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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-09012024-183826


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FEDERIGHI, MARIA LUISA
URN
etd-09012024-183826
Titolo
Impatto del DHEA intravaginale nelle donne in post menopausa con sindrome genitourinaria e incontinenza urinaria da stress: studio di coorte prospettico osservazionale
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Simoncini, Tommaso
correlatore Dott.ssa Russo, Eleonora
correlatore Dott.ssa Misasi, Giulia
Parole chiave
  • deidroepiandrosterone
  • incontinenza urinaria da stress
  • prasterone
  • qualità della vita
  • sindrome genitourinaria della menopausa
Data inizio appello
24/09/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/09/2094
Riassunto
INTRODUZIONE - La sindrome genitourinaria (GSM) è una condizione cronica e progressiva al cui interno ritroviamo sintomi genitali, sessuali e urinari associati al calo di estrogeni e altri ormoni sessuali.
L’incontinenza urinaria da stress (SUI) è definita dalla ICS come “perdita involontaria di urina durante sforzi o attività fisica oppure durante starnuti o colpi di tosse”.
Tra i LUTS associati alla GSM ritroviamo urgenza, frequenza, disuria, incontinenza urinaria da stress e da urgenza, ritenzione urinaria e alterato svuotamento vescicale. Gli effetti della terapia ormonale locale su questi sintomi sono tuttora oggetto di studio e discussione.
Il prasterone è DHEA sintetico, identico sia da un punto biologico che biochimico a quello endogeno. Il suo utilizzo per via intravaginale si è dimostrato efficace nel trattamento della VVA e della dispareunia. Piccoli studi pilota ne hanno evidenziato l’efficacia anche nel trattamento della OAB e della incontinenza urinaria da urgenza nelle donne con GSM.
Gli androgeni, che svolgono un ruolo importante nella fisiologia del genitourinario come dimostra l’espressione diffusa dei loro recettori a tal livello, costituiscono una possibilità di trattamento nelle donne con GSM.
SCOPO DELLO STUDIO - Lo studio ha lo scopo di valutare l’effetto della somministrazione intravaginale di prasterone sulla continenza urinaria nelle donne in post menopausa con concomitanti atrofia vulvovaginale e incontinenza urinaria da stress.
MATERIALI E METODI - Lo studio è uno studio pilota di coorte prospettico osservazionale monocentrico, condotto presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP). Tra gennaio 2021 e novembre 2023 sono state arruolate 34 pazienti con incontinenza urinaria stress, valutata mediante esame urodinamico, e atrofia vulvovaginale concomitanti. Il regime di trattamento prevedeva l’applicazione quotidiana di un ovulo contenente 6,5 mg di prasterone per 12 settimane. Sia al controllo basale che post-trattamento, le pazienti hanno compilato il questionario ICIQ-UI SF, ricevuto un diario minzionale di tre giorni da compilare e sono state sottoposte a visita uroginecologica con valutazione del tono del pavimento pelvico mediante Modified Oxford Scale.
RISULTATI - In seguito a trattamento la mediana degli episodi di incontinenza urinaria da stress si è ridotta in modo statisticamente significativo (p value < 0,001) da 2 a 1,5. Anche il numero di pazienti che presentano uno score dell’ICIQ-UI SF >11 (cut off oltre il quale questionario è considerato patologico) si è ridotto in modo statisticamente significativo (p value < 0,001) passando da 24 pretrattamento a 8 post trattamento.
È stato osservato anche un miglioramento statisticamente significativo del tono e della forza contrattile del pavimento pelvico.
CONCLUSIONI - I risultati dello studio suggeriscono che la somministrazione di 6,5 mg di prasterone possa essere efficace nel migliorare la sintomatologia urinaria nelle donne con incontinenza urinaria da stress e GSM concomitanti. Al termine delle 12 settimane di trattamento previsti dallo studio è stata infatti osservata una riduzione dei punteggi ICIQ-UI SF >11 considerati patologici e degli episodi di incontinenza urinaria da stress. Questi risultati potrebbero essere spiegati, perlomeno in larga parte, dall’azione anabolica che il DHEA sembra esercitare sulla muscolatura pelvica.
I limiti dello studio sono costituiti dalle dimensioni della popolazione in analisi, dalla mancanza di un gruppo di controllo e probabilmente dalla ridotta durata del trattamento. Inoltre, poiché lo studio è stato condotto su donne in post menopausa con GSM, i risultati non sono generalizzabili e non possono essere estesi a donne senza questa condizione.
Saranno necessari nuovi studi per definire in modo maggiormente approfondito gli effetti degli androgeni sull’incontinenza urinaria da stress e la durata appropriata della terapia al fine di trarne il maggior beneficio.
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