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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08272024-170108


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DEL RIO, PIETRO
URN
etd-08272024-170108
Titolo
la mente delle piante
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Manca, Danilo
Parole chiave
  • cognitivism
  • enactivism
  • philosophy of mind
  • plant intelligence
Data inizio appello
01/10/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/10/2027
Riassunto
in questo lavoro mi sono concentrato sull'attuale dibattito riguardo all'intelligenza delle piante. In un primo momento ho esaminato le posizioni cognitiviste più influenti in filosofia della mente; successivamente ho cercato di mostrare alcuni limiti di queste teorie (in particolare modo la loro inadeguatezza nello studio delle menti non umane). una critica particolare è stata rivolta al concetto di "rappresentazione mentale". dopo aver messo in luce le problematiche del cognitivismo classico mi sono affiancato all'a cornice teoria della mente incarnata (con particolare riferimento all'enattivismo) cercando di mostrare le affinità fra questo particolare approccio allo studio della mente e lo studio del comportamento delle piante. in questo senso, seguendo le linee guida che l'enattivismo offre, mi è stato possibile reinserire le piante nel più ampio dibattito dello studio della mente da cui troppo spesso e in maniera ingiustificata sono state escluse. il percorso seguito é stato fortemente influenzato dal pensiero di Paco Calvo, uno dei pionieri nello studio della mente delle piante, che per primo propose lo studio della mente delle piante attraverso la lente della teroia della mente incarnata. una prima difficoltà che si incontra nello studio delle piante è proprio quella anatomica: il corpo delle piante è estremamente diverso da quello animale. di conseguenza il modo in cui le piante interagiscono con il propri ambiente ed esibiscono il proprio comportamento differisce anch'esso. se negli animali l'indice del comportamento viene fornito dalla locomozione (la capacità di spostarsi da un luogo ad un altro) nelle piante uno degli elementi chiave da tenere in considerazione è quella che viene chiamata: plasticità fenotipica. la pianta modifica letteralmente il prioprio corpo in base alle esigenze che il proprio mondo le pone davanti: la ricerca della luce da parte di rami e foglie e la ricerca di minerali da parte delle radici costringono la pianta ad accrescere ed allungarsi in direzioni in cui l'aspettativa di una migliore fonte di energia è più probabile. questo diverso modo di interazione con l'ambiente, a dispetto di quanto spesso è stato sostenuto, non riflette una minor complessità cognitiva o biologica da parte delle piante (quando confronte con gli animali). attingendo dall'approccio enattivo, che parte dall'organizzazione del vivente riconoscendo che l'attività del sense-making sia una capacità relazionale espressa da tutti gli organismi viventi, le piante trovano una corretta epressione del loro modo di esistenza.
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