• agente modello
• analisi comparativa
• art. 187 codice della strada
• art. 187 Italian Road Traffic Code
• causal link
• comparative analysis
• diritto penale stradale
• dolo eventuale
• eventual intent
• nesso causale
• omicidio stradale
• principio di colpevolezza
• principle of culpability
• reasonable driver model
• road traffic criminal law
• vehicular homicide

La tesi ricostruisce l’evoluzione del diritto penale stradale italiano: dal modello wertneutral del Codice Rocco del 1930, improntato alla neutralità morale, alle riforme del 2007-2008, fino alla svolta della legge n. 41 del 2016. Quest’ultima, pur avendo frenato le spinte verso il dolo eventuale, ha introdotto un sistema fondato su soglie biologiche e automatismi sanzionatori. Un’analisi comparativa con Francia, Germania, Spagna e Inghilterra evidenzia le diverse soluzioni in tema di imputazione soggettiva e graduazione delle sanzioni. Sul piano teorico-costituzionale si approfondiscono le implicazioni della riforma rispetto al principio di colpevolezza, con particolare attenzione alla giurisprudenza pre e post 2016 sul confine tra dolo eventuale e colpa cosciente, alla trasformazione dell’agente modello in parametro rigido, alle difficoltà nell’accertamento del nesso causale (affrontate dalla dottrina con il modello del triplice nesso causale di Menghini) e alla sproporzione derivante dal divieto di bilanciamento ex art. 590-quater. Infine, si esamina la recente riforma dell’art. 187 C.d.S., che riduce l’accertamento alla sola positività tossicologica. Il successivo intervento correttivo della prassi amministrativa e le questioni di costituzionalità che ne sono derivate confermano la fragilità di un sistema che deve ricomporre l’esigenza di sicurezza stradale con il principio di colpevolezza.
The thesis reconstructs the evolution of Italian traffic criminal law: from the wertneutral model of the 1930 Rocco Code, based on moral neutrality, through the 2007-2008 reforms, up to the turning point of Law No. 41 of 2016. The latter, while having curbed the push towards dolus eventualis, introduced a system based on biological thresholds and automatic sanctioning mechanisms. A comparative analysis with France, Germany, Spain, and England highlights the different solutions regarding subjective attribution and gradation of sanctions. On the theoretical-constitutional level, the implications of the reform with respect to the principle of culpability are examined in depth, with particular attention to pre- and post-2016 jurisprudence on the boundary between dolus eventualis and conscious negligence, the transformation of the model agent into a rigid parameter, the difficulties in establishing causal nexus (addressed by doctrine through Menghini's triple causal nexus model), and the disproportion arising from the prohibition of balancing under art. 590-quater. Finally, the recent reform of art. 187 of the Traffic Code is examined, which reduces the assessment to toxicological positivity alone. The subsequent corrective intervention of administrative practice and the constitutional issues that arose from it confirm the fragility of a system that must reconcile the need for road safety with the principle of culpability.