Tesi etd-08072025-201346 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MAZZI, NOEMI
URN
etd-08072025-201346
Titolo
La costruzione di una strategia collettiva per la valorizzazione del tartufo nell'areale del Monte Amiata
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
SISTEMI AGRICOLI SOSTENIBILI
Relatori
relatore Prof.ssa Rossi, Adanella
Parole chiave
- AGRICOLTURA
- AGRICULTURE
- AREE INTERNE
- DEPOPULATION
- ENHANCEMENT
- INTERNAL AREAS
- MONTE AMIATA
- MONTE AMIATA
- PROCESS
- PROCESSO
- SPOPOLAMENTO
- SUSTAINABLE TOURISM
- TARTUFO
- TRUFFLE
- TURISMO SOSTENIBILE
- VALORIZZAZIONE
Data inizio appello
06/10/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
In base alla nuova mappatura relativa al ciclo di programmazione 2021-2027 della SNAI, le Aree interne comprendono oltre 4mila Comuni, il 48,5% del totale; per questo motivo è essenziale una programmazione ed un’attenzione mirata legata a preservare la vitalità di questi centri.
L'areale del Monte Amiata è una delle aree interne della Toscana. Queste aree, che negli anni hanno visto un massiccio spopolamento per il raggiungimento dei centri urbani ed il conseguente abbandono delle attività agricole con aumento delle superfici incolte e rischio di dissesto idreogeologico, hanno bisogno di adeguato supporto. Particolare rilevanza assumono al riguardo i processi che, nell'ottica di un turismo lento e sostenibile, riescono a risollevare, in sinergia tra loro, i vari settori economici che caratterizzano questi luoghi.
In questa prospettiva, il tartufo - prodotto presente sia naturalmente nelle tartufaie naturali esistenti sul territorio, ma anche adatto ad essere coltivato in tartufaie artificiali - può essere uno dei prodotti agroalimentari da rivalutare e valorizzare per creare una filiera circolare e virtuosa, che unendo gli agricoltori, le strutture ricettive, i ristoranti, e le piccole attività di vendita al dettaglio, riesca a portare introito economico ed attrattività, rinfrescando ed ampliando la proposta enogastronomica ormai consolidata del Monte Amiata.
Con questo lavoro di tesi, sviluppato secondo un approccio di ricerca-azione, si è attivato e progettato un percorso finalizzato alla costruzione di una strategia collettiva per la valorizzazione del tartufo nell'areale del Monte Amiata, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Castel del Piano, che fa da capofila al progetto, ma anche con il coinvolgimento ed interesse delle altre amministrazioni di entrambi i versanti della montagna.
Lo studio si pone come obiettivo principale quello di individuare le potenzialità della valorizzazione della tartuficoltura dell’area e di mettere in atto un’azione di supporto alla relativa progettualità sul territorio.
Il lavoro è stato suddiviso in tre step o macroaree tematiche.
Si è partiti in primis dallo studio del prodotto tartufo, della sua morfologia e biologia e delle tecniche per la sua coltivazione, della sua importanza a livello economico e culturale, e dell'importanza della sua valorizzazione all'interno di percorsi di sviluppo rurale. Si è passati poi allo studio del territorio, al suo utilizzo agricolo nel tempo, e all'effettiva possibilità di intraprendere l'attività di coltivazione del tartufo in base alla presenza di tartufaie naturali, di piante simbionti, dell’andamento climatico nell'area e della predisposizione dei suoli ad accogliere la coltivazione di determinate specie. Infine, nell'ultimo capitolo si è affrontata "L’attivazione di un percorso di sviluppo e valorizzazione della tartuficoltura nell’areale del Monte Amiata", partendo inizialmente con la mappatura di tutti gli attori coinvolti e coinvolgibili, e l’individuazione degli impianti avviati ed in fase di avviamento; a questa prima ricognizione sono seguiti una serie di incontri, sia privati con le amministrazioni locali e l'associazionismo, che pubblici, per la discussione ed il confronto sulla tematica ed il progetto anche con la popolazione. Un’ulteriore fase di indagine è stata rappresentata dallo svolgimento di interviste ai principali operatori della ristorazione e ad alcuni agriturismi, con l’obiettivo di verificare l’interesse e l’eventuale disponibilità a coinvolgersi nel progetto. E’ quindi seguita un’analisi dei materiali informativi raccolti.
Pur essendo in una fase ancora iniziale e non potendo quindi analizzare gli esiti del processo, il lavoro ha reso disponibili una grande quantità di informazioni e ha consentito di fare una prima necessaria valutazione delle condizioni di fattibilità in termini di interesse e potenziale partecipazione attiva da parte dei soggetti pubblici e privati locali, come anche di criticità da affrontare. In generale, gli eventi organizzati fino al momento della redazione del lavoro hanno evidenziato come in un contesto di crescente attenzione verso prodotti tipici e sostenibili, valorizzare il tartufo significhi non solo promuovere un'eccellenza gastronomica, ma anche incentivare lo sviluppo rurale, la tutela ambientale e il turismo enogastronomico. L'espansione della tartuficoltura, sostenuta da pratiche colturali innovative e dalla cooperazione tra enti locali e produttori, può offrire nuove opportunità economiche, soprattutto per le giovani generazioni, contribuendo alla rivitalizzazione del Monte Amiata.
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According to the new mapping for the 2021-2027 SNAI programming cycle, the Inner Areas comprise over 4,000 municipalities, 48.5% of the total; for this reason, targeted planning and attention are essential to preserving the vitality of these towns.
Mount Amiata area is one of Tuscany's inland areas. These areas, which over the years have seen massive depopulation due to migration to urban centers and the resulting abandonment of agricultural activities, resulting in increased uncultivated land and the risk of hydrogeological instability, require adequate support. Particularly important in this regard are the processes that, with a view to slow and sustainable tourism, can, in synergy with each other, revive the various economic sectors that characterize these places.
From this perspective, truffle — a product naturally present in the area's natural truffle grounds, but also suitable for cultivation in artificial truffle grounds — could be one of the agri-food products to be reevaluated and promoted. This will create a virtuous, circular supply chain that, by uniting farmers, accommodations, restaurants, and small retail businesses, can generate revenue and attractiveness, refreshing and expanding the well-established food and wine offerings of Mount Amiata.
This thesis, developed using an action-research approach, initiated and designed a process aimed at developing a collective strategy for truffle promotion in the Mount Amiata area, in collaboration with the municipal administration of Castel del Piano, which is leading the project, as well as with the involvement and interest of other administrations on both sides of the mountain.
The study's primary objective is to identify the potential for enhancing truffle cultivation in the area and implement support for related projects in the region.
The work has been divided into three steps or thematic macro-areas.
It began with a study of the truffle product itself, its morphology and biology, its cultivation techniques, its economic and cultural importance, and the importance of promoting it within rural development programs. The study then moved on to a study of the territory, its agricultural use over time, and the actual feasibility of undertaking truffle cultivation based on the presence of natural truffle grounds, symbiotic plants, the area's climate, and the soil's suitability for the cultivation of specific species. Finally, the final chapter addressed "The implementation of a truffle development and promotion program in the Monte Amiata area." It began with a mapping of all stakeholders involved and those eligible for involvement, and the identification of existing and upcoming facilities. This initial survey was followed by a series of meetings, both private with local governments and associations, and public, to discuss and discuss the topic and the project, including with the local community. A further phase of the investigation involved interviews with key restaurant operators and a number of agritourism businesses, with the aim of assessing their interest and potential willingness to participate in the project. This was followed by an analysis of the information gathered.
Although still in its early stages, and thus unable to analyze the outcomes of the process, the work has provided a wealth of information and enabled a necessary initial assessment of the feasibility conditions in terms of interest and potential active participation by local public and private stakeholders, as well as the critical issues to be addressed. Overall, the events organized up to the time of writing have highlighted how, in a context of growing attention to traditional and sustainable products, promoting truffles means not only promoting gastronomic excellence, but also incentivizing rural development, environmental protection, and food and wine tourism. The expansion of truffle cultivation, supported by innovative cultivation practices and cooperation between local authorities and producers, can offer new economic opportunities, especially for younger generations, contributing to the revitalization of Mount Amiata.
L'areale del Monte Amiata è una delle aree interne della Toscana. Queste aree, che negli anni hanno visto un massiccio spopolamento per il raggiungimento dei centri urbani ed il conseguente abbandono delle attività agricole con aumento delle superfici incolte e rischio di dissesto idreogeologico, hanno bisogno di adeguato supporto. Particolare rilevanza assumono al riguardo i processi che, nell'ottica di un turismo lento e sostenibile, riescono a risollevare, in sinergia tra loro, i vari settori economici che caratterizzano questi luoghi.
In questa prospettiva, il tartufo - prodotto presente sia naturalmente nelle tartufaie naturali esistenti sul territorio, ma anche adatto ad essere coltivato in tartufaie artificiali - può essere uno dei prodotti agroalimentari da rivalutare e valorizzare per creare una filiera circolare e virtuosa, che unendo gli agricoltori, le strutture ricettive, i ristoranti, e le piccole attività di vendita al dettaglio, riesca a portare introito economico ed attrattività, rinfrescando ed ampliando la proposta enogastronomica ormai consolidata del Monte Amiata.
Con questo lavoro di tesi, sviluppato secondo un approccio di ricerca-azione, si è attivato e progettato un percorso finalizzato alla costruzione di una strategia collettiva per la valorizzazione del tartufo nell'areale del Monte Amiata, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Castel del Piano, che fa da capofila al progetto, ma anche con il coinvolgimento ed interesse delle altre amministrazioni di entrambi i versanti della montagna.
Lo studio si pone come obiettivo principale quello di individuare le potenzialità della valorizzazione della tartuficoltura dell’area e di mettere in atto un’azione di supporto alla relativa progettualità sul territorio.
Il lavoro è stato suddiviso in tre step o macroaree tematiche.
Si è partiti in primis dallo studio del prodotto tartufo, della sua morfologia e biologia e delle tecniche per la sua coltivazione, della sua importanza a livello economico e culturale, e dell'importanza della sua valorizzazione all'interno di percorsi di sviluppo rurale. Si è passati poi allo studio del territorio, al suo utilizzo agricolo nel tempo, e all'effettiva possibilità di intraprendere l'attività di coltivazione del tartufo in base alla presenza di tartufaie naturali, di piante simbionti, dell’andamento climatico nell'area e della predisposizione dei suoli ad accogliere la coltivazione di determinate specie. Infine, nell'ultimo capitolo si è affrontata "L’attivazione di un percorso di sviluppo e valorizzazione della tartuficoltura nell’areale del Monte Amiata", partendo inizialmente con la mappatura di tutti gli attori coinvolti e coinvolgibili, e l’individuazione degli impianti avviati ed in fase di avviamento; a questa prima ricognizione sono seguiti una serie di incontri, sia privati con le amministrazioni locali e l'associazionismo, che pubblici, per la discussione ed il confronto sulla tematica ed il progetto anche con la popolazione. Un’ulteriore fase di indagine è stata rappresentata dallo svolgimento di interviste ai principali operatori della ristorazione e ad alcuni agriturismi, con l’obiettivo di verificare l’interesse e l’eventuale disponibilità a coinvolgersi nel progetto. E’ quindi seguita un’analisi dei materiali informativi raccolti.
Pur essendo in una fase ancora iniziale e non potendo quindi analizzare gli esiti del processo, il lavoro ha reso disponibili una grande quantità di informazioni e ha consentito di fare una prima necessaria valutazione delle condizioni di fattibilità in termini di interesse e potenziale partecipazione attiva da parte dei soggetti pubblici e privati locali, come anche di criticità da affrontare. In generale, gli eventi organizzati fino al momento della redazione del lavoro hanno evidenziato come in un contesto di crescente attenzione verso prodotti tipici e sostenibili, valorizzare il tartufo significhi non solo promuovere un'eccellenza gastronomica, ma anche incentivare lo sviluppo rurale, la tutela ambientale e il turismo enogastronomico. L'espansione della tartuficoltura, sostenuta da pratiche colturali innovative e dalla cooperazione tra enti locali e produttori, può offrire nuove opportunità economiche, soprattutto per le giovani generazioni, contribuendo alla rivitalizzazione del Monte Amiata.
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According to the new mapping for the 2021-2027 SNAI programming cycle, the Inner Areas comprise over 4,000 municipalities, 48.5% of the total; for this reason, targeted planning and attention are essential to preserving the vitality of these towns.
Mount Amiata area is one of Tuscany's inland areas. These areas, which over the years have seen massive depopulation due to migration to urban centers and the resulting abandonment of agricultural activities, resulting in increased uncultivated land and the risk of hydrogeological instability, require adequate support. Particularly important in this regard are the processes that, with a view to slow and sustainable tourism, can, in synergy with each other, revive the various economic sectors that characterize these places.
From this perspective, truffle — a product naturally present in the area's natural truffle grounds, but also suitable for cultivation in artificial truffle grounds — could be one of the agri-food products to be reevaluated and promoted. This will create a virtuous, circular supply chain that, by uniting farmers, accommodations, restaurants, and small retail businesses, can generate revenue and attractiveness, refreshing and expanding the well-established food and wine offerings of Mount Amiata.
This thesis, developed using an action-research approach, initiated and designed a process aimed at developing a collective strategy for truffle promotion in the Mount Amiata area, in collaboration with the municipal administration of Castel del Piano, which is leading the project, as well as with the involvement and interest of other administrations on both sides of the mountain.
The study's primary objective is to identify the potential for enhancing truffle cultivation in the area and implement support for related projects in the region.
The work has been divided into three steps or thematic macro-areas.
It began with a study of the truffle product itself, its morphology and biology, its cultivation techniques, its economic and cultural importance, and the importance of promoting it within rural development programs. The study then moved on to a study of the territory, its agricultural use over time, and the actual feasibility of undertaking truffle cultivation based on the presence of natural truffle grounds, symbiotic plants, the area's climate, and the soil's suitability for the cultivation of specific species. Finally, the final chapter addressed "The implementation of a truffle development and promotion program in the Monte Amiata area." It began with a mapping of all stakeholders involved and those eligible for involvement, and the identification of existing and upcoming facilities. This initial survey was followed by a series of meetings, both private with local governments and associations, and public, to discuss and discuss the topic and the project, including with the local community. A further phase of the investigation involved interviews with key restaurant operators and a number of agritourism businesses, with the aim of assessing their interest and potential willingness to participate in the project. This was followed by an analysis of the information gathered.
Although still in its early stages, and thus unable to analyze the outcomes of the process, the work has provided a wealth of information and enabled a necessary initial assessment of the feasibility conditions in terms of interest and potential active participation by local public and private stakeholders, as well as the critical issues to be addressed. Overall, the events organized up to the time of writing have highlighted how, in a context of growing attention to traditional and sustainable products, promoting truffles means not only promoting gastronomic excellence, but also incentivizing rural development, environmental protection, and food and wine tourism. The expansion of truffle cultivation, supported by innovative cultivation practices and cooperation between local authorities and producers, can offer new economic opportunities, especially for younger generations, contributing to the revitalization of Mount Amiata.
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