Linfadenectomia profilattica del comparto centrale in pazienti con diagnosi di carcinoma papillare della tiroide: studio prospettico randomizzato con follow-up a dieci anni
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Materazzi, Gabriele correlatore Dott. Papini, Piermarco
Parole chiave
carcinoma differenziato della tiroide
carcinoma papillare tiroideo
linfadenectomia
svuotamento profilattico del comparto centrale
tiroide
tiroidectomia
Data inizio appello
26/09/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/09/2093
Riassunto
Background: Il carcinoma papillare è l'istotipo più comune tra i tumori alla tiroide e spesso si presenta con metastasi nei linfonodi del collo. La prevalenza delle metastasi nel compartimento centrale è stata riportata essere fino al 65% nel carcinoma papillare della tiroide. La dissezione profilattica del compartimento centrale in pazienti senza evidenze di linfonodi sospetti in fase preoperatoria è ancora oggetto di dibattito, questo trattamento infatti sembra ridurre i tassi di recidiva e di mortalità del carcinoma papillare tiroideo, ma presenta un rischio maggiore di complicanze chirurgiche. Non sono ancora state definite delle raccomandazioni definitive. Lo scopo di questo studio prospettico randomizzato è valutare i vantaggi e gli svantaggi clinici della dissezione dei linfonodi del compartimento centrale in modo profilattico (pCCND) dopo dieci anni di follow-up. Materiali e metodi: Tra il 2008 e il 2010 un totale di 181 pazienti con carcinoma papillare della tiroide senza evidenza di metastasi linfonodali preoperatorie e/o intraoperatorie (cN0) sono stati assegnati in modo casuale al Gruppo A (n = 88), in cui sono stati trattaticon sola tiroidectomia totale (TTx), o al Gruppo B (n = 93), in cui sono stati trattati con la tiroidectomia totale associata alla dissezione linfonodale del comparto centrale (TTx + pCCND). In questo studio prospettico randomizzato con follow-up a dieci anni sono stati analizzati i dati di un totale di 125 pazienti dei 196 trattati: 56 pazienti sono stati persi al follow-up. Il Gruppo A includeva 56 pazienti (80,4% donne e 19,16% uomini) trattati TTx, mentre il Gruppo B includeva 69 pazienti (75,4% donne e 24,6% uomini) sottoposti a TTx + pCCND. Risultati: i due gruppi erano comparabili per età (p: 0,644), BMI (p: 0,327) e volume della tiroide (p: 0,613). Dopo più di 10 anni (follow-up medio: 166 ± 10 mesi), non sono state osservate differenze nell'esito chirurgico e oncologico dei due gruppi. I livelli medi di tireoglobulina sierica (Tg) erano 0,43 ± 2,04 ng/ml nel Gruppo A e 0,24 ± 0,99 nel Gruppo B. Solo un paziente su 125 (0.8%), aveva livelli di anticorpi anti-Tg nel siero superiori a 15 IU/ml e non ha mostrato variazioni significative durante il follow-up. Non sono state osservate differenze significative tra i due gruppi nemmeno per quanto riguarda il tasso di complicanze (ipoparatiroidismo permanente e paralisi permanente delle corde vocali) (p:0,967). Non sono state riscontrate differenze in termini di dose di radioiodio (p: 0,393) e numero di cicli (p: 0,530). Conclusioni: i pazienti con carcinoma papillare della tiroide senza evidenze di linfonodi sospetti trattati con la sola tiroidectomia totale o con la tiroidectomia totale associata allo svuotamento profilattico dei linfonodi hanno mostrato risultati analoghi sia per quanto riguarda il tasso di recidiva e persistenza della malattia sia per quanto riguarda i tassi di complicanze.