Tesi etd-08262025-152152 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BELLU, EMMA JOYCE
URN
etd-08262025-152152
Titolo
Ottimizzare la chirurgia dell'ipospadia: il ruolo del timing e della scelta tecnica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Ghionzoli, Marco
correlatore Dott. Landi, Luca
correlatore Dott.ssa Capalbo, Agnese
correlatore Dott. Landi, Luca
correlatore Dott.ssa Capalbo, Agnese
Parole chiave
- chiruirgia pediatrica
- hypospadias
- ipospadia
- magpi
- pediatric surgery
- timing
- tip
- urethroplasty
- uretroplastica
Data inizio appello
23/09/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/09/2095
Riassunto
L’ipospadia è una malformazione congenita complessa che presenta gradi di severità variabili, richiedendo quindi un approccio chirurgico modulato per il singolo paziente.
Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico presso l’Unità di Chirurgia Pediatrica e dell’Adolescenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, con l’obiettivo di valutare la correlazione tra età del paziente, timing chirurgico, tecnica operatoria e l’outcome post-operatorio nei pazienti sottoposti a correzione di ipospadia. Sono stati inclusi 24 pazienti di sesso maschile, di età compresa tra 0 e 18 anni, trattati nel periodo dicembre 2023 – maggio 2025. I dati raccolti hanno riguardato caratteristiche demografiche, preoperatorie, intraoperatorie e post-operatorie.
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi in base alla tecnica chirurgica adottata: MAGPI vs uretroplastica.
L’età media all’intervento è risultata di 4,76 anni [1-16]; il 29% dei pazienti è stato operato oltre i 5 anni, principalmente per motivi sociali o per difetti lievi non trattati precocemente. Le complicanze post-operatorie sono state riscontrate nel 41,7% dei pazienti, con riscontro più frequente nei soggetti operati in età più avanzata (86% vs 47% nei <5 anni), pur senza raggiungere la significatività statistica (p = 0,081).
La tecnica MAGPI è stata utilizzata in 9 pazienti ha mostrato un’incidenza di complicanze pari al 66% ma esclusivamente di lieve entità e autolimitanti, senza necessità di re interventi.
La durata del catetere vescicale è risultata significativamente inferiore nei pazienti trattati con MAGPI rispetto ad altre tecniche (2,78 ± 0,83 giorni vs 6,00 ± 2,51; p = 0,002). La tecnica si è pertanto dimostrata efficace nel trattamento delle forme lievi di ipospadia riducendo la necessità del catetere e presentando complicanze minime.
2 degli 8 pazienti trattati con uretroplastica hanno presentato complicanze maggiori (fistola uretrale e deiscenza dell’uretroplastica) con necessità di re-intervento chirurgico.
L’età precoce all’intervento e una minore durata della permanenza del catetere vescicale rappresentano fattori determinanti per ridurre le complicanze e migliorare gli esiti post-operatori. La nostra esperienza suggerisce che l’estensione dell’indicazione della tecnica MAGPI a forme coronali e subcoronali può rappresentare un’opzione chirurgica valida e sicura, riducendo l’invasività senza compromettere i risultati funzionali ed estetici.
Hypospadias is a complex congenital malformation with variable degrees of severity, thus requiring a tailored surgical approach for each patient.
We conducted a retrospective, single-center observational study at the Pediatric and Adolescent Surgery Unit of the University Hospital of Pisa, with the aim of evaluating the correlation between patient age, surgical timing, operative technique, and postoperative outcomes in patients undergoing hypospadias repair. A total of 24 male patients, aged 0 to 18 years, treated between December 2023 and May 2025, were included. Data collected concerned demographic, preoperative, intraoperative, and postoperative variables.
Patients were divided into two groups according to the surgical technique performed: MAGPI versus urethroplasty.
The mean age at surgery was 4.76 years [range 1–16]; 29% of patients underwent repair after the age of 5 years, mainly for social reasons or because of mild defects not treated earlier. Postoperative complications occurred in 41.7% of patients, with a higher incidence in those operated on at an older age (86% vs 47% in patients <5 years), although this did not reach statistical significance (p = 0.081).
The MAGPI technique, employed in 9 patients, showed a complication rate of 66%, all of which were mild and self-limiting, with no need for reoperation.
The duration of bladder catheterization was significantly shorter in patients treated with MAGPI compared with other techniques (2.78 ± 0.83 days vs 6.00 ± 2.51; p = 0.002). This technique therefore proved effective in the management of mild forms of hypospadias, reducing the need for catheterization and showing only minimal complications.
Two of the eight patients treated with urethroplasty experienced major complications (urethral fistula and urethroplasty dehiscence), requiring reoperation.
Early age at surgery and shorter catheterization time emerged as key factors in reducing complications and improving postoperative outcomes. Our experience suggests that extending the indication of the MAGPI technique to coronal and subcoronal forms may represent a valid and safe surgical option, minimizing invasiveness without compromising functional and cosmetic results.
Abbiamo condotto uno studio osservazionale retrospettivo monocentrico presso l’Unità di Chirurgia Pediatrica e dell’Adolescenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, con l’obiettivo di valutare la correlazione tra età del paziente, timing chirurgico, tecnica operatoria e l’outcome post-operatorio nei pazienti sottoposti a correzione di ipospadia. Sono stati inclusi 24 pazienti di sesso maschile, di età compresa tra 0 e 18 anni, trattati nel periodo dicembre 2023 – maggio 2025. I dati raccolti hanno riguardato caratteristiche demografiche, preoperatorie, intraoperatorie e post-operatorie.
I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi in base alla tecnica chirurgica adottata: MAGPI vs uretroplastica.
L’età media all’intervento è risultata di 4,76 anni [1-16]; il 29% dei pazienti è stato operato oltre i 5 anni, principalmente per motivi sociali o per difetti lievi non trattati precocemente. Le complicanze post-operatorie sono state riscontrate nel 41,7% dei pazienti, con riscontro più frequente nei soggetti operati in età più avanzata (86% vs 47% nei <5 anni), pur senza raggiungere la significatività statistica (p = 0,081).
La tecnica MAGPI è stata utilizzata in 9 pazienti ha mostrato un’incidenza di complicanze pari al 66% ma esclusivamente di lieve entità e autolimitanti, senza necessità di re interventi.
La durata del catetere vescicale è risultata significativamente inferiore nei pazienti trattati con MAGPI rispetto ad altre tecniche (2,78 ± 0,83 giorni vs 6,00 ± 2,51; p = 0,002). La tecnica si è pertanto dimostrata efficace nel trattamento delle forme lievi di ipospadia riducendo la necessità del catetere e presentando complicanze minime.
2 degli 8 pazienti trattati con uretroplastica hanno presentato complicanze maggiori (fistola uretrale e deiscenza dell’uretroplastica) con necessità di re-intervento chirurgico.
L’età precoce all’intervento e una minore durata della permanenza del catetere vescicale rappresentano fattori determinanti per ridurre le complicanze e migliorare gli esiti post-operatori. La nostra esperienza suggerisce che l’estensione dell’indicazione della tecnica MAGPI a forme coronali e subcoronali può rappresentare un’opzione chirurgica valida e sicura, riducendo l’invasività senza compromettere i risultati funzionali ed estetici.
Hypospadias is a complex congenital malformation with variable degrees of severity, thus requiring a tailored surgical approach for each patient.
We conducted a retrospective, single-center observational study at the Pediatric and Adolescent Surgery Unit of the University Hospital of Pisa, with the aim of evaluating the correlation between patient age, surgical timing, operative technique, and postoperative outcomes in patients undergoing hypospadias repair. A total of 24 male patients, aged 0 to 18 years, treated between December 2023 and May 2025, were included. Data collected concerned demographic, preoperative, intraoperative, and postoperative variables.
Patients were divided into two groups according to the surgical technique performed: MAGPI versus urethroplasty.
The mean age at surgery was 4.76 years [range 1–16]; 29% of patients underwent repair after the age of 5 years, mainly for social reasons or because of mild defects not treated earlier. Postoperative complications occurred in 41.7% of patients, with a higher incidence in those operated on at an older age (86% vs 47% in patients <5 years), although this did not reach statistical significance (p = 0.081).
The MAGPI technique, employed in 9 patients, showed a complication rate of 66%, all of which were mild and self-limiting, with no need for reoperation.
The duration of bladder catheterization was significantly shorter in patients treated with MAGPI compared with other techniques (2.78 ± 0.83 days vs 6.00 ± 2.51; p = 0.002). This technique therefore proved effective in the management of mild forms of hypospadias, reducing the need for catheterization and showing only minimal complications.
Two of the eight patients treated with urethroplasty experienced major complications (urethral fistula and urethroplasty dehiscence), requiring reoperation.
Early age at surgery and shorter catheterization time emerged as key factors in reducing complications and improving postoperative outcomes. Our experience suggests that extending the indication of the MAGPI technique to coronal and subcoronal forms may represent a valid and safe surgical option, minimizing invasiveness without compromising functional and cosmetic results.
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