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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-08212025-140958


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DEL SANTO, GIULIA
URN
etd-08212025-140958
Titolo
La trasformazione digitale nel nuovo codice dei contratti pubblici tra innovazione e sfide applicative
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Righi, Luca
Parole chiave
  • banca dati nazionale contratti pubblici
  • bdncp
  • bim
  • building information modeling
  • building information modeling
  • codice appalti 2023
  • codice dei contratti
  • contract code
  • contratti pubblici
  • d.lgs. 36/2023
  • digilitization
  • digital procurement platforms
  • digitalizzazione
  • e-procurement
  • e-procurement
  • fascicolo virtuale operatore economico
  • fvoe
  • legislative decree 36/2023
  • national public contracts database
  • pad
  • piattaforme di approvvigionamento digitale
  • principio di fiducia
  • principio di risultato
  • principio di trasparenza
  • principle of result
  • principle of transparency
  • principle of trust
  • procurement code 2023
  • public contracts
  • virtual economic operator file
Data inizio appello
15/09/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
La digitalizzazione costituisce oggi una tematica centrale per le amministrazioni pubbliche, configurandosi non solo come un’evoluzione tecnico-organizzativa, ma come una trasformazione giuridica e culturale.
In tale contesto, il settore dei contratti pubblici emerge quale banco di prova per valutare la capacità della pubblica amministrazione di coniugare innovazione tecnologica, rispetto della legalità e perseguimento dell'efficienza e dell’efficacia.
La crescente attenzione europea verso l'e-procurement, espressa nelle direttive del 2014 (Direttiva 2014/24/UE, Direttiva 2014/25/UE e Direttiva 2014/23/UE), ha progressivamente orientato anche il legislatore italiano a rivedere il ciclo di vita degli appalti pubblici.
Tuttavia, il percorso di transizione digitale, sotto la vigenza del Codice del 2016 (D.lgs. 50/2016), ha mostrato criticità: la digitalizzazione non era concepita per tutte le fasi del ciclo di vita del contratto, l’attuazione delle norme era parziale e le piattaforme scarsamente interoperabili, limitando il digitale a una mera dematerializzazione dei documenti.
Di fronte a tali ritardi, si è fatta strada l'esigenza impellente di una riforma radicale, capace di promuovere l'adozione di nuove tecnologie e rafforzare contestualmente i principi costituzionali di buon andamento, trasparenza e fiducia nell'azione amministrativa.
Il D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36, ha segnato un vero e proprio cambio di paradigma, configurando la digitalizzazione come uno strumento inderogabile della contrattualistica pubblica.
L’intero ciclo di vita del contratto, dalla programmazione e progettazione fino all’esecuzione, è oggi gestito tramite piattaforme telematiche certificate, con piena interoperabilità e tracciabilità dei dati.
La tesi analizza il ruolo della digitalizzazione nell’attuazione dei principi del Codice, tra cui in particolare quelli di risultato, trasparenza e fiducia, esplorando sia le innovazioni normative introdotte dal nuovo Codice sia gli strumenti digitali che ne rendono possibile la realizzazione.
Viene approfondito l’ecosistema digitale dei contratti pubblici, con particolare attenzione al ruolo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nella vigilanza e regolazione dei processi, alle piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD), al Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) e alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), nonché l’uso di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e la blockchain.
Particolare attenzione è dedicata all’applicazione del Building Information Modeling (BIM), quale strumento avanzato di progettazione e gestione digitale, in grado di migliorare la qualità dei progetti e l’efficienza.
L’analisi considera anche l’impatto concreto della digitalizzazione sulla semplificazione dei procedimenti, sulla trasparenza amministrativa e sulla costruzione della fiducia tra pubblica amministrazione e operatori economici.
A questo scopo, il lavoro integra approcci normativi, giurisprudenziali, empirici e comparativi, valutando criticità, opportunità e margini di miglioramento del sistema di e-procurement italiano, confrontando l’esperienza italiana con quella di altri ordinamenti europei.
In particolare, il lavoro si avvale di un’indagine empirica originale, realizzata mediante un questionario somministrato a dirigenti e funzionari di varie amministrazioni, finalizzato a rilevare l’esperienza diretta degli attori coinvolti nel processo di digitalizzazione dei contratti pubblici. L’elaborazione delle risposte ha consentito di individuare punti di forza, criticità applicative e possibili margini di miglioramento, restituendo un quadro concreto dell’efficacia delle nuove disposizioni.
Accanto a ciò, la ricerca propone una prospettiva comparata con il Portogallo, paese che ha introdotto con anticipo soluzioni avanzate di e-procurement: il raffronto consente di evidenziare similitudini e differenze rispetto al modello italiano, fornendo ulteriori elementi per valutare il grado di maturità del sistema nazionale.
In sintesi, la ricerca offre una visione complessiva della digitalizzazione nei contratti pubblici italiani, evidenziando come l’adozione di strumenti digitali integrati e interoperabili, inclusa la metodologia BIM, possa concretizzare il principio di risultato, garantire trasparenza e consolidare la fiducia tra amministrazione e operatori economici, fornendo un’analisi approfondita dell’effettiva applicazione delle norme e dei benefici concreti prodotti dal nuovo Codice del 2023.

Digitilization is a topic of central importance for public administrations in the present age. It is not merely a technical-organizational evolution; it is also a legal and cultural transformation.
In this context, the public contracts sector emerges as a test case for assessing the ability of public administration to combine technological innovation, respect for legality, and the pursuit of efficiency and effectiveness.
The European Union's growing emphasis on electronic procurement, as articulated in the 2014 directives (Directive 2014/24/EU, Directive 2014/25/EU, and Directive 2014/23/EU), has also prompted the Italian legislature to conduct a comprehensive review of the public procurement lifecycle.
However, the digital transition path delineated in the 2016 Code (Legislative Decree 50/2016) revealed critical deficiencies. Firstly, the digitization process was not designed to encompass all phases of the contract lifecycle. Secondly, the implementation of the rules was only partial. Thirdly, the platforms exhibited suboptimal interoperability, thereby constraining digital transformation to the mere dematerialization of documents.
Confronted with such delays, there was an urgent need for radical reform. Such reform would need to be capable of promoting the adoption of new technologies and simultaneously strengthening the constitutional principles of good governance, transparency, and trust in administrative action.
Legislative Decree No. 36 of March 31, 2023, signified a substantial paradigm shift, formally establishing the incorporation of digitization as a pivotal instrument within the domain of public procurement.
The comprehensive management of the contract lifecycle, encompassing the phases of planning, design, and execution, is now facilitated through certified telematic platforms. These platforms ensure full interoperability and facilitate comprehensive data traceability, enhancing operational efficiency and transparency.
The thesis analyzes the role of digitization in the implementation of the principles of the Code, including, in particular, those of results, transparency, and trust. It explores both the regulatory innovations introduced by the new Code and the digital tools that make its implementation possible.
The digital ecosystem of public contracts is explored in depth, with particular attention to the role of the National Anti-Corruption Authority (ANAC) in supervising and regulating processes, digital procurement platforms (PAD), the Virtual Economic Operator File (FVOE) and the National Public Contracts Database (BDNCP), as well as the use of emerging technologies such as artificial intelligence and blockchain.
A particular emphasis is placed on the implementation of Building Information Modeling (BIM) as a sophisticated digital design and management instrument. This instrument has the capacity to enhance project quality and efficiency.
The analysis also considers the concrete impact of digitization on the simplification of procedures, administrative transparency, and the building of trust between public administration and economic operators.
To this end, the work integrates regulatory, jurisprudential, empirical, and comparative approaches, assessing critical issues, opportunities, and room for improvement in the Italian e-procurement system, comparing the Italian experience with that of other European systems.
The research is supported by an empirical survey, employing a questionnaire administered to managers and officials from various administrations. The objective of the survey was to gather the direct experience of those involved in the process of digitizing public contracts. The analysis of the responses yielded insights into the strengths of the new provisions, critical issues in implementation, and potential areas for improvement, thereby providing a concrete picture of the effectiveness of the new provisions.
Furthermore, the research provides a comparative perspective with Portugal, a country that has expeditiously implemented advanced e-procurement solutions. The comparison accentuates both the similarities and differences between the Italian and Portuguese models, thereby offering additional elements for assessing the degree of maturity of the national system.
In summary, the research offers a comprehensive view of digitization in Italian public contracts, highlighting how the adoption of integrated and interoperable digital tools, including BIM methodology, can realize the principle of results, ensure transparency, and consolidate trust between the administration and economic operators. The research also provides an in-depth analysis of the effective application of the rules and the concrete benefits produced by the new 2023 Code.
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