Tesi etd-08262024-192031 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FERRARA, SIMONA
URN
etd-08262024-192031
Titolo
Analisi clinico-strumentale di pazienti con sintomatologia vertiginosa ricorrente
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Casani, Augusto Pietro
Parole chiave
- emicrania vestibolare
- malattia di Ménière
- Ménière's syndrome
- recurrent vertigo
- vertigine ricorrente
- vestibular migraine
Data inizio appello
24/09/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/09/2064
Riassunto
La vertigine è una sensazione illusoria di rotazione e movimento che può durare da pochi secondi ad alcune ore, e in alcuni pazienti i singoli episodi si ripresentano periodicamente in quella che è definita una sintomatologia vertiginosa ricorrente. L’obiettivo del medico è identificare la causa di tale sintomo per poterla trattare e migliorare la qualità della vita del paziente. Tra le condizioni potenzialmente alla base della vertigine ricorrente figurano la malattia di Ménière (MdM) e l’Emicrania Vestibolare (EV), la cui diagnosi si affida a stretti criteri clinico-anamnestici in cui gli esami strumentali non hanno fino ad ora occupato un ruolo fondamentale. Tuttavia, la sovrapposizione sintomatologica e potenzialmente fisiopatologica di queste due condizioni, e la presenza di pazienti in cui la sintomatologia vertiginosa ricorrente non soddisfa tutti i criteri per la diagnosi di MdM ed EV, pone l’accento sulla necessità di test strumentali per ricercare dei marker utili alla diagnosi di certezza e alla diagnosi differenziale.
In questo studio è stata raccolta l’anamnesi e storia clinica di 114 pazienti con diagnosi di MdM, EV, o vertigini ricorrenti non altrimenti specificate, è stata eseguita una valutazione bedside e sono stati forniti esami quali l’audiometria tonale, il test calorico, il vHIT, il fHIT con e senza schermo confondente. Sono state individuate alcune caratteristiche di risposta ai test differenziali fra i gruppi, in particolare la dissociazione fra test calorico e vHIT nel caso della MdM, e l’asimmetria di risposta al fHIT con e senza schermo confondente per l’EV. È chiaro che un approccio multiforme clinico-strumentale sia necessario per evitare diagnosi errate e, di conseguenza, trattamenti impropri.
Vertigo is a false sensation of rotation and movement that can last from a few seconds to a few hours, and in some patients the individual episodes recur periodically in what is defined as recurrent vertigo symptoms. The goal of the physician is to identify the cause of this symptom in order to treat it and improve the patient's quality of life. Conditions potentially underlying recurrent vertigo include Ménière's disease (MD) and Vestibular Migraine (VM), the diagnosis of which relies on strict clinical-anamnestic criteria in which instrumental tests did not play a fundamental role until now. However, the symptomatic and potentially pathophysiological overlap of these two conditions, and the presence of patients in whom the recurrent vertigo symptoms do not meet all the criteria for the diagnosis of MD and VM, emphasizes the need for instrumental tests to find useful markers for definitive diagnosis and for a differential diagnosis.
In this study, the anamnesis and clinical history of 114 patients diagnosed with MD, VM, or recurrent vertigo not otherwise specified were collected, a bedside assessment was performed, and tests such as pure-tone audiometry, caloric test, vHIT, fHIT with and without confounding screen were provided. Some differential test response characteristics between the groups were identified, in particular the dissociation between caloric test and vHIT in the case of MD, and the asymmetry of response to fHIT with and without confounding screen for VM. It is clear that a multifaceted clinical-instrumental approach is necessary to avoid misdiagnosis and, consequently, improper treatments.
In questo studio è stata raccolta l’anamnesi e storia clinica di 114 pazienti con diagnosi di MdM, EV, o vertigini ricorrenti non altrimenti specificate, è stata eseguita una valutazione bedside e sono stati forniti esami quali l’audiometria tonale, il test calorico, il vHIT, il fHIT con e senza schermo confondente. Sono state individuate alcune caratteristiche di risposta ai test differenziali fra i gruppi, in particolare la dissociazione fra test calorico e vHIT nel caso della MdM, e l’asimmetria di risposta al fHIT con e senza schermo confondente per l’EV. È chiaro che un approccio multiforme clinico-strumentale sia necessario per evitare diagnosi errate e, di conseguenza, trattamenti impropri.
Vertigo is a false sensation of rotation and movement that can last from a few seconds to a few hours, and in some patients the individual episodes recur periodically in what is defined as recurrent vertigo symptoms. The goal of the physician is to identify the cause of this symptom in order to treat it and improve the patient's quality of life. Conditions potentially underlying recurrent vertigo include Ménière's disease (MD) and Vestibular Migraine (VM), the diagnosis of which relies on strict clinical-anamnestic criteria in which instrumental tests did not play a fundamental role until now. However, the symptomatic and potentially pathophysiological overlap of these two conditions, and the presence of patients in whom the recurrent vertigo symptoms do not meet all the criteria for the diagnosis of MD and VM, emphasizes the need for instrumental tests to find useful markers for definitive diagnosis and for a differential diagnosis.
In this study, the anamnesis and clinical history of 114 patients diagnosed with MD, VM, or recurrent vertigo not otherwise specified were collected, a bedside assessment was performed, and tests such as pure-tone audiometry, caloric test, vHIT, fHIT with and without confounding screen were provided. Some differential test response characteristics between the groups were identified, in particular the dissociation between caloric test and vHIT in the case of MD, and the asymmetry of response to fHIT with and without confounding screen for VM. It is clear that a multifaceted clinical-instrumental approach is necessary to avoid misdiagnosis and, consequently, improper treatments.
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