• conca di Camaiore

L’area oggetto di studio è ubicata nella conca di Camaiore (Toscana nord-occidentale, provincia di Lucca). Per le sue caratteristiche geologiche idrogeologiche, nonché per le potenzialità di alimentazione, tale area è stata sin dai primi anni del Novecento oggetto di numerosi studi incentrati sulle risorse idriche sotterranee. Dagli studi idrogeologici preesistenti, la risorsa idrica disponibile risulta abbondante e di buona qualità ed è anche sfruttata dal locale gestore idrico per rifornire, oltre che l’abitato di Camaiore, una buona parte del comprensorio versiliese.
Il lavoro di tesi si è posto come obiettivo di contribuire all’aggiornamento del modello concettuale di una significativa porzione del sistema acquifero della conca di Camaiore, da utilizzare nel relativo modello numerico, oggetto di una Tesi contestuale alla presente.
Il nuovo modello concettuale elaborato nel lavoro di tesi è stato pertanto realizzato a partire dai modelli presenti in letteratura, rivisti ed integrati alla luce di nuovi dati disponibili.
Nello specifico, sono stati quindi raccolti dati di precipitazione e temperatura, nonché le uscite di deflusso superficiale, al fine di valutarne il bilancio idrico.
Sono state effettuate anche nuove misurazioni piezometriche, in ulteriori pozzi, correlandone i valori con i dati delle stazioni pluviometriche e rivalutato il deflusso superficiale del Fiume Camaiore. In base ai dati reperiti, è stato valutato l’effetto dell’aumento della temperatura media negli ultimi venti anni sull’evapotraspirazione media e, di conseguenza, sul bilancio idrico nelle condizioni attuali, rispetto alle condizioni degli studi preesistenti.
I dati idrologici sono mediati su un periodo temporale che va dal 2000 al 2021 e presentano il sistema acquifero nelle condizioni medie annue del sistema riferite ai periodi di magra e di morbida.
In una seconda fase si è proceduto alla ricostruzione delle geometrie del substrato roccioso carbonatico e dei depositi alluvionali nella conca di Camaiore, sulla base di indagini gravimetriche e sismiche pregresse e di informazioni puntuali stratigrafiche di pozzi e sondaggi. Ciò ha permesso di pervenire a una ricostruzione delle geometrie salienti del sistema acquifero.
Su questa base è stato proposto un modello concettuale semplificato del sistema acquifero, che fornisse i principali dati necessari alla realizzazione del modello numerico oggetto della Tesi sul modello numerico.
In sintesi, il modello idrogeologico, delineato sulla base dei dati acquisiti, indica che la disponibilità idrica media risulta compatibile e sufficiente per gli emungimenti del principale campo pozzi della zona, evidenziando però uno squilibrio nel periodo estivo, caratterizzato dal massimo emungimento e da una diminuzione evidente delle precipitazioni giornaliere e come il quadro possa degenerare nel caso in cui tale condizione risultasse prolungata per un ulteriore lasso temporale.
Il lavoro di Tesi, certamente perfettibile potendo disporre di maggiori dati sia stratigrafici che idrogeologici, rappresenta comunque una buona base di partenza per ulteriori studi, soprattutto nel quadro dei cambiamenti climatici in atto, con possibile diminuzione delle precipitazioni efficaci e quindi della risorsa idrica sotterranea.