Tesi etd-08312025-104933 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BASTONI, ANNA
URN
etd-08312025-104933
Titolo
IL PRINCIPIO DI ROTAZIONE NEL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLIICI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL COMPARTO DEGLI AFFIDAMENTI DEI SERVIZI ALLA PERSONA
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Righi, Luca
Parole chiave
- rotazione
Data inizio appello
15/09/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elaborato finale qui presente, si occupa di ricostruire l’evoluzione storica del principio di rotazione, un istituto che da tempo viene applicato nel nostro ordinamento all’interno della disciplina della contrattualistica pubblica, in relazione al comparto degli affidamenti sotto le soglie di rilevanza europea. Tale principio è stato oggetto di molteplici riforme, la più importante di tutte quella del 2016 corredata di tutte le Linee Guida redatte dall’Agenzia Nazionale Anticorruzione che si è occupata negli anni di fornire alle Pubbliche Amministrazioni le modalità di applicazione dell’istituto del principio di rotazione. Il legislatore del 2023, sulla spinta dei vari decreti semplificazione che si sono susseguiti e resi necessari per far fronte alle problematiche e alle esigenze legate al periodo caratterizzato dalla pandemia, ha redatto e riformato il Codice dei Contratti Pubblici, andando appunto a spingere molto sulla semplificazione e snellimento delle procedure. In tale contesto, il principio di rotazione ha avuto la fortuna di essere riformato e delineato in modo dettagliato dal legislatore il quale gli ha dedicato un articolo ad hoc all’interno della normativa della contrattualistica pubblica. L’art. 49 del decreto legislativo n. 36 del 2023 si occupa di disciplinare nel dettaglio il principio di rotazione delineando una serie di casistiche in cui è necessaria la sua applicazione e riservando la chiusura degli articoli a tre commi che delineano ipotesi espressamente previste di deroghe. Il principio di rotazione svolge una funzione molto importante all’interno della disciplina degli affidamenti c.d. sottosoglia: garantisce la massima partecipazione degli operatori al mercato della contrattualistica pubblica (anche a sostegno e in appoggio all’art. 3 del suddetto Codice) e garantisce un ricambio costante degli operatori economici che si rapportano con le singole Pubbliche Amministrazioni, evitando in questo modo l’affermazione di rendite di posizione. Tali garanzie sono state rafforzate dal legislatore del 2023 in quanto il principio di rotazione nella normativa attuale, trova applicazione soltanto nei confronti del contraente uscente e non più nei confronti di tutti gli operatori meramente invitati e non risultati aggiudicatori nella precedente procedura di affidamento. Le procedure di affidamento che coinvolgono l’applicazione del principio di rotazione sono disciplinate dall’art. 50 del decreto legislativo n. 36 del 2023 il quale individua due macro-modalità di affidamento semplificato, in linea con i principi generali che governano la disciplina del sottosoglia: procedura di affidamento diretto e procedura negoziata senza bando. Dopo aver analizzato l’istituto del principio di rotazione, l’elaborato sposta il focus su un particolare settore di affidamenti pubblici, quello che investe il comparto dei c.d. servizi alla persona. La storia dei servizi alla persona inizia con la nascita del Regno d’Italia approdando fino al c.d. periodo delle esternalizzazioni, periodo in cui le Pubbliche Amministrazioni per poter garantire l’erogazione di servizi di alta qualità coinvolge enti del terzo settore affidando in tutto in parte la gestione di essi e lasciando per sé stessa la sola organizzazione degli obiettivi e degli standard qualitativi da raggiungere. I servizi alla persona nel nostro ordinamento godono di una particolare posizione in quanto hanno come per destinatari i soggetti più fragili della società. Il legislatore del 2023 ha cercato di far emergere le peculiarità di tali servizi consentendo una deroga all’istituto della rotazione nel caso in cui si ricorra ad affidamenti sottosoglia in questo speciale comparto di servizi, in modo tale da poter far spazio ad altri principi diversi da quello della libera concorrenza, coma quello della continuità. La deroga del legislatore non essendo esplicita ha lasciato libero spazio interpretativo alle singole Pubbliche Amministrazioni e rimettendo alla Giurisprudenza la configurazione precisa e puntuale di tale deroga.
File
| Nome file | Dimensione |
|---|---|
| TESIANNA...NIETD.pdf | 616.28 Kb |
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