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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08292025-123315


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
LELLI CECCHETTI, ELEONORA
URN
etd-08292025-123315
Titolo
La class action di tipo opt-out: tra efficienza statunitense e diffidenza europea. Indagine comparatistica sui modelli di partecipazione alla classe e sulle prospettive di riforma alla luce della Direttiva (UE) 2020/1828
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Amadei, Davide
correlatore Prof. Comastri, Michele Andrea
Parole chiave
  • azioni di classe
  • azioni rappresentative
  • class action
  • diritto comparato
  • diritto processuale
  • tutele collettive
Data inizio appello
15/09/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/09/2095
Riassunto
La ricerca esamina la compatibilità sistemica e le prospettive di recepimento della class action di tipo opt-out negli ordinamenti europei, con particolare riferimento al contesto italiano. Dopo aver ricostruito le origini anglosassoni dell’istituto e la sua evoluzione nell’esperienza statunitense, culminata nella Rule 23, si evidenzia come l’opt-out consenta una gestione efficiente dei contenziosi seriali, nel rispetto delle garanzie del due process. L’attenzione si sposta quindi sul contesto europeo: dalla tradizionale diffidenza, fondata sull’asserita incompatibilità con i principi del processo civile continentale, alle aperture introdotte dalla Direttiva (UE) 2020/1828. Vengono analizzate le esperienze basate sull’opt-in, tra cui quella italiana, dove il numero esiguo di azioni conferma i limiti di una disciplina che, nonostante le riforme, continua a mostrare scarsa effettività. Diversamente, negli ordinamenti che hanno adottato l’opt-out emergono soluzioni originali, capaci di conciliarsi con le rispettive tradizioni processuali e di garantire una tutela più incisiva. L’analisi empirica conferma la crescente diffusione del fenomeno, la prevalenza delle azioni di tipo opt-out e il loro maggiore valore economico. Nel complesso, lo studio dimostra che l’opt-out, se accompagnato da adeguate garanzie procedurali, non solo risulta compatibile con i principi del processo civile europeo, ma rappresenta anche il modello più idoneo a conferire effettività alla class action.
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