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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08302025-230645


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BATTILANI, SILVIA
URN
etd-08302025-230645
Titolo
Strategie nutrizionali a confronto: revisione della letteratura sulle diete Mediterranea e Chetogenica nella prevenzione secondaria dell’obesità e delle sue complicanze.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa Piano, Ilaria
Parole chiave
  • dieta chetogenica
  • dieta mediterranea
  • obesità
Data inizio appello
08/10/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obesità è una patologia multifattoriale cronica determinata da fattori genetici e ambientali e rientra tra le principali cause di morte e disabilità nel mondo; è considerata una vera e propria epidemia globale dove la prevalenza dell'obesità negli adulti nella regione Europea è più alta che in qualsiasi altra regione dell'OMS, fatta eccezione per gli USA. Dal rapporto 2022 dell’OMS Europa emerge che quasi il 60% degli adulti e quasi il 30% dei soggetti in età pediatrica (29% dei maschi e 27% delle femmine) è in sovrappeso o obeso. A livello nazionale i dati riferiti dagli intervistati PASSI nel biennio 2022-2023 relativi a peso e altezza portano a stimare che 4 adulti su 10 siano in eccesso ponderale: 3 in sovrappeso (con un indice di massa corporea - IMC - compreso fra 25 e 29,9) e 1 obeso (IMC ≥30); la prevalenza dell’eccesso ponderale aumenta con l’età ed il gradiente geografico è a sfavore nelle regioni meridionali. Stando ai dati rilevati dal report Okkio alla Salute 2023 i/le bambini/e in sovrappeso sono il 19,0% e i/le bambini/e con obesità sono il 9,8% compresi i/le bambini/e con obesità grave che rappresentano il 2,6%.
L’aspetto socio-economico nell’incidenza della patologia non è affatto marginale: nella UE le donne e gli uomini che rientrano nella fascia di reddito più bassa hanno rispettivamente il 90% e il 50% di probabilità in più di essere obesi rispetto alle persone che percepiscono redditi più alti, accrescendo le diseguaglianze di salute. Le stesse differenze di prevalenza di obesità per stato socio-economico si osservano nei bambini e adolescenti in diversi paesi europei.
In questo scenario sempre più preoccupante l’intervento nutrizionale, prescritto da un’équipe dedicata ed esperta di medici e specialisti in scienze della nutrizione, rappresenta il primo approccio alla terapia del sovrappeso e dell’obesità nonché il requisito fondamentale da associare a ogni altra forma di trattamento.
L’elaborato di tesi, oltre a proporre una revisione compilativa delle più recenti evidenze scientifiche sull’efficacia della Dieta Mediterranea e della Dieta Chetogenica, si focalizza sul confronto diretto tra i due protocolli dietetici, analizzando due studi clinici nei quali la dieta chetogenica — anche nella sua variante mediterranea — è stata paragonata alla dieta mediterranea tradizionale ipocalorica in soggetti con obesità, talvolta associata a pre-diabete o diabete mellito di tipo 2."
Dall’analisi emerge che la dieta chetogenica può indurre una riduzione di peso più rapida nel breve termine, mentre la dieta mediterranea, riconosciuta dalle linee guida come approccio nutrizionale di riferimento nella prevenzione secondaria dell’obesità e nel miglioramento dei parametri metabolici, si conferma l’approccio più sicuro e sostenibile nel lungo periodo. Sono tuttavia necessari ulteriori studi di maggiore durata per definire la sicurezza e la sostenibilità della dieta chetogenica sugli esiti metabolici e cardiovascolari a lungo termine.
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