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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08222021-102633


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ESPOSITO, CESARE
URN
etd-08222021-102633
Titolo
Tre lire per Parigi - Studio sulla mendicita' e sul Comite' de Mendicite' dell'Assemblea Nazionale Costituente (1790-1791)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof.ssa Alimento, Antonella
relatore Prof. Benigno, Francesco
Parole chiave
  • assistenza sociale
  • comite' de mendicite'
  • Francia
  • Liancourt
  • mendicita'
  • rivoluzione francese
Data inizio appello
27/09/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/09/2061
Riassunto
Questo saggio ha come argomento lo studio dell’azione riformatrice del Comite' de Mendicite' dell’Assemblea Nazionale Costituente, istituito nel gennaio del 1790 in risposta alle gravi condizioni sociali in cui vivevano i poveri di Parigi e generalmente della Francia. I principali ambiti di competenza del Comitato erano i mendicanti e i vagabondi, per i quali si organizzo' un programma politico riformatore volto ad un’azione assistenziale dello Stato. Il Comite' ebbe un ruolo centrale nel rapporto fra le istituzioni e le fasce disagiate della popolazione. Questo studio pone dunque al centro della sua analisi l’intervento riformatore di tale istituzione, evidenziandone i caratteri rivoluzionari. Tuttavia, l’azione del Comitato e la sua concezione della figura di mendicante-vagabondo erano parzialmente il frutto di una storia plurisecolare di confronto e scontro che vedeva contrapporsi da un lato le autorita' statali e la societa' intellettuale e dall’altro l’universo degli emarginati. Pertanto, il saggio analizza anche le origini concettuali e politiche da cui scaturi' l’istituzione del Comite'. A tale scopo si esaminano sia le rappresentazioni teoriche dominanti degli emarginati in epoca moderna, sia le normative emanate dai re di Francia fra il XV e il XVIII secolo per contrastare le questioni della mendicita' e del vagabondaggio.

This essay focuses on the reforming action introduced by the Comite' de Mendicite' of the National Constituent Assembly, established in January 1790 in response to the serious social conditions endured by the poor in Paris, and France in general. The Committee’s main areas of jurisdiction were beggars and vagabonds, for whom the state organised a political reform program intended to provide aid. The Comite' played a central role in the relationship between institutions and the underprivileged members of the population. This study therefore analyses this organisation's reform, highlighting its revolutionary characteristics. However, the Committee’s action and its perception of the beggar-vagabond figure were partially the result of a centuries-old history of confrontation between the state authorities and the intellectual society on the one hand, and the world of the ostracised on the other. Therefore, the essay also analyses the conceptual and political origins from which the Comite' arose. To this end, both the dominant theoretical representations of the ostracised in the modern age as well as the regulations issued by the French kings between the fifteenth and eighteenth centuries to counter begging and vagrancy are examined.
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