general dietary advice was also provided.
Anthropometric measurements (age, sex, height, and weight), lipid profile (total cholesterol, HDL-cholesterol, LDL-cholesterol, and triglycerides), glucose profile (glucose, insulin, and glycated hemoglobin), and data on abdominal ultrasound were collected during the first visit (T0). During the second visit (T1), anthropometric data and data on body composition were collected again. In addition, a questionnaire to assess adherence to the Mediterranean Diet (KIDMED) was administered.
The data analysis reveals that Hepatic steatosis is reported in 90% of the sample. Blood tests at T0 show that 30% of the sample is in a borderline condition or outside of the parameters defined as the normal range by the American Heart Association for total cholesterol and triglycerides. The percentage decreases to 20% when considering the LDL fraction of cholesterol, on the other hand only 10% of the sample is in a normal condition when considering the HDL cholesterol. Two subjects have a fasting blood sugar value of 95 mg/dL or higher, and 10% of the sample has glycated hemoglobin (HbA1c) levels of 5.9%, which is very close to 6%, defined as one of the conditions for pre-diabetes diagnosis. Additionally, 20% of the patients are insulin-resistant. According to the Cole cut-off values, 82% of children and adolescents in the sample are likely to become obese adults, while 18% are likely to become overweight.
After treatment, subjects experience a decrease in BMI due to an increase in height and a reduction or maintenance of weight. Consequently, there is a slight reduction in absolute terms of FFM; however, this reduction is minimal, whereas the increase in body water and decrease in FM are more significant than BMI. These change suggest that dietary treatment has resulted in body composition change, increasing FFM.
The results of this study confirm the worrying national and global data on pediatric obesity. It should be remembered that the primary purpose of obesity treatment is to improve long-term physical health through correct lifestyle changes. Moreover, psychological health and the improvement of quality of life are equally crucial objectives of treatment.
Finally, despite the results and statistical significance obtained, future studies should extend sample size and add a control group alongside the study group to establish the actual effectiveness of dietary treatment in individuals who are overweight. Furthermore, it is recommended to consider the waist circumference and waist/height ratio and to incorporate long-term follow-up to assess whether there have been genuine and lasting changes over time as a result of the intervention.
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