La progressività del sistema tributario italiano: gli effetti dei regimi sostitutivi tra prospettive di riforma ed evasione fiscale
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bellé, Brunella
Parole chiave
Costituzione (constitution)
evasione (evasion)
irpef (income tax)
progressività (progressiveness)
Data inizio appello
16/09/2024
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il presente lavoro si concentra sull’analisi della progressività del sistema tributario, principio incardinato nella nostra Carta Costituzionale all’art. 53, comma 2. L’imposta progressiva è quell’imposta il cui ammontare cresce in misura più che proporzionale al crescere della base imponibile, a differenza dell’imposta proporzionale, cioè con aliquota unica e invariante all’aumentare della base imponibile. La progressività fiscale realizza l’equità, sia dal punto di vista orizzontale che verticale, il che significa che soggetti che si trovano in condizioni uguali o simili devono pagare lo stesso importo, mentre soggetti che si trovano in situazioni diverse devono essere trattati in modo diverso, per essere resi più uguali. L’obiettivo del lavoro è quello di mettere in luce l’attuazione selettiva del principio stesso in un sistema fortemente incentrato su regimi alternativi e su un’imposta, l’Irpef (Imposta sul Reddito Persone Fisiche), l’unica effettivamente progressiva. Il principio di progressività sarà analizzato alla luce: dell’attuale sistema di tassazione dei redditi, della nascita di imposte sostitutive e della riforma voluta dal governo in carica, per prendere coscienza delle conseguenze del sistema attuale, oltre che sugli effetti redistributivi e sull’equità, anche sull’evasione fiscale, un fenomeno purtroppo sempre attuale nel nostro Paese. Nel nostro sistema, è ancora corretto parlare di progressività? Sicuramente sì, visto che progressivo deve essere il sistema tributario e non i singoli tributi. Ma chi sono, ad oggi, coloro che ancora sopportano questa imposizione progressiva? Alla luce dell’introduzione dei regimi agevolati, sono i lavoratori dipendenti e i pensionati, che non possono sottrarsi alla stessa. L’esclusione di molti redditi dalla progressività comporta un’iniquità sul piano orizzontale poiché, a parità di reddito posseduto discrimina i contribuenti in relazione al tipo di fonte produttiva, peraltro tassando di più i redditi da lavoro dipendente. L’iniquità si realizza anche sul piano verticale, omettendo di diversificare, nonostante la progressività delle aliquote formali, tra redditi di diverso ammontare.