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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08292025-201622


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PULIS, CARLA
URN
etd-08292025-201622
Titolo
I parlanti ereditari di sardo: uno studio sociolinguistico su atteggiamenti e uso della lingua minoritaria in contesti educativi
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA E TRADUZIONE
Relatori
relatore Lai, Rosangela
Parole chiave
  • atteggiamenti linguistici
  • contesti educativi
  • lingua ereditaria
  • lingua minoritaria
  • parlanti ereditari
  • sardo
  • sociolinguistica
  • usi linguistici
Data inizio appello
03/10/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/10/2028
Riassunto
Il presente elaborato consiste in un’analisi sociolinguistica incentrata sulla condizione della lingua sarda come lingua ereditaria tra i giovani parlanti. In particolare, lo studio si basa su dati raccolti presso le scuole secondarie di primo grado. L’obiettivo principale è quello di indagare sul contesto sociolinguistico di riferimento, gli atteggiamenti linguistici e le pratiche d’uso dei cosiddetti parlanti ereditari.
Il sardo è una delle lingue di minoranza storica riconosciute ufficialmente dalla legge 482/99 e la sua vitalità è da qualche decennio fortemente compromessa per via di un processo di deriva linguistica a favore della lingua dominante, l’italiano. L’UNESCO ha inserito il sardo Atlas of the World’s Languages in Danger insieme ad altre varietà ad alto rischio di estinzione. Le varietà sarde, infatti, subiscono una progressiva perdita di contesti d’uso e di parlanti, data la progressiva interruzione della trasmissione intergenerazionale.
Questa situazione ha fatto sì che le giovani generazioni non siano più costituite da parlanti nativi di sardo, ma da parlanti ereditari, la cui competenza linguistica risulta spesso limitata e talvolta solo passiva. Il riconoscimento della crescente presenza di parlanti ereditari rappresenta un elemento cruciale nelle politiche linguistiche e nella pianificazione linguistica, in particolare in contesti educativi. È quindi essenziale che le specificità linguistiche e sociolinguistiche di queste nuove generazioni vengano adeguatamente considerate per garantire l’efficacia degli interventi a livello educativo. L’analisi del contesto familiare, della competenza e degli atteggiamenti linguistici dei parlanti ereditari può contribuire a modalità di insegnamento più efficaci in contesto scolastico, nonché alla riuscita di ulteriori interventi atti alla valorizzazione della lingua.

Lo studio si basa sull’analisi di dati ottenuti tramite la somministrazione di questionari a studenti di diverse classi delle scuole secondarie di primo grado distribuite in tre zone diverse della Sardegna: Dorgali (zona di transizione), l’Ogliastra, l’area campidanese meridionale (Campidano di Cagliari, Monreale e Sulcis).
Il questionario è strutturato in due sezioni. La prima è dedicata alla situazione sociolinguistica del parlante, il livello di esposizione alla lingua in ambito familiare e scolastico, la competenza dichiarata e l’uso effettivo del sardo. La seconda sezione è invece volta a valutare la competenza linguistica attraverso quesiti mirati a verificare la conoscenza di specifiche strutture grammaticali caratteristiche del sardo (genere dei sostantivi, accusativo preposizionale, singolare collettivo).
I risultati confermano la regressione della trasmissione intergenerazionale del sardo e indicano che, nella maggior parte dei casi, gli intervistati possiedono una competenza perlopiù passiva della lingua minoritaria. Nonostante ciò, l’analisi sociolinguistica rivela che molti giovani parlanti conservano un atteggiamento positivo nei confronti delle varietà locali, attribuendo loro un forte valore identitario e culturale, nonché un senso di appartenenza alla comunità linguistica. Un numero significativo di studenti si dichiara favorevole e interessato a una maggiore integrazione del sardo in ambito scolastico, anche nello studio di altre discipline. Tuttavia, non mancano opinioni dissonanti rispetto a questa tendenza generale, verosimilmente influenzate dallo stigma ancora associato alle varietà minoritarie e dalla percezione di una scarsa utilità o prestigio della lingua.
In conclusione, dall’analisi dei dati emerge che nonostante una competenza generalmente limitata e un uso poco frequente della lingua, i parlanti ereditari di sardo mantengono un forte legame culturale, affettivo e identitario con essa. Il contesto scolastico si configura come un ambiente ideale per l’implementazione di interventi volti alla rivitalizzazione della lingua minoritaria e al superamento dello stigma sociale ancora presente.
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