Tesi etd-08052024-155852 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIORGI, SIMONE
URN
etd-08052024-155852
Titolo
Studio dei depositi detritici della Val Terreno (Comune di Stazzema): analisi geotecnica e soluzioni strutturali per la mitigazione di possibili frane
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Giannecchini, Roberto
Parole chiave
- depositi detritici
- geotecnica
- GIS
- interventi di mitigazione frana
Data inizio appello
20/09/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/09/2064
Riassunto
Riassunto
La presente Tesi ha riguardato un'analisi di alcune delle principali caratteristiche geologiche, geomorfologiche e geotecniche all’interno del bacino idrografico della Val Terreno (Alpi Apuane, Comune di Stazzema), con particolare riferimento alle coperture detritiche. La zona è infatti potenzialmente suscettibile al verificarsi di frane superficiali e colate detritiche e soggetta, come in generale tutta l’area apuana, ad eventi pluviometrici particolarmente intensi. Uno di questi si è verificato tra fine novembre e inizi di dicembre 2008, la cui dinamica è stata approfondita.
I depositi detritici sono stati studiati mediante campagne di rilevamento su terreno e analisi in fotointerpretazione, integrate da una campagna geognostica specifica condotta mediante prove penetrometriche e indagini geofisiche. Entrambe queste fasi di studio sono state necessarie al fine di ottenere una caratterizzazione geotecnica del sottosuolo e delle proprietà meccaniche dei depositi detritici, aspetti cruciali per comprendere i meccanismi di innesco e propagazione delle frane.
Le analisi condotte hanno evidenziato come vi siano spessori di circa 3-4 metri di materiale sciolto che potrebbe essere interessato da fenomeni di instabilità. Le caratteristiche geotecniche dei terreni unitamente all’evento meteorico analizzato hanno fatto ipotizzare come ad un primo evento di frana (scorrimento) possa seguire un successivo evento di debris flow. A tal proposito è stata analizzata la possibilità di installare barriere aperte frangi-colata lungo il torrente principale che drena la Val Terreno, al fine di verificare se queste tipologie di strutture possono essere efficaci in caso di eventi di colata detritica, andando a ridurre l'energia dei flussi detritici, trattenendo i materiali più grossolani e proteggendo le aree vallive.
I risultati ottenuti forniscono una base di partenza per ciò che riguarda la pianificazione di interventi di mitigazione in un contesto montano come quello del bacino della Val Terreno.
Abstract
The present Thesis involved an analysis of some of the main geological, geomorphological, and geotechnical characteristics within the Val Terreno watershed (Apuan Alps, Municipality of Stazzema), with particular reference to the debris cover. This area is potentially susceptible to the occurrence of shallow landslides and debris flows and, like the entire Apuan area, is subject to particularly intense rainfall events. One such event occurred between the end of November and the beginning of December 2008, and its dynamics were thoroughly examined.
The debris deposits were studied through field survey campaigns and photointerpretation analysis, integrated with a specific geognostic campaign conducted using penetrometric tests and geophysical surveys. Both of these study phases were necessary to obtain a geotechnical characterization of the subsoil and the mechanical properties of the debris deposits, crucial aspects for understanding the mechanisms of landslide initiation and propagation.
The analyses conducted revealed that there are layers of about 3-4 meters of loose material that could be affected by instability phenomena. The geotechnical characteristics of the soils, together with the analyzed meteorological event, suggested that a first landslide event (sliding) could be followed by a subsequent debris flow event. In this regard, the possibility of installing open debris flow barriers along the main stream that drains the Val Terreno was analyzed, in order to verify whether these types of structures can be effective in case of debris flow events, reducing the energy of the debris flows, retaining coarser materials, and protecting the valley areas.
The results obtained provide a starting point for the planning of mitigation measures in a mountainous context such as that of the Val Terreno basin.
La presente Tesi ha riguardato un'analisi di alcune delle principali caratteristiche geologiche, geomorfologiche e geotecniche all’interno del bacino idrografico della Val Terreno (Alpi Apuane, Comune di Stazzema), con particolare riferimento alle coperture detritiche. La zona è infatti potenzialmente suscettibile al verificarsi di frane superficiali e colate detritiche e soggetta, come in generale tutta l’area apuana, ad eventi pluviometrici particolarmente intensi. Uno di questi si è verificato tra fine novembre e inizi di dicembre 2008, la cui dinamica è stata approfondita.
I depositi detritici sono stati studiati mediante campagne di rilevamento su terreno e analisi in fotointerpretazione, integrate da una campagna geognostica specifica condotta mediante prove penetrometriche e indagini geofisiche. Entrambe queste fasi di studio sono state necessarie al fine di ottenere una caratterizzazione geotecnica del sottosuolo e delle proprietà meccaniche dei depositi detritici, aspetti cruciali per comprendere i meccanismi di innesco e propagazione delle frane.
Le analisi condotte hanno evidenziato come vi siano spessori di circa 3-4 metri di materiale sciolto che potrebbe essere interessato da fenomeni di instabilità. Le caratteristiche geotecniche dei terreni unitamente all’evento meteorico analizzato hanno fatto ipotizzare come ad un primo evento di frana (scorrimento) possa seguire un successivo evento di debris flow. A tal proposito è stata analizzata la possibilità di installare barriere aperte frangi-colata lungo il torrente principale che drena la Val Terreno, al fine di verificare se queste tipologie di strutture possono essere efficaci in caso di eventi di colata detritica, andando a ridurre l'energia dei flussi detritici, trattenendo i materiali più grossolani e proteggendo le aree vallive.
I risultati ottenuti forniscono una base di partenza per ciò che riguarda la pianificazione di interventi di mitigazione in un contesto montano come quello del bacino della Val Terreno.
Abstract
The present Thesis involved an analysis of some of the main geological, geomorphological, and geotechnical characteristics within the Val Terreno watershed (Apuan Alps, Municipality of Stazzema), with particular reference to the debris cover. This area is potentially susceptible to the occurrence of shallow landslides and debris flows and, like the entire Apuan area, is subject to particularly intense rainfall events. One such event occurred between the end of November and the beginning of December 2008, and its dynamics were thoroughly examined.
The debris deposits were studied through field survey campaigns and photointerpretation analysis, integrated with a specific geognostic campaign conducted using penetrometric tests and geophysical surveys. Both of these study phases were necessary to obtain a geotechnical characterization of the subsoil and the mechanical properties of the debris deposits, crucial aspects for understanding the mechanisms of landslide initiation and propagation.
The analyses conducted revealed that there are layers of about 3-4 meters of loose material that could be affected by instability phenomena. The geotechnical characteristics of the soils, together with the analyzed meteorological event, suggested that a first landslide event (sliding) could be followed by a subsequent debris flow event. In this regard, the possibility of installing open debris flow barriers along the main stream that drains the Val Terreno was analyzed, in order to verify whether these types of structures can be effective in case of debris flow events, reducing the energy of the debris flows, retaining coarser materials, and protecting the valley areas.
The results obtained provide a starting point for the planning of mitigation measures in a mountainous context such as that of the Val Terreno basin.
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