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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08282024-122137


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CECCONI, LISA
URN
etd-08282024-122137
Titolo
Analisi del ruolo della Simulazione e delle Immagini Mentali nella concettualizzazione delle Emozioni - Uno Studio Pilota.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Dott. Cecchetti, Luca
correlatore Dott.ssa Vannucci, Caterina
Parole chiave
  • afantasia
  • aphantasia
  • conceptualization of emotions.
  • concettualizzazione delle emozioni
  • immagini mentali
  • mental imagery
  • mental simulation
  • simulazione mentale
Data inizio appello
26/09/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le immagini mentali e la simulazione mentale sono processi psicologici cruciali per la nostra esperienza emotiva, ma il loro impatto specifico sulla concettualizzazione delle emozioni non è ancora del tutto chiaro. Questo studio pilota esplora come questi meccanismi influenzino la rappresentazione delle emozioni, focalizzandosi su una condizione ancora poco studiata in letteratura: l’afantasia, caratterizzata dall’incapacità di formare immagini mentali visive. In questo studio abbiamo raccolto dati su un campione di 72 partecipanti, i quali hanno preso parte ad un studio online che includeva una prima parte di questionari come il VVIQ per la vividezza delle immagini mentali, il MWs come indice di simulazione mentale, la TAS-20 per l’alessitimia e un test di vocabolario per indagare l’ampiezza di questo. Successivamente, i partecipanti hanno descritto manifestazioni fisiche e stati mentali associati a sei emozioni e due stati omeostatici di controllo. I risultati rivelano che le immagini mentali e la simulazione mentale non solo si differenziano, ma hanno anche effetti opposti sulla concettualizzazione emotiva. Le immagini mentali, a differenza della simulazione mentale, appaiono avere un’associazione negativa con l’alessitimia e positiva con la rappresentazione corporea, e non mentale, delle emozioni ad alta eccitazione autonomica e degli stati omeostatici, suggerendo un ruolo fondamentale di esse nella concettualizzazione emotiva. Inoltre, l’effetto sugli stati omeostatici apre la possibilità che le immagini mentali possano influenzare anche altri stati soggettivi, ma questo rimane una questione aperta per future ricerche. In conclusione, questi risultati confermano che le immagini mentali sono un fattore chiave nella sfera delle emozioni e possono offrire nuove prospettive per il trattamento di condizioni come l’alessitimia o il PTSD.

Mental imagery and mental simulation are crucial psychological processes for our emotional experience, but their specific impact on the conceptualization of emotions is still not entirely clear. This pilot study explores how these mechanisms affect the representation of emotions, focusing on a condition as yet little studied in the literature: aphantasia, characterized by the inability to form visual mental images. In this study, we collected data on a sample of 72 participants, who took part in an online study that included an initial set of questionnaires such as the VVIQ for vividness of mental images, the MWs as an index of mental simulation, the TAS-20 for alexithymia, and a vocabulary test to investigate the extent of this. Next, participants described physical manifestations and mental states associated with six emotions and two homeostatic control states. The results reveal that mental imagery and mental simulation not only differ but also have opposite effects on emotional conceptualization. Mental imagery, in contrast to mental simulation, appears to have a negative association with alexithymia and a positive association with bodily, not mental, representation of high autonomic arousal emotions and homeostatic states, suggesting a fundamental role of them in emotional conceptualization. In addition, the effect on homeostatic states opens the possibility that mental imagery may influence other subjective states as well, but this remains an open question for future research. In conclusion, these findings confirm that mental imagery is a key factor in the sphere of emotion and may offer new perspectives for the treatment of conditions such as alexithymia or PTSD.
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