Tesi etd-08272025-001721 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ESPOSITO VANGONE, ROSSELLA
URN
etd-08272025-001721
Titolo
LA NUOVA REGOLA DI GIUDIZIO IN UDIENZA PRELIMINARE
(tra incertezze interpretative e aporie sistematico-funzionali)
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Bresciani, Luca
Parole chiave
- in dubio pro reo
- ragionevole previsione di condanna
- regola di giudizio
- riforma Cartabia
- sentenza di non luogo a procedere
- udienza preliminare
Data inizio appello
15/09/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/09/2095
Riassunto
Questa tesi si propone di analizzare la nuova regola di giudizio in sede di udienza preliminare, introdotta dalla riforma Cartabia. Secondo il nuovo criterio il G.U.P. non dovrà più pronunciare il non luogo a procedere in presenza di elementi insufficienti, contraddittori o comunque non idonei a sostenere l'accusa in giudizio, bensì solo qualora <<gli elementi acquisiti non consentano di formulare una ragionevole previsione di condanna>>. Da questo momento il giudice della fase sarà chiamato a svolgere un diverso tipo di valutazione sugli elementi esibitigli a seguito delle indagini del pubblico ministero: ai fini del rinvio a giudizio il giudice sarà chiamato a pronosticare non la mera idoneità dell'impianto accusatorio a giustificare il passaggio alla fase dibattimentale per un suo approfondimento, ma l'intrinseca idoneità dello stesso a condurre, all'esito del dibattimento, ad un giudizio di condanna. Sebbene sia chiaro il proposito che il nuovo canone voglia perseguire, tuttavia non sembrano ancora dissipate le incertezze interpretative che hanno accompagnato, sin dalla sua genesi, la nuova formula. Ulteriore aspetto critico, inoltre, attiene alle ripercussione del nuovo criterio sulla sistematica processuale e, in particolar modo, la sua compatibilità con i principi del processo accusatorio.
File
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Tesi non consultabile. |